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martedì 23 ottobre 2012

Ancora in alto mare la soluzione per gli "esodati"

Ancora in alto mare la soluzione per gli "esodati".
Dal Purgatorio finiranno in un vero e proprio Inferno?
Carlo Bernardi
20-10-2012
Dopo la riforma Fornero, molti lavoratori rischiano di restare senza impiego e senza pensione. La Ragioneria generale ha bloccato il disegno di legge Damiano sugli esodati perché considerato troppo oneroso, provocando uno scontro fra governo e maggioranza. Il ddl all'esame dell'Aula, secondo i tecnici del Ministero, "abbassa significativamente l'età media di accesso al pensionamento, determina oneri di rilevante entità compromettendo gli effetti della riforma". Il testo è stato rimandato alla Commissione Lavoro per mancanza di copertura e senza giudizi di merito, cosa che ha fatto dire alla Camusso che ora si devono trovare le risorse necessarie introducendo una patrimoniale, e a Bersani che il Governo ha il dovere di intervenire per non lasciare senza soluzione quelle situazioni che la sua riforma delle pensioni ha provocato.
Il Ministro Fornero intende chiedere al Parlamento la possibilità di cercare soluzioni caso per caso senza smontare l'impianto della riforma previdenziale, ma finora era stata prevista la tutela solo per 120 mila lavoratori con uno stanziamento di circa 9 miliardi. Altri 100 milioni di euro sono stati previsti nella legge di stabilità per il 2013 e il 2014 prendendo le risorse dal Fondo Letta, istituito nel 2009 con diverse finalità di spesa. La legge di stabilità istituisce un fondo di 100 milioni di euro per assicurare una "riserva" ad hoc per gli esodati, ma questo non è sufficiente per risolvere il problema.
Tutti i partiti sostengono la necessità e l'urgenza di una soluzione e ritengono che le coperture debbano essere ampliate perché la cifra è considerata, all'unanimità, del tutto insufficiente a proteggere i lavoratori ancora privi di tutele, mentre la Fornero e il Governo si dicono disponibili a discutere solo di ulteriori singoli casi. Se il problema non sarà risolto subito, il rischio è lo slittamento della soluzione alla prossima legislatura perché nelle settimane successive, con la discussione della Sessione di Bilancio, non ci sarà più la possibilità di approvare il provvedimento.
Il Governo ha deciso allora di portare a circa 130mila la platea degli esodati trovando nuovi stanziamenti tra le maglie del bilancio pubblico o ricavando le risorse dai nove miliardi già messi sul piatto per lo stesso problema.
Secondo i sindacati, vi sono in tutta Italia decine di migliaia di persone rimaste senza lavoro e senza una copertura pensionistica che attendono ancora una risposta precisa sul loro futuro. Dopo la bocciatura del disegno di legge Damiano, la soluzione che propongono è l'istituzione di un fondo permanente per gli esodati, che potrebbe essere finanziato in maniera graduale, con i proventi delle privatizzazioni e della spending review.
Su quest'ultima ipotesi Cesare Damiano ha affermato: "La proposta del governo di istituire un Fondo per salvaguardare i lavoratori rimasti senza reddito a causa della riforma Fornero è un passo avanti che va apprezzato ed è il frutto della nostra battaglia parlamentare. Il nostro obiettivo è quello di correggere i limiti della riforma perché non è socialmente sopportabile il fatto che decine di migliaia di persone rimangano per lunghi anni senza reddito in un contesto economico così drammatico". Inoltre, ha aggiunto: "La costituzione del Fondo potrà essere alimentata anno per anno attraverso adeguate risorse da individuare nella Legge di Stabilità e con le somme non spese e destinate alla salvaguardia di questi lavoratori".
Intanto Bersani ha chiesto al Governo di ammettere che c'è un buco da coprire a causa della mancanza di gradualità nell'applicazione della riforma. Si apre adesso in Parlamento una vera e propria battaglia contro il tempo. Intanto, senza loro colpa, decine di migliaia di lavoratori rischiano che non si parli più di loro. Li aspetta ancora Purgatorio, o un vero e proprio Inferno?
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