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sabato 28 ottobre 2017

Il punto

L'articolo è stato rimosso per dar seguito alla precisa richiesta di Luigi Metassi:
«.. nel rimarcare che mai e in nessun modo siete stati da me autorizzati a pubblicare, integralmente o in parte, le interviste da me rilasciate a terzi, vi chiedo, con cortesia pari alla fermezza, la pronta rimozione dell'articolo in questione».
E anche dalla redazione di Contatto News:
«Vi chiediamo di rimuovere interamente il contenuto dal vostro sito, di cancellare anche altri nostri articoli presenti e di non copiare altri nostri articoli, anche in forma ridotta.

Attendiamo un vostro riscontro al più presto e ci riserviamo in caso contrario di intraprendere ulteriori azioni legali a difesa del nostro lavoro».


Ecco perché abbiamo rimosso il contenuto del post.

Risultati immagini per esodatiQuesto blog prende vita il 18/12/2011. In quel terribile dicembre 2011, molti di noi avevano bisogno di un punto di riferimento per non sentirsi soli. Questo è stato uno dei primi strumenti di contatto ed informazione in quel momento di sbandamento generale.
Da allora non abbiamo mancato di dar voce a singole storie, a momenti di lotta e nel replicare/diffondere ciò che nel bene e nel male veniva detto e scritto su di noi.
Lo abbiamo pensato come strumento di servizio ed a questo ci siamo attenuti.
Abbiamo accuratamente evitato qualsiasi pubblicità, diretta o indiretta proprio perché non c'era altro scopo.
Tale è rimasto nel tempo.
Coscienti di cosa vuol dire lavorare e per onestà intellettuale abbiamo sempre citato la fonte, sicché tutti potessero risalirvi e attraverso quei link verificare direttamente chi dice cosa, come e dove lo dice.
Ad oggi sono stati pubblicati 4774 post, che sono stati occasioni di dibattito, sfogo, lagnanza, proposta... 
Per farlo abbiamo impiegato moltissimo tempo alla ricerca di informazioni, ci abbiamo passato i giorni e le notti, le feste comandate e quelle no... Insomma un impegno preso sul serio con sé stessi e con gli altri.

Per la prima volta ci viene intimato di rimuovere un post, minacciando azioni legali.

Qui nessuno vuole "rubare informazione" e questo nella risposta è scritto:
«... Se però il Vostro lavoro è talmente preziosa da essere custodito in esclusiva anziché diffuso tra la mia modestissima platea alla quale presto un servizio gratuito di conoscenza e riconoscenza per chi parla di esodati... pazienza. 
Non sono un ladro di informazione ed assicuro di stare alla larga del Vostro sito, sicché non possiate avere neppure il sospetto che possa rubarvi... chissà cosa.
Mi rattrista essere considerato un ladro di notizie, perché non è nella mia indole, né nella mia intenzione, credetemi. Avrei preferito non essere esodato.
In ogni caso se per il passato ho pubblicato qualcosa di vostro (sinceramente non lo so) l'ho fatto con queste intenzioni e se mi chiederete di rimuovere altri articoli che vorrete segnalarmi, lo farò immediatamente...».

Come in questo caso.

Resta il titolo del post. Se ci verrà chiesto di togliere anche quello lo rinomineremo MESTIZIA.


mercoledì 18 ottobre 2017

Aggiornato il Report dell'Ottava Salvaguardia

Esodati, Aggiornato il Report dell'Ottava Salvaguardia17 Ottobre 2017
Alla data del 10 Ottobre risultano accolte poco più di 13mila domande su un totale di oltre 35mila pervenute.
Procedono le operazioni di certificazione per l'accesso all'ottava salvaguardia. Il report diffuso in settimana dall'Inps, contenente i dati aggiornati al 10 ottobre (il quinto aggiornamento), certifica ben 35.182 istanze pervenute a fronte delle quali solo 13.837 sono state accolte di cui 11.842 già inviate agli interessati. Cala il numero delle domande giacenti pari a solo 1.199 unità. Nel profilo dedicato ai lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria dell'assicurazione IVS ante 2012 che non hanno versato un contributo volontario si registra l'attivazione dei cd. vasi comunicanti per consentire l'accoglimento di un numero di domande superiori a quello previsto dalla legge per questo profilo di tutela (1.270 contro 1.200 posti disponibili).
Complessivamente la lettura del rapporto conferma il sottoutilizzo dei posti a disposizione (30.700) una sponda alle richieste dei sindacati e dei Comitati degli Esodati che chiedono una ulteriore estensione delle tutele sino almeno al 2021/2022.
L'ottava salvaguardia tutela, infatti, coloro che con le vecchie regole pensionistiche, vigenti prima della Riforma Fornero, avrebbero maturato la decorrenza della pensione entro il 6 gennaio 2018 o il 6 gennaio 2019 (a seconda dei diversi profili di tutela) oppure il diritto a pensione entro tre anni dalla scadenza dell'indennità di mobilità ordinaria o dello speciale trattamento edile. Restano ancora fuori dal perimetro, secondo i sindacati, poche migliaia di lavoratori, spesso donne del settore privato, già disoccupati o che avevano già siglato accordi per l'uscita dal posto di lavoro prima del 31 dicembre 2011 e che, dunque, contavano di pensionarsi con le regole ante fornero entro pochi anni. Questi soggetti non possono fare istanza per l'Ape sociale o la quota 41 per i lavoratori precoci perchè strumenti con maggiori vincoli sia oggettivi che soggettivi rispetto alla salvaguardia pensionistica.
Maria, ad esempio, è una lavoratrice del settore privato che ha siglato un accordo con incentivo all'esodo per risolvere il rapporto di lavoro prima del 2012 e che, in assenza della Legge Fornero, avrebbe maturato il diritto a pensione nel maggio del 2019 (con decorrenza nel 2020). E' disoccupata dal 2012 ma non può accedere all'ottava salvaguardia perchè la decorrenza della prestazione pensionistica è successiva al 6 gennaio 2019 nè può chiedere l'Ape sociale in quanto la sua disoccupazione non è frutto di un licenziamento da parte del datore di lavoro. L'Ape social, infatti, non contempla chi si è dimesso, chi ha risolto il rapporto di lavoro in modo consensuale, i contratti a tempo determinato, nè tutela coloro che hanno un maturato contributivo inferiore a 30 anni. A Maria non resterebbe altra strada che l'Ape volontario (cioè un prestito con penalità sulla pensione) sempre che venga prorogato oltre il 2018. Per evitare tali conseguenze, i Comitati chiedono di allungare la data di scadenza della salvaguardia di almeno altri due o tre anni. Una decisione che tuttavia non è stata presa con la legge di bilancio appena approvata da Palazzo Chigi.



(Leggi)

giovedì 12 ottobre 2017

On. Maestri: infranto il principio di uguaglianza di fronte alla Legge

Dal blog "Il volo della Fenice
L’attuale rinnovata attenzione alle problematiche degli esodati esclusi da tutte le salvaguardie finora approvate potrebbe preludere ad uno spiraglio in direzione di un provvedimento legislativo che renda finalmente giustizia a questa categoria di ex lavoratori. La posizione di RGS e MEF è purtroppo nota: da sempre inclini a negare disponibilità economiche alle salvaguardie non mutano indirizzo nemmeno in questa occasione, nonostante la Legge 228 del 24 dicembre 2012 avesse istituito e finanziato un apposito fondo. Nel merito, la nota al Documento di Economia e Finanza (DEF) da parte della Commissione Lavoro della Camera [stralcio tratto da investireoggi.it]chiede espressamente
on. Andrea Maestri
Interventi atti a considerare la presenza di una significativa differenza tra il numero stimato dei beneficiari della cosiddetta “ottava salvaguardia” e quello delle domande accolte o giacenti, si evidenzi l’esigenza di verificare la sussistenza e la consistenza di economie, anche in via prospettica, rispetto ai limiti di spesa previsti dai provvedimenti di salvaguardia, al fine di definire i contenuti di possibili interventi legislativi in materia sociale o previdenziale finanziati a valere sulle risorse destinate a confluire nel Fondo sociale per occupazione e formazione ai sensi dell’articolo 1, comma 211, della legge di bilancio 2017.
Per contro, in questi giorni, da parte di diversi esponenti della Commissione Lavoro si registra un crescendo di interviste in merito alla attuale complessa questione previdenziale e assistenziale, nel corso delle quali viene affrontato anche il tema delle salvaguardie e degli esclusi:
C’è ancora una parte di esodati che non possono accedere alle salvaguardie, per i “paletti” contenuti nelle norme: se ci sono ancora risorse disponibili, quei “paletti” non hanno ragione di essere.
On. Andrea Maestri (Possibile) – stralcio tratto da intervista apparsa su Blastingnews.com:
Anche per gli esodati i soldi ci sono. Il Governo tramite il sottosegretario ha confermato di non prevedere un’ulteriore salvaguardia. Questa posizione ottusa e rigida, dà la misura di quanto questo Governo consideri facoltativo il rispetto di regole basilari di uno Stato di diritto, come il principio di eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
Particolarmente incisive appaiono le considerazioni dell’on. Andrea Maestri, laddove denuncia il perdurare di un danno costituzionale nei confronti della categoria degli esodati, stigmatizzando nel contempo la distanza del governo dai principi che regolano lo Stato di diritto.
La posizione espressa dall’on. Maestri è sostanziale, non tanto perché ribadisce le posizioni da sempre sostenute dagli esodati così come documenta anche il noto “Dossier Esodati” della Rete dei Comitati, bensì perché da tali considerazioni deriva la assoluta specificità della categoria e delle relative istanze. Il caso, così come lucidamente esposto, riconduce in tutta evidenza agli Artt. 3, 35 e 38 della Costituzione; di conseguenza, i diritti di tali soggetti non possono venire ulteriormente condizionati da mere speculazioni di carattere economico né l‘esiguo loro numero potrebbe giustificare un indirizzo che l’on. Maestri non esita a definire “ottuso e rigido”. Ma c’è di più.
Poiché l’intera vicenda origina da un grave vulnus causato dallo Stato, che tutt’ora permane nei confronti degli esodati esclusi dalla ottava salvaguardia, va da se che l’eventuale atto riparatorio, qualora venisse disposto, non potrebbe che riguardare la piena restituzione, in forma e sostanza, di quanto fino a qui negato. Ne consegue che non sarebbero adeguate ipotesi assistenziali né, tanto meno, sarebbero adeguate creative soluzioni previdenziali difformi dal quelle previste dal precedente regime loro spettante per diritto quesito.
Sanare definitivamente la questione esodati è un’esigenza ritenuta ormai inderogabile per diversi componenti la Commissione Lavoro e le interviste pubblicate, insieme alla nota al DEF, ne costituiscono l’evidenza. Le premesse ci sono e un partito di governo non può nascondersi dietro le ostinate pretese di qualche ministero. Si restituiscano i risparmi delle salvaguardie agli esodati (dall’ultimo report INPS dovrebbero superare abbondantemente il miliardo), con l’avvertenza che il beneficio non dovrà necessariamente andare a chi gli sia stata respinta una precedente istanza ma dovrà andare a chi è effettivamente in possesso dei dovuti requisiti; che il soggetto abbia o meno presentato domanda per una precedente salvaguardia non può valere ai fini del diritto. Il diritto si valuta sui requisiti, non sulle pregresse soggettive iniziative estemporanee. 

mercoledì 4 ottobre 2017

Il film sugli Esodati al cinema da Novembre

L'Esodo, il film sugli Esodati al cinema da Novembre
Il film affronta il tema degli esodati, quei lavoratori prepensionati che non percepiscono uno stipendio e neanche un assegno previdenziale.


Nato due anni fa da un'idea del regista Ciro Formisano, il film-denuncia L'Esodo, tratto da una storia realmente accaduta, arriva nelle sale italiane il 9 novembre. Attraverso la storia di Francesca, cinquattottenne esodata, il film affronta uno dei temi italiani più attuali e drammatici: gli esodati, quei lavoratori prepensionati che non percepiscono uno stipendio e neanche un assegno previdenziale.
Il progetto cinematografico L'Esodo è no profit, sostenuto attraverso partecipazioni volontarie tramite il web, e si propone come strumento uno di protesta contro misure ancora insufficienti per salvaguardare persone senza alcun reddito, a causa della riforma Fornero.
Ad interpretare Francesca, sessantenne "esodata" che finirà ad elemosinare per necessità e protesta, è un'inedita Daniela Poggi, che festeggia 40 anni di carriera con un ruolo delicato e complesso. Tra gli interpreti anche Rosaria De Cicco e Kiara Tomaselli.
Ciro Formisano con L'Esodo debutta in un lungometraggio. e nella sceneggiatura ha incluso testimonianze di persone ridotte alla miseria a causa della riforma dell'ex Ministro Fornero. L'inizio riprese del film ha coinciso, a fine 2015, con la discussione della settima salvaguardia nella legge di stabilità.
Formisano ha sposato la causa di quel numero sempre crescente di uomini e di donne che, con l'entrata in vigore della Legge dell'ex Ministro Fornero e il suo innalzamento dell'età pensionabile, si sono improvvisamente trovati troppo vecchi per il lavoro e troppo giovani per la pensione, senza reddito e senza ammortizzatori sociali.
Una causa su cui vanno riaccesi i riflettori perché, ancora oggi, 5.000 esodati attendono di essere salvaguardati e sperano nella prossima Legge di Stabilità, che proprio a ridosso dell'uscita del film dovrebbe essere approvata.
Il film, distribuito da Stemo Production, uscirà al cinema il 9 novembre.