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sabato 30 giugno 2018

Incontri

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Pensioni, esodati, nona salvaguardia: il punto di Elide Alboni alla luce degli incontri degli ultimi giorni!
Il punto sulla questione esodati viene fatto da Elide Alboni, amministratrice del Comitato "Esodati Licenziati e Cessati", che ha fatto un bilancio degli incontri con diversi rappresentanti politici, con cui si è discusso dell'urgenza di procedere ad una nona salvaguardia.
Elide Alboni, amministratrice del Comitato “Esodati Licenziati e Cessati“, sulla pagina del gruppo ha pubblicato gli aggiornamenti ed il punto sul capitolo esodati e nona salvaguardia.
Ha scritto la Alboni: «Prosegue incessante l’attività degli #Esodati anteFornero nel “gruppo lavoro” del Comitato “Esodati Licenziati e Cessati”, fieramente caratterizzato da una prevalente componente “rosa” di Roma».

Capitolo esodati: il punto di Elide Alboni del Comitato “Esodati Licenziati e Cessati.

Ha raccontato la Alboni: «Nello spazio di due giorni, il 26 e 27 giugno c.m. abbiamo avuto incontri alacremente preparati nelle settimane precedenti per potere illustrare a diversi importanti esponenti politici le ragioni del Comitato e i punti salienti sui quali si attestano le richieste dei nostri ormai tanti iscritti:
-necessitá di prevenire il dramma sociale che, a causa delle drammatiche condizioni economiche di parte degli esodati giá si paventa;
nona salvaguardia per decreto urgente da approvarsi prima dell’inizio dei lavori parlamentari sulla Legge di Stabilità;
-recuperare risorse che residuano abbondanti ( e abbiamo dimostrato) dalle precedenti salvaguardie nonostante le redeterminazioni a capestro dal 2015 ad ora ecc».

Il colloquio con l’onorevole Polverini.

«Mentre Roberta Zangrilli, Elena Fulgeri , Gabriella Raffa , attendevano l’on Rizzetto con cui era l’appuntamento di martedi 26, un fortuito ritardo del suo treno è stato occasione per potersi intrattenere qualche minuto anche con la On. Polverini che, annoverando il loro dramma, lo conosce da anni in modo particolarmente approfondito e per anni nella precedente legislatura si è adoperata alla destra della on. Gnecchi in Commissione Lavoro della Camera.
Entrambi i colloqui, con gli Onn. Walter Rizzetto e #Polverini, hanno sortito esiti positivi e soddisfacenti.
Pur considerando la fugacità della circostanza, la On. Polverini, nel chiederci di recapitarle la nostra documentazione, si è detta perfettamente al corrente della situazione e, dicendosi disponibile a farsi carico della problematica, si è ripromessa, nei prossimi giorni, di riprendere l’argomento con lo stesso On. Rizzetto».

Le dichiarazioni di intenti di Walter Rizzetto sulla questione esodati.

«Da parte sua l’On. Rizzetto, che è molto competente in materia, ha molto apprezzato la documentazione presentatagli dal Comitato e la linea di presentazione della problematica assunta da noi , soffermandosi poi con attenzione sull’istogramma dei conti economici delle otto salvaguardie.
Presente anche la sua valida collaboratrice dott.ssa Paola De Majo, gli è stata ribadita la vitale importanza di procedere per decreto urgente, possibilmente ancora all’interno dello stesso Decreto “Dignitá”.
Nel riguardo, l’On. Rizzetto si è detto intenzionato a presentare intanto una “risoluzione” e, per questo, ha dato subitanea disposizione affinchè siano formalmente verificati, al piú presto, i numeri di budget con la RdS onde ottenere una bollinatura preventiva dei fondi necessari. A seguire, presenterá una risoluzione alla Camera. Nel merito siamo in contatto per seguirne gli sviluppi.
A completamento della giornata, abbiamo ricevuto conferma dalla On. Enrica Segneri della Commissione lavoro della Camera, ormai indispensabile straordinaria mentore delle nostre “ragazze” di Roma , della sua partecipazione al nostro incontro con la Sen. Catalfo del giorno successivo 27 giugno , con la quale avevamo giá concordato un incontro».

L’incontro con la senatrice Catalfo, Presidente della Commissione Lavoro del Senato.

Ha proseguito la Alboni nel racconto degli incontri importanti per gli esodati realizzati in questi ultimi giorni:«Nella serata del 27, ieri, siamo stati infine ricevuti dalla Sen. Nunzia Catalfo, Presidente della Commissione Lavoro del Senato. All’incontro, che si è rivelato alquanto cordiale e positivo, come detto, era presente anche la On. Segneri oltre le nostre impavide esodate Gabriella, Elena, a cui si era oggi affiancata l’ esodata Pia Maria Savoia .
Nella circostanza è stata esposta la ormai grave problematica arrivata ad oltre sei anni e le ancor più gravi diseguaglianze di data subita dai 6000 Esodati e per questa causa rimasti esclusi dalla precedente ottava salvaguardia.
La Sen. Catalfo, alla quale abbiamo consegnato la nostra cartelletta dei documenti , molto preparata sull’argomento ed altrettanto interessata al #raggiungimento della #soluzione del problema. Ha esordito confermandoci la bontà del percorso che il nostro comitato sta seguendo al fine di tenere alta l’attenzione.
Ci ha anche consigliato di parlarne con l’On. Claudio V Cominardi, sottosegretario al Ministero del Lavoro.
Pur ritenendo improbabile l’inserimento della nona salvaguardia nell’imminente #Decreto #Dignità in corso di definizione, essendo il suddetto decreto indirizzato a dare soluzione a problemiatiche di ordine sociale, piú che previdenziale, si è tuttavia impegnata a riscontrare attraverso la RGS l’effettiva esistenza e consistenza dei fondi necessari a copertura del provvedimento nonchè di chiedere la verifica, in ambito INPS, dell’effettivo numero degli esodati rimasti».

L’urgenza di un decreto ad hoc per la tutela degli esodati esclusi dalle salvaguardie.

La Alboni ha concluso: «In chiusura di ogni incontro, ai convenuti sono stare ribadite le ragioni dell’#urgenza evocata dal Comitato; urgenza che induce il Comitato ad auspicare, quale alternativa di ordine subordinato al Decreto Dignitá, l’emanazione di un #decreto ad hoc #prima della Legge di Stabilità.
Su questa proposta alternativa abbiamo riscontrato la generale, sostanziale disponibilità ad approfondirne velocemente la percorribilitá stante l’ emergenza sociale di alcuni iscritti e la trascorsa maturazione del requisito per altri, cogliendo nel contempo, con soddisfazione, una esplicita volontá di dare seguito alla positiva e proficua collaborazione avviata con il nostro Comitato».

lunedì 25 giugno 2018

Appello a Salvini e Di Maio: fate chiarezza

Appello a Salvini e Di Maio ‘fate chiarezza’

Risultati immagini per salvini e Di MAioLe ultime novità sulla riforma pensioni al 23 giugno 2018 giungono dalle ultime dichiarazioni del ministro Di Maio che parlando su La 7 dei prossimi step prioritari del Governo non ha menzionato le misure di pensione anticipata, quota 100 e 41, né la salvaguardia per gli esodati, né la proroga dell’opzione donna. L’unico riferimento sul fronte pensione è stato al taglio delle pensioni d’oro e all’aumento delle minime, che dovrebbe derivare, a detta del Ministro del Lavoro, dal taglio precedente. Preoccupati dal silenzio nel neo Ministro sulle misure proposte in campagna elettorale, arrivano i primi appelli accorati dei pensionandi, che invitano alla chiarezza.

Pensioni 2018, l’appello a Di Maio e Salvini: occorre chiarezza

Vincenzo De Santis, lavoratore precoce, preoccupato scrive rivolgendosi ai 2 Ministri: “Cari ministri, e vice premier ,mi rivolgo a voi, si proprio a voi , ON. Salvini e On Di Maio è vero che non si deve credere a tutto quello che si legge sui giornali in questi giorni sul nostro futuro di pensionandi , ma proprio perchè si tratta del nostro futuro vorremmo un po’ di chiarezza, abbiamo sentito tutto è il contrario di tutto, ma su una cosa noi non transigiamo , qualunque sia la decisione “quota 100, 41 o altro” nessuno e dico nessuno deve lavorare 1 giorno in più rispetto la Fornero o guadagnare un euro in meno”.
Poi l’avvertimento al Governo: “Sappiate che non ci fermeremo sino al raggiungimento di quello che voi in campagna elettorale avete continuamente promesso ,ovvero cancellare la Fornero. Non siamo nemmeno dei poveri ingenui ,sappiamo che per poterlo fare ci vogliono le coperture finanziarie ,questo deve essere il vostro impegno principale .Vedere che in questi giorni i vostri i vostri pensieri sono rivolti ad altro ,ci preoccupa“. Preoccupati di eventuali paletti anche gli esodati, Elide Alboni, amministratrice del Comitato esodati, licenziati e cessati commentando il parere di Galasso, docente di Economia alla Bocconi, che ha espresso sincera preoccupazione per una controriforma Fornero che potrebbe addirittura danneggiare le fasce maggiormente deboli delle popolazioni, ha così puntualizzato:

Pensioni, subito risoluzione dramma esodati

“L’ economista Galasso non nomina gli esodati anteFornero rimasti in 6000 in “graticola” ma sono coloro che più pagherebbero il danno “, poi aggiunge rivolgendosi al Governo: “Questo ESIGE chiare precise assunzioni di responsabilità e programma per i ~ 6000 che sono fuori dal lavoro ed ancor senza pensione da prima del 2011 convinti essere in un paese che rispettasse i suoi #PATTI ed invece lottano strenuamente disperatamente annualmente da 6 anni per vederli #RISPETTATI. Devono essere esentati , per civiltà e #DIRITTOdiDIGNITA’ , da altri vergognosi paletti !!!!!—-> #DECRETO DI #NONA #SALVAGUARDIA  ●●●●●●S U B I T O●●●●●●.
Preoccupate del loro destino previdenziale anche le donne, che confidano nella proroga dell’opzione donna e che temono che per l’ennesima volta il loro obiettivo possa non raggiungersi, se non con eventuali restrizioni e/o paletti differenti rispetto a quanto detto in campagna elettorale.

Pensioni 2018, opzione donna al 2018 e/o strutturale

Le donne, proprio per scongiurare questo, stanno continuando nella loro campagna quotidiana via tweet nei confronti Di Salvini e Di Maio confidando che il Governo mantenga le promesse fatte nei mesi scorsi, ossia che venga realmente concessa la proroga dell’opzione donna al 2018 con i medesimi requisiti della legge 243/2004, ossia 57/58 anni e 35 di contributi. perché altre soluzioni, come l’ape rosa, a detta di molte non sarebbero risolutive, ma soprattutto non sarebbero rispettose del programma elettorale e del contratto del Governo.
Sebbene, lo ricordiamo, al punto 17 si faccia già riferimento ad una proroga tenendo conto delle risorse disponibili. Che sia già in questa frase una sorta di ‘ridimensionamento’ rispetto alle promesse iniziali? Vi è poi chi ambisce all’opzione donna ma strutturale, perché non avendo ad oggi i requisiti vedrebbe comunque come una disparità tra donne il permettere l’uscita con l’opzione donna solo fino al 2018.

sabato 23 giugno 2018

In funzione le commissioni lavoro di Camera e Senato

Risultati immagini per salvaguardiaRiforma Pensioni 2018 ultime ad oggi: il punto su quota 100, esodati e commissione lavoro

Nell’articolo di oggi 22 giugno 2018 torniamo a parlare di Riforma delle Pensioni, partendo dalle importanti notizie che arrivano dalle commissioni Lavoro in Camera e Senato che nella giornata di ieri hanno eletto i loro presidenti. Inoltre torniamo a parlare di un tema troppo spesso dimenticato come gli Esodati, grazie ad un lavoratore che ha scritto una lettera ad Elsa Fornero. Infine ecco le ultime dichiarazioni di Barbagallo della Uil su quota 100 e sulla riforma del sistema previdenziale.

Pensioni 2018 ultime novità ad oggi: Ecco i presidenti delle Commissioni

Come c’era da aspettarsi Lega e M5S si sono divisi equamente anche le presidenze delle varie commissioni  e anche per quella relativa al Lavoro che tanto interessa i Pensionati non ci sono state eccezioni, con una presidenza a testa. Alla commissione Lavoro alla Camera il presidente è il leghista Andrea Giaccone, mentre al Senato va la 5 stelle Nunzia Catalfo (che nella scorsa legislatura è stata prima firmataria del disegno di legge sul reddito di cittadinanza). 
Per quanto riguarda la vicepresidenza poi alla Camera troviamo Davide Tripiedi del M5S e Renata Polverini di FI, mentre al Senato sono il leghista William De Vecchi e l’esponente del PD Annamaria Parente. Walter Rizzetto resta membro alla Camera, ma dobbiamo segnalare che la petizione per farlo presidente  non è servita a molto. Vi invitiamo come sempre a dirci la vostra e farci sapere se siete soddisfatti!

Riforma Pensioni, la lettera di un esodato

Riportiamo di seguito la lettera di Enzo Cerasoli, che ha scritto ieri nel gruppo Comitato Esodati licenziati e cessati e inviato ad Elsa Fornero: “Sig. Fornero sono un esodata dal 2008 per la sua riforma “salva Italia” lei ha condannato me e tanti altri alla morte sociale, non trovando più lavoro oltre i 50 anni. Le chiedo: sa cosa significa vivere con i pochi risparmi di una vita di lavoro? Sa cosa significa dire ai tuoi figli “non posso darti niente”? Sa cosa significa non potersi più curare? Di certo non risponderà… semplicemente perché non lo sa. Lei dice che avremmo sofferto di più senza la sua riforma, ma scusi lei cosa ne sa della sofferenza?
Si è mai ritrovata con 1 euro nel portafoglio? Si è mai ritrovata a chiedere 20 euro…20 euro ai suoi parenti per fare la spesa? Penso di no…quindi se proprio deve fare delle dichiarazioni nei talk televisivi (chiaramente dietro compenso) sia gentile, sprechi qualche parola per ammettere questa VERGOGNA DI STATO che porta la sua firma oppure ci risparmi retoriche e giustificazioni che non ci convincono e che aggiungono sofferenza a sofferenza. Si rivolga invece al Ministro Salvini e al Ministro Di Maio “pregandoli” di porre fine a questa disperazione da lei generata per noi ultimi 6000 ESODATI rimasti con una NONA SALVAGUARDIA a COSTOZERO con un DECRETO URGENTE e forse…forse… solo così potrebbe ritrovare il nostro rispetto”.

Riforma delle Pensioni 2018 su quota 100, parla Barbagallo

Il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo è tornato a parlare di Pensioni e di  Quota 100 e ha detto durante il congresso del sindacato: “La legge Fornero  è come un muro da smontare pezzo dopo pezzo, senza però soluzioni generalizzate”.  Sulla quota 100 vengono mostrate molte perplessita dalla Uil: “Può funzionare per i lavoratori che hanno un numero rilevante di anni di contributi . Rischia invece di essere una beffa per i giovani che, entrando tardi nel mondo del lavoro a tempo pieno e costante, vedrebbero paradossalmente aumentare la loro soglia per l’età pensionabile”.
Poi sul nuovo esecutivo preferisce non sbilanciarsi: “Il nuovo esecutivo Lega-M5S ora diamo il tempo di governare: lo sottoporremo alla prova dei fatti, perché esprimere adesso un giudizio, equivarrebbe a un pregiudizio ideologico”.