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venerdì 31 luglio 2015

Resoconto di Commissione Lavoro per 7^ salvaguardia

Riceviamo e volentieri rilanciamo

RESOCONTO DELLA RIUNIONE DI IERI DELLA COMMISSIONE LAVORO DELLA CAMERA SULLA 7' SALVAGUARDIA
Fatto il primo passo di delibera della costituzione di un Comitato Ristretto per la unificazione delle tre proposte. Purtroppo il Ministero del Lavoro non ha ancora fornito il Monitoraggio del Fondo Esodati al Parlamento e si spera lo faccia entro la prossima settimana. Sono in corso nostre pressioni affinché si dia una mossa.
Come potrete verificare si conferma il numero dei 49.500 non salvaguardati da "sistemare" in risposta ai numeri che spara qualcuno da settimane.
Considerare i numeri dei soli colleghi le cui domande di salvaguardia sono state respinte dall'INPS è una follia perché ce ne sono decine di migliaia che non hanno fatto alcuna domanda. Incrociamo le dita sui prossimi passi della Commissione.
Francesco Flore


Giovedì 30 luglio 2015. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.
La seduta comincia alle 14.45.
Variazione nella composizione della Commissione.
Cesare DAMIANO, presidente, comunica che è entrato a far parte della Commissione il deputato Giovanni Palladino, al quale formula, a nome della Commissione, un cordiale augurio di buon lavoro.
Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso al pensionamento e la decorrenza delle prestazioni pensionistiche.
C. 2514 Fedriga, C. 2958 Gnecchi e C. 3002 Fedriga.
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l'esame delle proposte di legge.
Cesare DAMIANO, presidente, rileva preliminarmente che la Commissione avvia oggi l'esame delle proposte di legge C. 2514, a prima firma dell'onorevole Fedriga, C. 2958, a prima firma dell'onorevole Gnecchi, e C. 3002, a prima firma dell'onorevole Fedriga, volte a prevedere un ulteriore intervento volto ad estendere l'applicabilità delle disposizioni in materia di accesso al pensionamento e di decorrenza delle prestazioni pensionistiche, vigenti prima dell'entrata in vigore del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 2014 del 2011.
Svolgendo un breve intervento introduttivo, in sostituzione della relatrice, onorevole Incerti, impossibilitata a partecipare alla seduta odierna, segnala che le proposte prefigurano il settimo intervento di salvaguardia a favore dei lavoratori esodati, che farebbe seguito ai ripetuti interventi del legislatore, adottati già a ridosso della riforma previdenziale del 2011 e proseguiti fino all'adozione della recente legge n. 147 del 2014. Per effetto dei ripetuti interventi del legislatore, quindi, la copertura previdenziale riguarda, a oggi, una platea complessiva di poco più di 170.000 lavoratori. Secondo il report più aggiornato prodotto dall'INPS, che riepiloga la situazione al 13 luglio 2015, a fronte di una platea massima di 170.230 lavoratori salvaguardati, le certificazioni accolte sono pari a 114.317 e le pensioni liquidate ammontano a 78.334. Quanto al contenuto delle proposte di legge, in estrema sintesi segnala che la proposta di legge C. 2514 ripropone, con alcune differenze, il testo unificato approvato dall'XI Commissione della Camera dei deputati l'11 marzo 2014 in occasione dell'esame delle proposte C. 224 e abbinate, poi tradottosi nell'approvazione della cosiddetta «sesta salvaguardia», di cui alla legge n. 147 del 2014. Le proposte di legge C. 2958 e C. 3002 in parte introducono nuove categorie di soggetti beneficiari, in parte incrementano il contingente di categorie già oggetto di precedenti salvaguardie, e in parte posticipano specifici termini temporali entro i quali già operano alcune salvaguardie. Secondo quanto riportato nella relazione illustrativa alla proposta di legge C. 2958, la necessità di tale intervento trae origine dal fatto che l'INPS ha stimato l'entità di tali categorie in «49.000 soggetti, suddivisi nelle varie categorie oggetto di salvaguardie precedenti e che meriterebbero di essere oggetto di ulteriori provvedimenti». Rinviando alla documentazione predisposta dal Servizio studi della Camera, per una più ampia disamina delle diverse categorie di lavoratori che dovrebbero essere interessati dalla salvaguardia, in questa fase di avvio della discussione, intende sottolineare che le proposte di legge in esame presentano misure abbastanza omogenee e, pertanto, vi sono le condizioni per lavorare proficuamente all'elaborazione di una proposta condivisa, che tenga conto delle diverse platee individuate dalle proposte di legge in esame.
Per quanto riguarda la copertura finanziaria, segnala che l'articolo 4 della proposta di legge C. 2958 e l'articolo 5 della proposta C. 3002 fanno riferimento all'utilizzo delle risorse del fondo di cui all'articolo 1, comma 235, della legge n. 228 del 2012, nel quale confluiscono le eventuali economie accertate rispetto alle autorizzazioni di spesa previste per i precedenti interventi di salvaguardia. Risulta, in proposito, evidente l'esigenza di una proficua interlocuzione con il Governo al fine di acquisire i dati relativi alle economie determinatesi in sede di applicazione dei precedenti provvedimenti di salvaguardia. Rileva che la proposta di legge C. 2958 prevede altresì l'utilizzo delle economie di cui all'articolo 1, comma 709, della legge di stabilità per il 2015, derivanti dall'applicazione della disposizione del comma 707 del medesimo articolo 1, ai sensi del quale l'importo complessivo del trattamento pensionistico derivante dall'applicazione delle disposizioni dell'articolo 24, comma 2, del decreto-legge n. 201 del 2011 non può in ogni caso eccedere quello che sarebbe stato liquidato con l'applicazione delle regole di calcolo vigenti prima della data di entrata in vigore del medesimo decreto. Si richiama, inoltre, il monitoraggio di cui all'articolo 24, comma 14, del decreto-legge n. 201 del 2011. Al riguardo, segnala tuttavia che le procedure di monitoraggio sono previste dal comma 15 del medesimo articolo e che, in ogni caso, le eventuali economie accertate dovrebbero essere ricomprese tra quelle di cui al comma 235 dell'articolo 1 della legge di stabilità per il 2013. La proposta di legge C. 3002 prevede, invece, che in caso di insufficienza di tali ultime risorse, si utilizzano gli stanziamenti relativi al fondo per il finanziamento di esigenze indifferibili di cui all'articolo 1, comma 199, della legge di stabilità 2015. Osserva che l'articolo 8 della proposta di legge C. 2514 prevede invece una diversa copertura, a valere su misure di razionalizzazione della spese, riduzione dei regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale, nonché risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione.
Conclusivamente, secondo quanto già prospettato nella riunione di ieri dell'Ufficio di presidenza della Commissione, integrato dai rappresentanti dei gruppi, propone di costituire già nella seduta odierna un comitato ristretto per la prosecuzione dell'esame delle proposte di legge, anche al fine di elaborare un testo unificato che sia il più possibile condiviso dai gruppi, in modo da poter avviare quanto prima una proficua interlocuzione con il Governo.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di costituire un Comitato ristretto, riservandosi la presidenza di nominarne i componenti sulla base delle designazioni dei gruppi.
La seduta termina alle 14.55.

martedì 28 luglio 2015

7^ salvaguardia esodati: la Camera al lavoro


Novità precoci, settima salvaguardia esodati, Opzione Donna, Quota 96: la Camera al lavoro
Pensioni, ultime notizie: alla Camera c'è attività su esodati, Opzione Donna e altro, qualcosa si muove.
Riforma pensioni 2015, ancora notizie e aggiornamenti sullasettima salvaguardia esodati, i Quota 96 scuola, lepenalità sulle pensioni anticipate liquidate prima del 2015 e la proroga dell'Opzione Donna: le novità arrivano direttamente dalla Camera dei Deputati e indicano attività dell'aula di Montecitorio nell'analisi dei ddl proposti da onorevoli di diversi schieramenti. Per quel che riguarda l'Opzione Donna, o Opzione Contributivo per la pensione anticipata delle lavoratrici, giunge l'ennesima interrogazione da parte di due deputati al Ministro del Lavoro per ottenere chiarimenti circa le intenzioni dell'esecutivo; per la settima salvaguardia esodati si segnala finalmente che da giovedì 30 luglio partirà la discussione di tre ddl, uno della minoranza DEM del PD a firma Damiano-Gnecchi, due della Lega Nord. I ddl contengono anche proposte di misure per i Quota 96, le penalizzazioni sulla pensione anticipata per i precoci e ancora l'Opzione Donna.

Ultime pensioni oggi 27 luglio: Opzione Donna, richieste di chiarimenti sulla proroga

I due onorevoli Merlo (PD) e Borghese (gruppo misto, Movimento Associativo Italiani all'Estero) hanno presentato una formale interpellanza parlamentare a Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro, per avere notizie sulle iniziative del governo Renzi sull'Opzione Donna, a che punto è l'esame della situazione per la possibilità diproroga al 31 dicembre 2015 della validità delle domande di pensione anticipata con ricalcolo contributivo presentate dalle lavoratrici.
Ricordiamo che con due circolari l'INPS ha anticipato al 2014 il termine per la maturazione dei requisiti, previsto inizialmente per la fine del 2015, a causa dell'applicazione della finestra mobile e del calcolo sull'aumento dell'aspettativa di vita. Urgono chiarimenti e iniziative governative perchè a marzo è partita una class action contro l'INPS presso il TAR del Lazio, avviata dal Comitato Opzione Donna, mentre risalgono al 2013 le risoluzioni delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato per sollecitare il governo (allora era in carica Enrico Letta) a ripristinare gli originali termini per requisiti e domanda, fissati al 31 dicembre 2015 dalla riforma delle pensioni firmata Roberto Maroni nel 2004.

Notizie pensioni su esodati, Quota 96, preoci: tre ddl in discussione alla Camera

Finalmente partirà l'esame di tre ddl per interventi sugli importanti temi della settima salvaguardia esodati, dei Quota 96 scuola, le penalità per la pensione anticipata se chiesta prima del 2015. Purtroppo la pausa di agosto fermerà praticamente subito i lavori, ma alla ripresa di settembre le questioni in esame avranno la priorità.
Uno dei tre ddl è quello di Cesare Damiano e Maria Luisa Gnecchi, entrambi della minoranza DEM del Partito Democratico: si chiede di estendere al 6 gennaio 2017 le tutele della sesta salvaguardia, anche per i lavoratori edili, i titolari di indennità di mobilità ordinaria esodati dal 30 settembre 2012 con accordi non governativi, chi non ha usufruito della mobilità per il fallimento dell'azienda. Il ddl contiene anche proposte di risoluzione per i Quota 96 della scuola e di cancellazione delle penalità per le pensioni anticipate richieste da precoci e non prima del 1 gennaio 2015.
Gli altri due ddl sono della Lega Nord: per la settima salvaguardia esodati non c'è alcun limite temporale e sono quindi più "generosi" di quello Damiano-Gnecchi, anche perchè la platea dei lavoratori interessati è più ampia, aggiungendo ilavoratori e lavoratrici quindicenni (quelli che dopo 15 anni di contributi non hanno più potuto lavorare) e gli autorizzati ai contributi volontari prima del 20 luglio 2007. Inoltre si chiede l'abolizione della finestra mobile e del calcolo sull'aspettativa di vita per l'Opzione Donna, ovviamente da prorogare (fino al 2018) con i requisiti originali.

Renzi difende la Fornero, Boeri bocciato dai tecnici

Riforma pensioni 2015, news 27-07: Renzi difende la Fornero, Boeri bocciato dai tecnici

Renzi difende la legge Fornero e Boeri viene 'bocciato' dai tecnici: ultime news 2707 riforma pensioni 2015.
La situazione previdenziale italiana sarebbe una delle più sostenibili d'Europa e una delle più moderne, questo il senso delle ultime dichiarazioni del premier Matteo Renzi all'interno della sua Enews settimanale. La riforma pensioni 2015sembra allontanarsi sempre più, ma tutto sembrava già essersi chiarito con le parole pronunciate dal Presidente del Consiglio all'Expo, quando aveva annunciato il taglio di 50 miliardi al fisco da compiersi nei prossimi 5 anni. La riforma delle pensioni Fornero avrebbe il pregio di essere sostenibile e di rispondere ai criteri di efficacia ed efficienza per quanto riguarda la bilancia dei pagamenti dello Stato, così come viene richiesto dall'Unione Europea. Che non vi fosse una vera intenzione di portare avanti un processo riformatore sull'ambito delle pensioni sembrava oramai palese soprattutto dopo le ultime dichiarazioni di Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro, che, dopo aver 'promesso' un intervento di riforma della previdenza per giugno, aveva poi dichiarato che le proposte sono ancora allo studio del ministero e che ci sarebbe voluto ancora un po' di tempo per attuare le dovute analisi e previsioni.
Intanto, sempre sul versante della riforma pensioni 2015, arrivano bocciature alla proposta del professore bocconiano e presidente dell'Inps Tito Boeri da parte di alcuni tecnici di una certa rilevanza. Cesare Damiano attende e continua la sua battaglia con il governo Renzi e all'interno del Partito Democratico, ma è chiaro che la sua Quota 100 non sia ammissibile all'interno di un quadro politico che guarda all'Europa e che ritiene la Fornero, di fatto, 'intoccabile'.
Il triangolo Renzi-Fornero-Boeri: riforma pensioni 2015, ultime notizie 27-07
Se, dunque, il premier Matteo Renzi difende la riforma pensioni Fornero, il bocconiano Tito Boeri è andato incontro ad una sonora bocciatura da parte di alcuni colleghi 'tecnici' di una certa rilevanza: la sua proposta di riforma delle pensioni per il 2015, il cui fondamento è il passaggio al contributivo e il prelievo di solidarietà sugli assegni più alti, sarebbe eccessivamente penalizzante. A sollevare dubbi sul piano di Tito Boeri (intorno al quale Renzi ha mostrato 'interesse', ma non si è mai 'sbilanciato') è stata innanzitutto Antonietta Mondo, ex Coordinatore Generale Statistico Attuariale dell'Inps, che ha sottolineato due criticità: la prima è il taglio del 20-30% sugli assegni pensionistici, la seconda è l'impoverimento dell'intero sistema previdenziale con un livello di contribuzione più basso da parte dei giovani. Sulle pagine del Corriere della Sera è intervenuta, insieme alla Mondo, anche la professoressa di Economia e Consigliere di Sorveglianza Ubi, Alessandra Del Boca, la quale ha sottolineato altri elementi di criticità: il contributo di solidarietà dalle pensioni più alte rischia di creare scompensi nel rapporto tra pensione e contribuzione, mentre la proposta di reddito minimo per gli ultra 55enni sarebbe troppo costosa. Insomma, si tratta di critiche da leggere in una chiave molto particolare: la proposta di Tito Boeri, anche questa, sarebbe troppo 'salata' per le casse dello Stato.
La morale della favola sembra essere che la riforma delle pensioni Fornero risulta inattaccabile, proprio come ha detto il premier Renzi.

Damiano conferma il ddl 857 per la Legge di stabilità

Riforma pensioni, novità 26 luglio: precoci tirano un sospiro di sollievo
I lavoratori precoci più ottimisti dopo le parole di Damiano: le ultime sulla riforma delle pensioni.Ora c'è l'ufficialità. Ammesso ce ne fosse bisogno. Il ddl 857, che contiene quota 41 per i lavoratori precoci, verrà presentato e discusso in sede di approvazione della prossimaLegge di stabilità in vista della nuova riforma pensioni 2015. Le ultime novità sembrerebbero dunque confermare quanto si pensava all'indomani delle dichiarazioni bomba diMatteo Renzi della scorsa settimana, quando il premier aveva rilanciato l'azione di governo presentando il maxi piano per la riduzione delle tasse e la modifica del sistema previdenziale. Nessun slittamento quindi al 2018, come invece era stato affermato da più parti inizialmente. Quindi la deadline per le pensioni degli italiani è fissata per settembre-ottobre. Sarà un autunno caldissimo, sopratutto per il governo. Prendere la scelta sbagliata, come vaticinato da Lamberto Dini qualche giorno fa, significherebbe la fine dell'esecutivo a maggioranza Pd. La trappola del sistema contributivo, per Renzi e Padoan, è dietro l'angolo. Caderne vittima equivarrebbe alla fine. In tutti i sensi.

Notizie riforma pensioni Renzi ad oggi: Damiano conferma il ddl 857 per la Legge di stabilitàUna conferma importante. Desiderata e voluta in primis dai lavoratori precoci. Teatro dell'ultimo affondo di Damiano è stata l'assemblea tenutasi a Torino due sere fa, dove era presente per l'appunto l'esponente dem. Si è parlato, era inevitabile, dellariforma pensioni del governo Renzi. Il presidente (riconfermato) della Commissione Lavoro ha sottolineato come la minoranza dem porterà il disegno di legge numero 857. Come saprete, il ddl include quota 41 e quota 97, che consente di andare in pensione a 62 anni con almeno 35 anni di contributi e unapenalizzazione massima dell'8 percento. Sono questi i due strumenti per laflessibilità in uscita dal lavoro più apprezzati dai lavoratori italiani. In un Paese normale la sovranità popolare dovrebbe 'illuminare' le scelte del governo o quanto meno indirizzarle. In un Paese normale, appunto.

Ultime notizie riforma pensioni precoci ad oggi 26 luglio: il triangolo Boeri, Damiano, BrunettaFattore B contro fattore D. Boeri e Brunetta da una parte, Damiano dall'altra. No, il triangolo no. In tanti parlano della futura riforma pensioni, a volte senza avere un'idea precisa di quale sia, ad oggi, la situazione italiana. Chi invoca il ricalcolo delle pensioni col sistema contributivo vive forse sull'ultimo pianeta scoperto dalla Nasa. Tradotto, lontano anni luce. Nei giorni scorsi abbiamo parlato dei tagli che le pensioni piccole e medie riceverebbero qualora passasse la linea Boeri e Brunetta. Tra i più colpiti, come ricorderete, gli stessi lavoratori precoci, che a ragione fanno il tifo per Damiano e la quota 41. Starà adesso a Renzi decidere quale vertice del triangolo preferire. Una scelta neanche tanto difficile, se vogliamo dirla tutta. La volontà del popolo da una parte, l'irrealtà politichese dall'altra. Inoltre il Premier deve fare i conti con i sondaggi. Perché raccontare le favole inerenti il 40% delle preferenze può andare bene a fine luglio. Fare i conti invece con la realtà del Paese nei prossimi mesi è un'altra. Secondo voi Renzi prenderà la scelta giusta?Restituirà dignità ai lavoratori precoci? In un Paese normale queste domande non esisterebbero. L'Italia, purtroppo, non lo è più da tempo.
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Tre ddl in discussione per la settima salvaguadia

Riforma pensioni 2015, esodati e Quota 96: tre ddl in discussione per la settima salvaguadia
Riprende alla Camera la discussione sulla riforma pensioni: da giovedì inizierà il dibattito sui tre disegni di legge in materia di pensioni, esodati e Quota 96 che mirano a correggere alcune situazioni create dall’eccessiva rigidità della legge Fornero. Il primo ddl (il numero 2958) è quello presentato dal PD e prevede l’estensione della sesta salvaguardi fino al 6 Gennaio 2017.
Il ddl del PD: soluzioni per esodati e Quota 96
Oltre all’estensione temporale, la proposta mira ad allargare i profili tutelati, includendo anche i lavoratori destinati al trattamento speciale edile, i titolari si indennità di mobilità ordinaria che sono senza lavoro dal 30 Settembre 2012 e coloro che, per via del fallimento dell’impresa per cui lavoravano, non hanno beneficiato della mobilità.
A queste misure, pensate specificamente per gli esodati, si aggiungono i provvedimenti per superare la questione legata ai Quota 96 della scuola, per rivedere i requisiti per la pensione dei macchinisti ferrovieri e per bloccare le penalizzazioni agli assegni liquidati prima del 2015. Gli altri due disegni di legge (ddl 2514 e ddl 3002) invece sono proposti dalla Lega e prevedono una tutela più ampia.
Le proposte della Lega: estensione della salvaguardia
Innanzi tutto c’è la proposta di eliminare ogni vincolo temporale per l’accesso alla salvaguardia (in pratica l’unico limite sarebbe rappresentato dalle risorse destinate al Fondo Esodati) e poi quella di estendere la tutela ad ulteriori categorie che non vengono menzionate nel ddl firmato da Gnecchi e Damiano. In più è prevista la possibilità di pensioni a 64 anni anche per i lavoratori pubblici (al momento questa opportunità è riconosciuta solo ai dipendenti privati).
Con l’inizio delle discussioni fissato per giovedì 30 Luglio e nella speranza che non si presentino nuovi ostacoli imprevisti, l’obiettivo è quello di arrivare ad un accordo che consenta la redazione di un testo base entro l’Autunno, in modo da poterlo proporre in Aula per l’approvazione definitiva prima della legge di Stabilità.
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lunedì 27 luglio 2015

Tre ddl per la settima salvaguardia

Pensioni / Esodati, Tre ddl per la settima salvaguardia
Scritto da  Federico Pica
Tra le proposte all'esame della Commissione c'è anche la questione dei Quota 96 della scuola, dei ferrovieri e delle penalizzazioni per i lavoratori che sono andati in pensione prima del 2015.
Sono tre i disegni di legge che saranno discussi alla Camera a partire da giovedì prossimo per risolvere alcune criticità della Legge Fornero. Il primo è proposto dal Pd (ddl 2958) ed intende estendere gli attuali profili di tutela della sesta salvaguardia sino al 6 gennaio 2017 ricomprendendo anche i lavoratori destinatari del trattamento speciale edile, i lavoratori titolari di indennità di mobilità ordinaria cessati dal servizio dopo il 30 settembre 2012 ancorchè con accordi di tipo non governativo, nonchè coloro che non hanno potuto fruire della mobilità a causa del fallimento dell'impresa.
A queste misure, specificamente indirizzate agli "esodati", cioè coloro che avevano perso il lavoro entro il 2011, si aggiunge la soluzione della vicenda dei quota 96 della scuola, la revisione dei requisiti pensionistici dei macchinisti ferrovieri e lo stop alle penalizzazioni per gli assegni liquidati ante 2015.
Le misure della Lega. Gli altri due ddl sono a firma della Lega (ddl 2514 e ddl 3002) ed intendono garantire una tutela piu' ampia rispetto al progetto dei Dem eliminando qualsiasi vincolo temporale per accedere alla salvaguardia (resta il solo argine del completo utilizzo delle risorse messe a disposizione nel Fondo Esodati). Ed includendo alcune categorie di lavoratori "dimenticati" nel ddl Damiano-Gnecchi. Ad iniziare dalla salvaguardia ai cd. lavoratori quindicenni per passare agli autorizzati ai volontari prima del 20 luglio 2007 (articolo 1, comma 8 della legge 243/04) sino a riconoscere, e questa è una novità significativa, la possibilità di accedere alla pensione a 64 anni anche ai lavoratori del pubblico impiego (la misura riconosciuta attualmente solo ai lavoratori dipendenti del settore privato). Da segnalare poi che nel ddl della Lega Nord c'è la proposta di mandare in soffitta la finestra mobile e la speranza di vita nell'opzione donna. I lavori parlamentari, come detto, inizieranno giovedì prossimo. L'obiettivo è quello di raggiungere un accordo politico su un testo base (che sarà probabilmente adottato in autunno) e poi di farlo approdare in Aula prima della legge di stabilità per l'approvazione definitiva. Sempre che non ci siano nuovi ostacoli.
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domenica 26 luglio 2015

Proietti (Uil): la sua organizzazione è con chi attende risposte

Pensioni ultime notizie riforma Governo Renzi: quota 100, assegno universale, mini pensioni ulteriore ostacolo nuovi migliaia esodati
Le ultime notizie raccontano di 50.000 esodati da salvaguardare. Quali conseguenze per la riforma pensioni? Nuove spese per il governo.
L'annuncio è di quelli che mettono in discussione il faticoso impegno di riforma della pensioni: ci sarebbero ancora 50.000 esodati da salvare, tutti certificati dal governo e per cui non è stata prevista alcuna forma di tutela. Si prospetta allora la novità della settima salvaguardia, destinata ad avere ripercussioni sulle varie ipotesi di quota 100, assegno universale e mini pensioni
Da parte loro, i sindacati promettono battaglia. Come spiegato da Domenico Proietti della Uil, la sua organizzazione "è al fianco dei lavoratori che attendono ancora una risposta. Chiediamo al Governo e al Parlamento di completare l'opera avviata positivamente in questi anni a seguito dell'iniziativa e della mobilitazione del sindacato dando una risposta definitiva ai lavoratori coinvolti".Il governo, già alle prese, con la necessità di trovare oltre 2 miliardi di euro per dare seguito alle sentenze dell'Alta Corte sulla reindicizzazione delle pensioni e lo sblocco del contratto statali, si trova quindi nella necessità di fare e rifare i conto. Le vere insidie arriveranno nel 2016, anno nel quale sono già previsti aumenti di Iva, accise sui carburanti e altre imposte per un punto di Pil, oltre 16 miliardi in valore assoluto, per garantire il raggiungimento del pareggio di bilancio, qualora le altre misure non funzionassero. Ma il premier Matteo Renzi ha garantito che "le clausole di salvaguardia saranno totalmente eliminate" e sostituite da tagli strutturali alla spesa corrente fino a dieci miliardi.
La nuova revisione della spesa avrà un obiettivo di risparmio di 10 miliardi di euro l'anno a regime. E diventerà per il futuro, ed in modo sistematico, una parte integrante della manovra di bilancio annuale. Nel mirino, in questa nuova tornata, finiscono anche le tax expenditures, cioè agevolazioni, detrazioni, sconti e regimi fiscali di favore. In parallelo, anche la spesa previdenziale potrebbe essere rivista a suon di tagli agli assegni di reversibilità e di invalidità e di revisione dei criteri per il cumulo.
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Ancora 50mila lavoratori da salvaguardare

Esodati e riforma Pensioni, ancora 50mila lavoratori da salvaguardare
Sono ancora 50mila i lavoratori da salvaguardare. Si attendono risposte da parte del governo Renzi.
La notizia che giunge in queste ore mette in risalto una situazione davvero drammatica relativa a 50mila lavoratori ancora da salvaguardare. Questa situazione, ne siamo certi, influenzerà negativamente la riforma del sistema previdenziale italiano e la possibile applicazione di quei sistemi di uscita flessibile destinati all'abbassamento dell'età pensionabile. Si prospetta, così, una settima salvaguardia a tutela di questa categoria di persone.
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Domenico Proietti: 'Il sindacato è a fianco dei lavoratori che attendono risposte'

Relativamente a questa drammatica situazione, i sindacati 'affilano le lame' e promettono battaglia su un campo che potrebbe provocare un vero e proprio dramma sociale. Il rappresentante della Uil, Domenico Proietti, sottolinea sulle pagine del quotidiano corriere.it, che 'il sindacato è a fianco di questo lavoratori. Si attende una risposta da parte del Governo Renzi e dal Parlamento al fine di poter completare quanto di buono è stato fatto in questi ultimi anni, grazie alla mobilitazione dei sindacati per risolvere le problematiche di tanti lavoratori'.

Il prossimo primo agosto rimborso una tantum per molti pensionati

Nel frattempo, l'esecutivo ha una problematica molto seria da risolvere a seguito delle sentenze della Corte Costituzionale che hanno sancito il rimborso dei pensionati, che avverrà il prossimo primo agosto, e lo sblocco degli stipendi dei dipendenti statali. Una cifra approssimativa vicina ai 2 miliardi di euro che aggraveranno ancor di più le casse dello Stato. Ma i veri problemi, forse, cominceranno nel prossimo anno, quando l'aumento delle imposte, come l'Iva e l'accise sui carburanti, provocheranno un aumento del Pil pari all'1 percento. Tutto questo, quasi certamente, si concretizzerà con alcuni interventi negativi sulla previdenza già nella prossima Legge di Stabilità, con tagli agli assegni di reversibilità e di invalidità, così come evidenziato dal sito pensionioggi.it.
Aspettiamo le prossime mosse del governo Renzi che dovrà arrivare ad una modifica del sistema previdenziale italiano.
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Settima salvaguardia sempre più vicina?

Pubblicato il da Giuseppe Cubello
riforma pensioni 2015Riforma pensioni 2015 ultime notizie per gli esodati: settima salvaguardia sempre più vicina?
Riforma pensioni 2015: sembra sempre più vicina l’approvazione della settima salvaguardia per gli esodati da parte della Commissione Lavoro della Camera dei deputati, in particolare, per coloro i quali sono rimasti senza l’accesso alla quiescenza e senza occupazione
ERTISEMENT
Sembra sempre più vicina l’approvazione della settima salvaguardia da parte della Commissione Lavoro della Camera dei deputati. Perciò, la riforma pensioni 2015 potrebbe introdurre questa buona novità per gli esodati che, fino ad ora, sono rimasti senza l’accesso alla quiescenza e senza occupazione. Come riportato da PensioniOggi, lo ha confermato ieri Maria Luisa Gnecchi del PD, mentre i Comitati degli esodati sono riscesi in piazza per chiedere a gran voce la riapertura dei lavori parlamentari sulle salvaguardie, dopo una pausa di quasi un anno. Di conseguenza, la situazione potrebbe sbloccarsi a breve.
=> LEGGI TUTTO SULLA RIFORMA DELLE PENSIONI 2015
Grazie ad una nota diffusa dai Comitati, pare che l’Inps avrebbe finalmente elaborato la rendicontazione dei risparmi, ovvero il monitoraggio previsto dalla legge 228/2012 che, adesso, attende la bollinatura della Ragioneria Generale dello Stato. I risparmi e gli altri documenti tecnici verranno valorizzati e trasmessi al Parlamento nel breve periodo e rappresenteranno la base per la settima salvaguardia, il provvedimento che ci auguriamo sia finalmente l’ultimo.
Sempre i Comitati, infine, ricordano che i procedimenti per arrivare alla settima salvaguardia saranno ancora numerosi e non sarà semplice arrivare ad una conclusione definitiva ma l’indirizzo che sta prendendo la situazione costituisce sicuramente un passo determinante in avanti. Anche i destinatari della Legge 104 sperano: i posti disponibili, infatti, rispetto alle domande pervenute sono veramente troppo in minoranza perché l’Inps ha potuto salvaguardare solamente quelli che hanno maturato un diritto alle pensioni fino al 31 luglio 2013. Gli esclusi, adesso, sperano di essere inseriti per ottenere lo sblocco delle certificazioni anche per coloro i quali hanno maturato il diritto di pensione dopo quella data.
(Leggi)

sabato 25 luglio 2015

7^ salvaguardia in discussione da giovedì 30-7-2015

MASSIMA ATTENZIONE!
L'ESAME DELLE PROPOSTE DI LEGGE PER LA SETTIMA SALVAGUARDIA INIZIERA' IN COMMISSIONE LAVORO ALLA CAMERA GIOVEDI' 30 LUGLIO!
Incrociamo le dita tutti!
 

CAMERA DEI DEPUTATI

XI COMMISSIONE PERMANENTE
(Lavoro pubblico e privato)
CONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE DAL 27 AL 31 LUGLIO 2015
Martedì 28 luglio 2015
Ore 14
ATTI DELL’UNIONE EUROPEA
 
Alla XIV Commissione:
- Programma di lavoro della Commissione per il 2015 - Un nuovo inizio (COM(2014)910 final)
- Programma di diciotto mesi del Consiglio dell’Unione europea (1° luglio 2014 – 31 dicembre 2015) (10948/1/14)
 - Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea riferita all’anno 2015 (Doc. LXXXVII-bis, n. 3)
(esame congiunto – Rel. Tinagli)
Al termine
SEDUTA CONSULTIVA
 
Alle Commissioni riunite III e IV: DL 99/2015: Disposizioni urgenti per la partecipazione di personale militare all'operazione militare dell'Unione europea nel Mediterraneo centromeridionale denominata EUNAVFOR MED (esame C. 3249 Governo, approvato dal Senato – Rel. Antimo Cesaro)
Al termine
ATTI DEL GOVERNO
 
- Schema di decreto legislativo recante disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico dei cittadini e delle imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità (seguito esame Atto n. 176 – Rel. Gribaudo)
- Schema di decreto legislativo recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive (seguito esame Atto n. 177 – Rel. Dell’Aringa)
- Schema di decreto legislativo recante disposizioni per la razionalizzazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale (seguito esame Atto n. 178 – Rel. Boccuzzi)
- Schema di decreto legislativo recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro (seguito esame Atto n. 179 – Rel. Maestri)
Mercoledì 29 luglio 2015
Ore 14.15
INTERROGAZIONI
 
5-05905 Lombardi: Tutela dei livelli occupazionali nell'ambito dell'affidamento dell'appalto di global service scolastico di Roma Capitale
5-06027 Tinagli: Monitoraggio degli effetti degli incentivi per le nuove assunzioni di cui all’articolo 4, commi da 8 a 11, della legge n. 92 del 2012
Al termine
ATTI DELL’UNIONE EUROPEA
 
Alla XIV Commissione:
- Programma di lavoro della Commissione per il 2015 - Un nuovo inizio (COM(2014)910 final)
- Programma di diciotto mesi del Consiglio dell’Unione europea (1° luglio 2014 – 31 dicembre 2015) (10948/1/14)
 - Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea riferita all’anno 2015 (Doc. LXXXVII-bis, n. 3)
(seguito esame congiunto – Rel. Tinagli)
Al termine
ATTI DEL GOVERNO
 
- Schema di decreto legislativo recante disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico dei cittadini e delle imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità (seguito esame Atto n. 176 – Rel. Gribaudo)
- Schema di decreto legislativo recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive (seguito esame Atto n. 177 – Rel. Dell’Aringa)
- Schema di decreto legislativo recante disposizioni per la razionalizzazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale (seguito esame Atto n. 178 – Rel. Boccuzzi)
- Schema di decreto legislativo recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro (seguito esame Atto n. 179 – Rel. Maestri)
Giovedì 30 luglio 2015
Ore 14
SEDE REFERENTE
 
Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso al pensionamento e la decorrenza delle prestazioni pensionistiche (esame C. 2514 Fedriga, C. 2958 Gnecchi e C. 3002 Fedriga – Rel. Incerti)
Al termine
ATTI DEL GOVERNO
 
- Schema di decreto legislativo recante disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico dei cittadini e delle imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità (seguito esame Atto n. 176 – Rel. Gribaudo)
- Schema di decreto legislativo recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive (seguito esame Atto n. 177 – Rel. Dell’Aringa)
- Schema di decreto legislativo recante disposizioni per la razionalizzazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale (seguito esame Atto n. 178 – Rel. Boccuzzi)
- Schema di decreto legislativo recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro (seguito esame Atto n. 179 – Rel. Maestri)
Al termine
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
 D’ordine
      La Segretaria Generale
     LUCIA PAGANO
 

venerdì 24 luglio 2015

Notizia flash sulla 7^ salvaguardia

Ultime notizie flash sulla 7' salvaguardia
Da ambienti parlamentari abbiamo appreso che ieri l'Ufficio di Presidenza della Commissione Lavoro della Camera ha deliberato di "incardinare" la proposta di legge per un 7° provvedimento di salvaguardia non appena in possesso dei noti numeri....quindi la prossima settimana.... attendiamo fiduciosi la conferma ufficiale della positiva notizia .....anche se la strada sarà lunga: unificazione delle due proposte; esame ed approvazione in Commissione con probabile presentazione di emendamenti e verifica posizione del governo; esame ed approvazione in aula alla Camera e poi i Commissione ed aula al Senato. Preparatevi che nelle prime settimane di settembre saremo costretti a tornare a Roma per ottenere che inseriscano il turbo nei lavori parlamentari.
Sereno fine settimana a tutti.
F.F.

La protesta corre sul web

Riforma pensioni, la protesta corre sul web: le rivendicazioni dei lavoratori in internet
Molti cittadini si uniscono ai gruppi che nascono in rete per dare voce alle loro rivendicazioni.
Le continue proteste che quotidianamente vengono rivolte al Governo in tema di pensioni, per essere più efficaci si avvalgono anche dei nuovi strumenti di comunicazione, e in particolare dei Social Network, sempre più spesso usati dai giovani. Due gruppi nati su Facebook sono particolarmente attivi nel rivendicare i loro diritti e fare sentire la propria voce: il gruppo "lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti" e il nuovo giunto "opzione donna proroga al 2018", ai quali partecipano migliaia di cittadini che finalmente possono fare sentire la propria voce, a oggi inascoltata.
ERTISEMENT

Le richieste social dei lavoratori precoci

Appoggiando le argomentazioni del presidente della Commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano, entrambi i gruppi chiedono con una sola voce al Governo la rapida approvazione del DDL 857, che oltre a permettere l'accesso alla quiescenza già dai 62 anni di età e con il versamento di 35 anni di contributi previdenziali, con una penalizzazione stabilita in misura dell'8%, darebbe modo ai lavoratori precoci di accedere alla pensione al raggiungimento di 41 anni di contributi, e soprattutto senza penalizzazioni e senza imposizione di limiti d'età. Secondo i lavoratori precoci, la loro categoria è quella che ha versato più contributi nelle casse dell'Istituto Previdenziale, e non vogliono assolutamente avere penalizzazioni e riduzioni dell'importo della pensione per cause legate all'età anagrafica.
Inoltre, non accettano nella maniera più assoluta che la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro, come pensata dal Governo, abbi un costo del 30% del trattamento pensionistico, chiedendo di poter accedere alla pensione con il versamento di 41 anni di contributi poiché credono, con tutti gli anni di lavoro effettuato, di meritarsi la pensione senza dover essere costretti a subire penalizzazioni. Nonostante le proteste e le rivendicazioni, attualmente il DDL 857 di Cesare Damiano è stato bloccato dal presidente Inps Tito Boeri, perché troppo oneroso per l'Istituto previdenziale.

Le rivendicazioni delle lavoratrici e l'opzione donna

Le lavoratrici chiedono che il Governo proroghi l'opzione donna almeno fino al 2018, avendo accettato una penalizzazione del 30% sull'importo dell'assegno, pur di poter accedere alla pensione raggiunta l'età di 57 anni nel caso di lavoratori dipendenti, e 58 per i lavoratori autonomi e con il versamento di 35 anni di contributi. Il Governo però, al momento appare ancora molto indeciso, nonostante i consistenti risparmi realizzati grazie all'adozione del sistema contributivo, molto penalizzante per i lavoratori in generale.

Il sistema contributivo

Il sistema contributivo è un metodo di calcolo della prestazione pensionistica, con il quale l'importo finale erogabile risulta esclusivamente dai contributi versati dal lavoratore durante la propria vita lavorativa. A differenza di quello contributivo, con il quale l'assegno finale della pensione è calcolato in base all'ultima retribuzione percepita dal lavoratore, una percentuale della retribuzione annuale si accumula in una specie di conto virtuale del lavoratore. Attualmente le percentuali applicate sono del 33% per i lavoratori dipendenti, del 20% per quelli autonomi, e del 26% per i lavoratori con contratto co.co.co.
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Presidi del 21 e22 luglio 2015

Presidi del 21 luglio ed incontro al quirinale del 22 luglio 2015
 
foto di Pas Depa.foto di Pas Depa. Durante il presidio degli esodati davanti a Montecitorio è stato presentato il volume “ESODATI” scritto dal professor Rinaldis in una saletta della Camera dei Deputati con pseudo conferenza stampa.
Erano presenti gli onorevoli Patrizia Maestri, Antonella Incerti, Davide Baruffi, Anna Giacobbe e Luisa Gnecchi con il suo assistente Salvatore Cavallo.
La presentazione del libro è stata preceduta da un intervento dell'onorevole Gnecchi che ha intorbidito le nostre ipotesi di una 7^ salvaguardia perché, contrariamente a quanto ha sempre detto di procedere anno dopo anno, ha ventilata la possibilità dell'aggiunta di un ulteriore anno che potrebbe sembrare positivo ma che lascia interdetti per i possibili risvolti di chiusura per successive salvaguardie e nonostante le sue rassicurazioni sul suo impegno fino alla salvaguardia di tutti gli esodati, ci preoccupa il quadro politico in continuo e vorticoso mutamento. Si sono presentati al presidio in piazza Montecitorio alcuni deputati e senatori per sostenere tutti i presenti sotto un sole cocente con 40°C di temperatura tra cui gli onorevoli Massimiliano Fedriga, Roberto Simonetti, Alessandro Di Battista e la senatrice Rosetta Enza Blundo: a tutti sono stati commentati i dati dell'ultimo report INPS con preghiera di adoperarsi affinché venga incardinata velocemente la 7^ salvaguardia.
Al Pomeriggio un altro presidio si è tenuto in via Veneto davanti alla sede del Ministero del lavoro ed una delegazione è stata ricevuta dal dr. Pennesi (segretario generale) e dal dr. Listanti della Direzione Generale Previdenza del Ministero del Lavoro ottenendo la notizia che l'INPS aveva fornito la sera prima le tabelle con la quantificazione dei risparmi che per essere fruibili come risorsa finanziaria per la 7^ dovranno passare al vaglio della ragioneria dello stato per la bollinatura. Si spera che i nostri presidi, le email e telefonate fatte nei mesi precedenti e le istanze/ingiunzioni per omissioni di atti d'ufficio rivolte in particolare contro la DG Previdenza del MdL, siano serviti per accorciare i tempi procedurali di quantificazione e trasmissione dei risparmi da parte del MdL e della Ragioneria dello Stato al Parlamento. PREGO TUTTI GLI ASSENTI DI RINGRAZIARE I PARTECIPANTI AI DUE PRESIDI DEL 21 CHE CON UNO SFORZO STAORDINARIO, IN CONSIDERAZIONE DELL'ETÀ, SONO RIMASTI PER ORE IN PIAZZA MONTECITORIO SOTTO UN SOLE BATTENTE.
Il 22 luglio una delegazione è stata ricevuta per la 4^ volta dal professor Giancarlo Montedoro, Consigliere del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e Direttore dell’ufficio Affari Giuridici e Relazioni Costituzionali della Presidenza della Repubblica. Durante l'incontro sono state fatte dai delegati alcune domande e richieste d'intervento della Presidenza della Repubblica di seguito elencate:
1. Che venga accelerato l'iter della messa a disposizione dei fondi non utilizzati nelle precedenti 6 salvaguardie per una 7^ e definitiva.
2. Che venga accelerato l'iter parlamentare affinché venga emanata dal Parlamento la 7^ legge di salvaguardia definitiva entro l'anno 2015 e possibilmente prima della Legge di Stabilità.
3. Che vengano eliminate con questa definitiva salvaguardia tutte le seguenti discrasie generate dalla legge “FORNERO” e da tutte le relative salvaguardie:
- Che differenza c'è tra mobilitati con accordi detti “governativi” e “non governativi” ?
- Qual'è la differenza tra lavoratori posti in lista di mobilità provenienti da aziende di diverso settore produttivo ?
- C'è un motivo per cui due lavoratori licenziati nella stessa data ed omogenei rispetto al Codice Civile non vengano entrambi salvaguardati ?
- Perché un dipendente di un'azienda fallita prima del 2007 è diverso da quello che è stato licenziato dopo tale data ? E perché un lavoratore che ha sottoscritto un accordo individuale di esodo è salvaguardato mentre un licenziato non lo è ?
- Come può accadere che un diritto possa decadere sulla base della mancata presentazione di una domanda ?
- Può un Diritto essere soggetto ad estrazione casuale ?
- Perché i contributori volontari, autorizzati ai versamenti prima del 2007, non sono stati salvaguardati come è sempre successo nella storia di tutte le riforme previdenziali ?
- Considerando che le decorrenze delle salvaguardie hanno seguito fino ad oggi una cadenza annuale, perché per i prossimi 3 anni non viene scelta l'opzione di una soluzione definitiva ? Nell'ovvietà che il perdurare per oltre 4 anni dell'attesa di una certezza di salvaguardia ha portato i lavoratori e le loro famiglie in uno stato di depressione ed ansietà incontrollata, tema di un serio studio medico-scientifico in corso di pubblicazione.
Il professor Montedoro, ascoltate con forte interesse e partecipazione le nostre argomentazioni, è intervenuto dicendo: “le vostre rimostranze nel Massimo Palazzo delle Istituzioni dello Stato ha trovato nell'atto formale del Quirinale un messaggio al Governo ed alle Camere per l'immediato sblocco di tale iniqua situazione. Mi faccio garante di un dettagliato report al presidente Mattarella prendendo a cuore tutto il vostro dramma”.
Pas Depa
 

Esodati verso la 7ma salvaguardia

Esodati verso la 7ma salvaguardia
Sono 50mila gli esodati "dimenticati" dal Governo: l'impegno per la calendarizzazione della settima salvaguardia rispetto alla Riforma Pensioni Fornero.
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Esodati
All’appello degli esodati salvaguardati dalla Riforma delle Pensioni Fornero, che ha cambiato le regole di accesso alla pensione, mancano ancora circa 50mila lavoratori, che sono in mobilitazione in questi giorni presso Montecitorio, al Ministero del Lavoro e all’INPS per chiedere al Governo la settima salvaguardia. Claudio Ardizio, coordinatore nazionale del Comitato Esodati, ricorda come, sulla base degli stessi dati INPS:
«su 170mila lavoratori solo 114mila sono le posizioni certificate dall’INPS. Le persone che attualmente stanno ricevendo una pensione sono 78mila. Le domande non accolte ammontano a 50mila e 7mila sono quelle ancora giacenti».
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Fattibili subito contributivo donna e cancellazione rcongiunzioni onerose

Pensioni ultime notizie riforma Governo Renzi fattibili subito contributivo donna e cancellazione rcongiunzioni onerose
Proroga del contributivo donna con risorse e cancellazione delle ricongiunzioni onerose tra le novità pensioni già fattibili: le ultime notizie
Novità pensioni possibili da approvare anche subito perché a costo zero: nonostante le ultime notizie continuino a confermare la necessità di reperire nuove risorse economiche per modificare l’attuale legge pensionistica, e mettere in atto piani di quota 100, o mini pensione, o estendere l’assegno universale per tutti, ci sarebbero misure come le ricongiunzioni onerose così come l’approvazione del contributivo donna che potrebbero essere fattibili perché, allo stato attuale, non richiederebbero l’impiego di ulteriori fondi. Cerchiamo di capire il perché.
Partendo dalle ricongiunzioni onerose e dalla intenzione di una loro cancellazione, così come anche previsto dal piano pensioni di Boeri, non si tratta di investire soldi quanto di permettere ai lavoratori che hanno accumulato contributi in diverse gestioni, compresa quella separata dell’Inps, di sommare quanto versato complessivamente senza alcuna penalizzazione sulla somma finale, dunque senza prevede alcun costo.Passando invece alla proroga del contributivo, da mesi rimandata proprio per la mancanza di risorse economiche, la novità arriva dalla senatrice del Pd Manassero, secondo cui non servono risorse economiche in più per approvare questo regime, grazie a quei 976 milioni rimanenti del miliardo e 684 milioni stanziati nel 2004 per l'entrata in vigore del regime sperimentale per le donne lavoratrici.

Secondo la Manassero, dunque, non esiste un problema economico che ostacola la proroga della possibilità per le donne di continuare ad andare in pensione ancora fino al 31 dicembre 2015 a 57 anni, o a 58 anni per le autonome, con 35 anni di contributi e pensione ridotta calcolata esclusivamente con sistema contributivo, motivo per il quale la Commissione Lavoro ha chiesto la cancellazione delle circolari dell'Inps che hanno ristretto questa possibilità solo a chi abbia maturato il requisiti entro il 2014, arrivando al 31 dicembre 2015 per effetto della finestra da 12 mesi da considerare.
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giovedì 23 luglio 2015

Sommario resoconto del presidio del 21-7-2015

RESOCONTO SOMMARIO DEL PRESIDIO DEL 21.7.15 ALLA CAMERA ED AL MINISTERO DEL LAVORO E SULL'INCONTRO DEL 22 AL QUIRINALE.
Indetto dalla Rete dei Comitati degli Esodati si è tenuto il 21 il doppio presidio al quale sono stati chiamati tutti gli esodati per sollecitare il Ministero (ad ottenere dall'INPS il rendiconto sulle 6 precedenti salvaguardie) e la Commissione Lavoro della Camera per l’immediato "incardinamento della 7' salvaguardia e per TUTTI i 49.500 esodati non salvaguardati.

Eravamo poco più di 100 provenienti da tutta la penisola (abbiamo visto tante facce nuove e qualche coraggioso anche dalla Sicilia) ma molto determinati e rumorosi a far sentire forte la nostra voce, ascoltata attentamente da tutti i rappresentanti delle Istituzioni incontrati. Erano presenti anche le bandiere della CGIL ed alcuni loro delegati che speriamo, la prossima volta, di vedere ben più numerosi

Ben organizzati con cartelli, manifesti, fischietti, voce tonante ma, soprattutto, tantissime bottiglie d'acqua, spruzzini e sali minerali di ogni tipo scambiati vicendevolmente e che hanno consentito la resistenza (anche se a tratti precaria) di tutti noi per ben 10 ore di presidio sotto un sole cocente e temperature che, in alcune ore, hanno superato i 40 gradi.... ma TUTTI ci siamo detti che ne è valsa la pena.

Alle 11,30 una nostra delegazione ha partecipato alla conferenza stampa (alla Camera) di presentazione del libro sugli Esodati del nostro Angelo protettore Antonioo Rinaldis, che ringraziamo di cuore per gli importanti effetti che sta generando la sua importante opera letteraria verso la nostra causa. Santa Maria Luisa Gnecchi nel suo intervento oltre a far la cronistoria del nostro dramma e delle 6 lotterie ha ribadito, con fermezza, che l'intera Commissione Lavoro della Camera, intende andare avanti nella ferma intenzione di portare a casa la 7' salvaguardia e risolvere il problema per tutti gli "esodati non salvaguardati". Non ha nascosto i problemi tecnico-giuridici (che ci hanno ribadito anche i tecnici del Ministero del Lavoro) di riuscirci con un unico provvedimento ma ha dato credibili assicurazioni (anche alla fine della conferenza) che lei non si fermerà neanche sui 49.500, e che vuole "portare a giustizia" tutti i non salvaguardati e le donne per quanto attiene le pensioni di vecchiaia, sulle quali lavora da tempo ad uno specifico provvedimento in quanto una parte della tematica non può essere inserita nel sistema delle salvaguardie degli esodati della quale non possono far parte.

Al termine dell'incontro ci siamo soffermati tutti ad "agganciare" i deputati ed i senatori presenti per sollecitarli personalmente ad un maggior impegno. Cito per tutti il caso dell'On. Matteo Righetti della Segreteria del PD,"placcato" per strada da Giuliano Colaci ed al quale abbiamo strappato l'impegno di un incontro con la Segreteria di quel partito. Nel mentre facevano altrettanto i nostri colleghi in piazza con gli On. Di Battista (M5S) e Fedriga (LN) assediati e sensibilizzati da tutti i presidianti.... un prezioso lavoro di semina che si spera darà i suoi frutti.


PRESIDIO AL MINISTERO DEL LAVORO.
Pur perdendo qualche "pezzo" (alcuni orari di treni e bus non hanno consentito ad alcuni colleghi, particolarmente amareggiati ma abbondantemente giustificati, di parteciparvi ) abbiamo continuato la giornata di lotta davanti al Ministero del Lavoro con l'intento di costringere il Ministro (o suoi delegati) ad incontrare una nostra delegazione. Tale incontro ci era stato garantito nei giorni precedenti ma non confermato. Eravamo tutti determinati a "costringere" il Ministero ad incontrarci con alcune iniziative eclatanti che abbiamo avuto modo di anticipare al servizio di sicurezza ed ai collaboratori del Ministro.

La presenza caparbia di TUTTI i partecipanti al presidio ha convinto i vertici del Ministero ( e non altro o altri) a ricevere una nostra delegazione.

Al Segretario Generale del Ministero Dr. Pennesi ed il Dr. Listanti della Direzione Generale Previdenza (delegati dal Ministro) la nostra delegazione ha riportato le nostre vibrate proteste per i ritardi nella rendicontazione delle 6 precedenti salvaguardie, e rappresentato la sofferenza di tutti i colleghi non salvaguardati. Abbiamo loro rivolto un forte appello affinché il Ministro sostenga un immediato provvedimento per almeno tutti i 49.500 , numero accertato e certificato al Parlamento dallo stesso Ministero.

I due collaboratori del Ministro ci hanno informato che a seguito delle nostre pressioni (in particolare di quelle fatte da TUTTI i partecipanti al presidio del 28 maggio davanti all’INPS) l’INPS ha finalmente consegnato al Ministero il Rapporto Tecnico Finanziario di Monitoraggio delle 6 Salvaguardie. Tale rapporto sarà ora esaminato dalla Ragioneria dello Stato (“bollinatura” per certificarne l’esatezza) e consegnato a breve al Parlamento. Da anticipazione dei due nostri interlocutori sembrerebbe che ci siano cospicui risparmi accantonati sul Fondo Esodati.

Ci hanno confermato la ferma determinazione del Ministro a risolvere il nostro problema come più volte promesso, e ad utilizzare le risorse che si libereranno dalle salvaguardie precedenti ESCLUSIVAMENTE per gli esodati. Non ci hanno nascosto i problemi tecnico-giuridici che impediscono di prevedere un unico provvedimento di salvaguardia per tutti i 49.500 (hanno, ad esempio evidenziato che i risparmi del 2020 non possono essere utilizzati per finanziare la salvaguardia dei decorrenti nel 2016 argomentando la complessità giuridica e legislativa dei vari percorsi) ma hanno assicurato che intendono approfondire al meglio la situazione e che è interesse del Ministero risolvere definitivamente il “problema esodati”.

La Rete dei Comitati ritiene che un primo passo determinante sia stato compiuto con la rimozione dell’ostacolo dei numeri, che finalmente si sono ottenuti e per esclusivo merito di chi ha assiduamente lottato in questi mesi, partecipando ai presidi, e che ora non ci dovrebbe più essere l’alibi per l’immediato incardinamento della 7’.

Ribadisco personalmente (ma anche a nome di tutti i Coordinatori della Rete), che sia l'incontro del 21 al Ministero del Lavoro che l’ottenimento del rendiconto dei risparmi, sono risultati ESCLUSIVAMENTE ascrivibili NON al lavoro ed all’impegno di un singolo ma frutto della fortissima pressione fatta negli ultimi mesi con email, telefonate e pressanti documenti inviati alle istituzioni da parte della Rete dei Comitati, e in particolar, e, soprattutto, grazie alla determinante pressione esercitata con gli ultimi presidi da tutti coloro che vi hanno partecipato con grande spirito di sacrificio ed encomiabile impegno.

Ringraziamo immensamente tutti coloro che vi hanno partecipato, in considerazione soprattutto dello straordinario sforzo fisico e psicologico del 21 viste anche le condizioni climatiche. Un grazie di cuore a TUTTI i presenti del 28 maggio e del 21 luglio.


INCONTRO AL QUIRINALE.
Promosso dal Comitato di Reggio Emilia, si è tenuto ieri ,22.7.15, un incontro con il consigliere giuridico della Presidenza della Repubblica al quale ha partecipato anche una delegazione della Rete dei Comitati Esodati.

La nostra delegazione si è limitata ad illustrare succintamente la nostra situazione al Consigliere Dr. Montedoro sottolineando che ci sono TUTTI i presupposti e le precondizioni perché Governo e Parlamento risolvano immediatamente il dramma dei 49.500 non salvaguardati .

Abbiamo chiesto che il Presidente Mattarella rivolga un forte appello a Governo, INPS e Parlamento affinchè facciano il loro dovere istituzionale e, soprattutto, si impegnino, ognuno per il ruolo che ricopre, a risolvere urgentemente il “problema esodati” approvando un settimo provvedimento di salvaguardia per tutti i 49.500 non derogati dall’applicazione delle norme dell’infausta manovra del 2011.

Il Consigliere Montedoro ci ha assicurato che gli uffici della Presidenza della Repubblica sono ben consapevoli del nostro dramma e dei risvolti umani e giuridici del fenomeno “esodati”, ampiamente documentati dalla Rete dei Comitati e dagli altri presenti con copiose note illustrative precedentemente ricevute e riconsegnate il 22, che denunciano i profili di incostituzionalità di quella manovra e le numerose discriminazioni ed ingiustizie contenute nella stessa e nei sei provvedimenti di salvaguardia.

Il Consigliere ci ha dato assicurazioni di riportare al Presidente la nostra richiesta e che lo stesso provvederà nei termini e strumenti opportuni. Ci auguriamo pertanto di vedere presto concretizzarsi l’impegno della Presidenza verso un sollecito di un rapido esame ed approvazione della 7’.

Due giornate di lotta e di semina che ci auguriamo diano presto i loro frutti, anche se non dobbiamo nascondere a tutti noi la circostanza che la strada da percorrere sia ancora lunga prima di vedere la legge approvata , con la consapevolezza che la lotta e l’impegno di noi tutti deve continuare con anche altre giornate come quella del 21.

Giornate che ci auguriamo maggiormente partecipate da coloro che spesso stanno a casa davanti ad un pc e magari, spesso, a criticare sterilmente il lavoro degli altri. Personalmente mi auguro che chi è rimasto a casa e poteva essere al nostro fianco ripari alla prossima.

Due giornate i cui effetti, meriti e risultati ascrivo in misura esclusiva a quel centinaio di valorosi del 28 e del 21 luglio ed all’encomiabile gruppo dei romani senza il quale non avremmo mai potuto organizzare alcun presidio e che seppur salvaguardati o pensionati continuano a restare preziosamente al nostro fianco. Un grazie di cuore a TUTTI coloro che hanno collaborato per l’ottima riuscita delle 2 giornate…. è solo merito vostro.

Francesco Flore