26-10-2012

"In questo quadro - osserva la Presidente -, è incomprensibile l'atteggiamento di chiusura del governo che, nonostante le numerose sollecitazioni dei sindacati e dei parlamentari, anche di opposti schieramenti, si rifiuta di affrontare il problema e di trovare le risorse finanziarie adeguate per coprire i costi di questa operazione."
Secondo Piccinini, "sarebbe auspicabile che, dopo l'orientamento assunto dalla Commissione Lavoro della Camera, ci sia una presa d'atto da parte del Governo, ammettendo che il problema esiste e impegnandosi a trovare le risorse per dare una risposta a quanti attendono da troppo tempo di avere la certezza del loro diritto."
"Sarebbe un atto di responsabilità - precisa la presidente dell'Inca - che andrebbe a correggere una distorsione profondamente sbagliata, frutto di norme scritte frettolosamente senza neppure il confronto con le parti sociali. "
"L'invito che rivolgiamo al governo - conclude Piccinini - è di dare un segnale forte in questa direzione e di superare egoismi che nascono dalla pura e semplice difesa di norme non verificate e che rappresentano l'antitesi della solidarietà, che pure dovrebbe essere al centro dell'azione di governo quando si toccano temi ad alta sensibilità sociale."
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