Koda fratello orso, Fornero sorella esodata
di Leonardo Becchetti, Ordinario di Economia Politica presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma "Tor Vergata
Ci vorrebbe una scossa culturale. Allora abbiamo pensato ad un remake del famoso film di Disney “Koda fratello orso”. Il sequel si chiamerà “Fornero sorella esodata” e seguirà da vicino la trama del primo. Vediamo perché confrontando le due trame
“Koda fratello orso”
Gli spiriti della luce stufi dell’approccio persecutorio di Kenai nei confronti degli orsi decidono che per la sua crescita spirituale è opportuno fargli vedere la vita da un’altra prospettiva. E lo trasformano in orso. Nella nuova identità Kenai fa subito amicizia e solidarizza con i nuovi fratelli e sorelle che si lamentano del perché i cacciatori se la prendano con loro. Incontra poi Koda un cucciolo di orso che scoprirà dolorosamente essere orfano di una sua vittima in una battuta di caccia.
Cammina cammina Kenai s’imbatte nuovamente nei vecchi compagni di villaggio che quando lo vedono cercano di ucciderlo. Kenai prova a parlare per spiegare che in realtà c’è lui dietro le sembianze dell’orso. Ma il linguaggio degli orsi è incomprensibile agli umani e viceversa ed è pertanto costretto a fuggire.
Commovente il momento in cui Kenai-orso è costretto a spiegare al suo nuovo amico Koda di essere stato lui ad ucciderne la mamma. Dopo un primo momento drammatico i due fanno pace ed è il trionfo dell’amicizia e del perdono. Dopo un lungo peregrinare Kenai arriva in compagnia di Koda alla montagna della luce dove incontra anche il fratello. Il percorso di espiazione è compiuto. Gli spiriti della luce offrono a questo punto la possibilità a Kenai di scegliere l’identità con cui vivere il resto della propria vita. Kenai decide di restare orso per continuare ad accudire Koda che ha bisogno di lui. Il fratello si commuove e da quel giorno nasce una perenne amicizia tra gli umani del villaggio e gli orsi.
“Fornero sorella esodata”.
Gli spiriti della luce, stufi dell’approccio persecutorio della ministra nei confronti degli esodati, decidono che per la sua crescita spirituale è opportuno fargli vedere la vita da un’altra prospettiva. E la trasformano in esodata. Nella nuova identità fa subito amicizia e solidarizza con i suoi nuovi fratelli e sorelle che si lamentano del perché il governo se la prenda solo con loro e non anche (un pochino almeno) con chi ha causato la crisi. Incontra un’esodata che ha subito in modo particolarmente severo le conseguenze del suo provvedimento e decide di proteggerla e proseguire il cammino con lei.
Cammina cammina l’ex ministra s’imbatte poi vecchi compagni di governo, intenti a effettuare una nuova stretta per trovare nuove risorse economiche per pagare gli interessi sul debito che la speculazione continua a far salire. La Fornero prova a convincere i suoi ex compagni di governo ad essere un po’ più decisi nel distribuire i sacrifici tra tutti. Perché non intervenire rendendo meno conveniente la speculazione contro i titoli pubblici italiani raccogliendo al contempo risorse preziose ? Ma il linguaggio degli esodati è incomprensibile ai membri del governo e viceversa (così come accade tra gli orsi e gli umani).
Commovente il momento in cui la Fornero è costretta a spiegare alla sua nuova amica e compagna di viaggio esodata di essere stata lei a varare il provvedimento che l’ha messa nei guai. Dopo un primo momento drammatico le due fanno pace ed è il trionfo dell’amicizia e del perdono. Dopo un lungo peregrinare la Fornero e l’amica esodata arrivano alla montagna della luce dove incontra anche gli ex colleghi ministri. Il percorso di espiazione è compiuto. Gli spiriti della luce offrono a questo punto la possibilità all’ex ministra di scegliere l’identità con cui vivere il resto della propria vita. La Fornero decide di restare esodata e di non tornare ministro per continuare a prendersi cura dei nuovi compagni di viaggio. Gli ex ministri si commuovono e decidono di dividere più equamente i sacrifici della crisi convincendo i colleghi europei a varare la tassa sulle transazioni finanziarie e i dettagli del piano anti spread.
Da da quel giorno nacque una profonda amicizia tra il governo e gli esodati.
(Leggi)
NON AVREI MAI IMMAGINATO DI DOVER ANCORA LOTTARE PER DEI DIRITTI ELEMENTARI COME QUELLO DI FINIRE UNA VITA DI LAVORO CON UNA PENSIONE SE NON EQUA ALMENO....ESISTENTE!CHE FINE HA FATTO IL NS PAESE? PRIMA MI VERGOGNAVO DI ESSERE ITALIANA PER VIA DI BERLUSCONI ORA ME NE VERGOGNO PER IL MANCATO RISPETTO VERSO I LAVORATORI. ESODATA54
RispondiEliminaCHE BELLA FAVOLA!!!!PECCATO CHE NON POTRA' MAI DIVENTARE REALTA'.PER LE STREGHE E LE MEGERE, PERO', BISOGNA DIRE CHE NELLE FIABE NON C'E' UN PERCORSO DI REDENZIONE MA C'E' IL CASTIGO ED IL TRIONFO DEL BENE SUL MALE.I CINICI,I MALVAGI,I PREPOTENTI VENGONO TUTTI PESANTEMENTE PUNITI.ANCHE DANTE CHE NON HA SCRITTO FAVOLE LI METTE TUTTI ALL'INFERNO TRA LE FIAMME ETERNE.ESODATA 53
RispondiEliminaPeccato non si possa tradurre in realta', vorrei proprio vedere quanto il Ministro resisterebbe nelle nostre situazioni, Paola
RispondiEliminaE' proprio il caso di dire che la realta' supera la fantasia!!!!!lucia
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