22 ottobre 2012
ll ministro del Lavoro Elsa Fornero ha lasciato la sala del circolo sociale nei pressi di Torino dove doveva partecipare a un dibattito sulle pensioni. Ora dovrebbe incontrare una delegazione di aziende in crisi del territorio. "Sono avvilita che venga negato il diritto di parola", ha detto prima di lasciare la sala.
Gaffe sui giovani pois si corregge - Prima ancora di aprire un nuovo capitolo stile 'bamboccioni' il ministro del welfare si è corretto su giovani e lavoro. Nel corso di un convegno ad Assolombarda, infatti, aveva consigliato alle giovani generazioni di "non essere troppo choosey (difficili, pignoli, ndr), all'inglese, e prendere le prime offerte e poi da dentro guardarsi intorno" perché "non si può più aspettare il posto ideale". Successivamente, alla richiesta di un commento da parte dei cronisti, Fornero ha spiegato che "i giovani italiani oggi sono disposti a prendere qualunque lavoro", "tant'é che sono in condizioni di precarietà". "Nel passato - ha aggiunto - quando il mercato del lavoro consentiva cose diverse, qualche volta poteva capitare, ma oggi i giovani italiani non sono nelle condizioni di essere schizzinosi".
"Se mi invitano, in piazza ci vengo anch'io" - E' quanto ha affermato il ministro del Welfare Elsa Fornero a margine di un convegno all'Assolombarda, rispondendo a una domanda sulla manifestazione annunciata dalla Cgil per il prossimo 14 novembre. Parlando di riforma del lavoro, nel corso del convegno, il ministro si è detto convinto che "ci possa essere la collaborazione anche con i sindacati, alcuni sono più disponibili al dialogo, altri invece protestano di più". "La mia porta al Ministero - ha aggiunto Fornero - è sempre aperta, basta che si presentino in delegazione e non tutti insieme". Il ministro Fornero ha poi detto di aver "masticato amaro su questa riforma presa male dai datori di lavoro, dal sindacato e illustrata abbastanza malamente dai giornali". Infine Fornero ha spiegato che "a dispetto di tutto quello che si è detto di me come ministro tecnico, sono un ministro che ama il dialogo, lo favorisce e non si sottrae mai al confronto".

Legge stabilità: ristabilire fondo politiche sociali - Il ddl stabilità deve mantener il Fondo per l'occupazione e ristabilire il Fondo per le politiche sociali "pur nel mantenimento dei saldi", sostiene Fornero spiegando che "l'anno prossimo sarà comunque ancora difficile per il mercato del lavoro, dobbiamo attrezzarci ed avere risorse". Quanto alle politiche sociali il ministro si è augurato che "ci sia un ristabilimento del Fondo"."Mentre difendo l'abbassamento delle aliquote (Irpef, ndr) per le quote basse e sicuramente il fatto che la pensione di invalidità e l'assegno per i non autosufficienti siano stati portati fuori dal reddito imponibile - ha spiegato Fornero - penso che ci vogliano anche interventi attivi sulle politiche sociali e quindi che bisogna ricostituire il fondo"
Pensioni: continuità riforma con precedenti - "Vedo una perfetta coerenza tra i dati di questi giorni e quelli che mi aspetto dopo l'ultima riforma, dobbiamo continuare su questo trend", ha affermato il ministro del Welfare commentando gli ultimi dati dell'Inps sulle nuove pensioni. "La riforma - ha aggiunto - ha dato una accelerata, non c'é contraddizione con le precedenti". Queste ultime, secondo Fornero, "avevano un gradualismo che la crisi finanziaria non consentiva di sostenere".
"Il ministrro è fuori dalla realtà" - . Così i giovani della Cgil replicano alle parole del ministro del Lavoro sul fatto che i giovani non debbano essere 'schizzinosi' di fronte alle prime offerte di lavoro. Una modalità, osservano i Giovani Non più disposti a tutto, "per tornare a colpevolizzare i giovani attraverso una frase inaccettabile agli occhi di una generazione umiliata, che è stata costretta ad essere disposta a tutto pur di lavorare, così come la Cgil ha denunciato in questi anni". Il ministro, proseguono, "farebbe bene a occuparsi della propria riforma del lavoro, che sta creando più problemi che opportunità e il Governo tutto dovrebbe pensare a come costruire una prospettiva di sviluppo per il nostro Paese, per offrire alle nuove generazioni un lavoro di qualità, all'altezza delle competenze acquisite in anni di studio". Per i giovani della Cgil, "ormai più generazioni stanno passando dalla precarietà alla disoccupazione: questo dimostra quanto è falsa la retorica sulla flessibilità come panacea per favorire l'occupazione e se non invertiamo rapidamente l'agenda politica - concludono - condanneremo ancora di più i giovani alla marginalità o all'espatrio".
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