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sabato 29 novembre 2014

Di esodati si è parlato a Coffe Break su LA7


Esodati: se ne parla a Coffe break su La7 il 28-11-2014
Rivedi l'intera trasmissione significativamente intitolata "POVERI"
altri link:
200mila in attesa di risposta

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Quagliariello su esodati 





La Rete: possibile una soluzione definitiva

Esodati, la Rete: possibile una soluzione definitiva della vicenda
 
Scritto da 
La rete dei Comitati degli esodati ha chiesto la creazione di uno strumento che consenta l'uscita di tutti coloro che hanno maturato un diritto a pensione entro il 2018. Nella legge di stabilità previsto l'accantonamento dei risparmi previdenziali dal tetto sulle pensioni d'oro.
Una delegazione della Rete dei Comitati degli esodati ha ottenuto lo scorso Giovedì 27 Novembre un incontro informale con la Sottocommissione di Palazzo Madama che ha curato la vicenda degli esodati presieduta dall'On.Parente. Nel corso dell'incontro la delegazione ha avuto modo di evidenziare i termini del dramma "esodati" certificando le decine di migliaia" di lavoratori ancora fuori dalle salvaguardie e ribadito che tutti coloro che hanno perso il lavoro o hanno firmato accordi che lo prevedessero al 31.12.11 e maturano il diritto alla pensione entro il 2018 devono essere salvaguardati. 
Durante l'incontro, guidato da Giuliano Colaci, la Presidente Parente ha evidenziato che la Sottocommissione vuole approfondire il fenomeno e di mettere a punto uno strumento per individuare i "casi individuali" che sono rimasti fuori dando per scontato che le salvaguardie avessero già compreso tutte le categorie finora individuate. Un'altra delegazione ha incontrato il Direttore Generale del Ministero del Lavoro D.ssa Ferrari la quale ha assicurato che il Ministero sta lavorando ad una ipotesi di soluzione definitiva del dramma anche con provvedimenti annuali ed assicurato che per gli "esodati" si sta lavorando a soluzioni previdenziali e non assistenziali. Sulla vicenda al ministero fanno sapere di aver avviato un approfondimento relativo alle problematiche sollevate dalla delegazione con particolare riguardo alle decorrenze, ai lavoratori quindicenni e ai contributori autorizzati ai volontari prima del 20 luglio 2007.
Come già anticipato da pensionioggi.it, peraltro, nella legge di stabilità il Governo ha approvato un emendamento che consente di mantenere nel sistema previdenziale i risparmi che si otterranno dalla norma che pone un tetto alle "pensioni d'oro". Tali risparmi, stimati dall'Inps in oltre 400milioni di euro entro il 2024 (ma il governo è molto cauto sull'entità del gettito derivante dalla norma), potrebbero essere destinate a finanziare nuovi interventi in materia.
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Quagliariello (Ncd): esodati? Miracoli non si fanno

Legge Stabilità e riforma pensioni: nuove bacchettate Ue a Renzi

-  
Legge Stabilità del Governo Renzi, per il commissario Pierre Moscovici non risponde a esigenze Ue, serve sforzo in più
E' cominciata oggi venerdì 28 novembre 2014 nell'aula della Camera dei Deputati la discussione generale sulla Legge di Stabilità 2015. Il lavoro sulla manovra finanziaria che prevede anche interventi sul sistema previdenziale con modifiche alla riforma pensioni Fornero, tuttavia, non si esaurirà a Montecitorio. Altre novità potrebbero essere introdotte poi nel passaggio al Senato della Repubblica secondo quanto ha già annunciato oggi il relatore di maggioranza del disegno di Legge di Stabilità, Mauro Guerra (del Partito democratico). Intanto sulla Legge di Stabilità presentata dal Governo Renzi arrivano le prime "bacchettate" all'Italia dall'Unione Europea. 

Legge Stabilità 2015 oggi alla Camera, relatore di maggioranza: Senato interverrà su fondi pensione
"Consegniamo al prossimo lavoro parlamentare - ha detto il relatore di maggioranza del ddl Stabilità 2015 - il compito di intervenire per alleggerire l'aggravio della tassazione su fondi pensioni", ma anche, ha proseguito il deputato del Pd Mauro Guerra, "Tfr in busta paga, casse previdenziali, fondazioni, con l'impegno del governo a intervenire". Secondo il relatore di maggioranza occorrono modifiche alla Legge di Stabilità "anche sul regime dei minimi e sull'Irap". Guerra ha sottolineato che in commissione Bilancio si sono confermati "i saldi ma anche l'impianto" del ddl Stabilità 2015 del Governo Renzi. 

Legge Stabilità del Governo Renzi, Ue: non risponde a esigenze, serve sforzo in più
E mentre a Montecitorio comincia l'esame della Legge di Stabilità 2015 dopo l'approvazione del Jobs act ora al vaglio di Palazzo Madama, sul Governo Renzi arrivano le critiche dall'Europa. "In questa fase - ha dichiarato il commissario europeo per gli Affari economici, Pierre Moscovici, presentando il parere della Commissione Ue sulla Legge di Stabilità 2015 - il piano di bilancio italiano non può essere considerato come rispondente alle esigenze, e quindi - ha sottolineato - chiediamo uno sforzo in più. Continueremo l'esame dell'Italia", ha aggiunto Moscovici. Mentre nel mese di marzo 2015, ha annunciato invece il commissario europeo per l'Euro, Valdis Dombrovksis, "vedremo quali saranno gli sforzi fiscali e gli impegni sulle riforme". 

Legge di Stabilità 2015 e riforma pensioni, Quagliariello (Ncd): esodati? Miracoli non si fanno
Non è stato possibile intervenire a salvaguardia dei lavoratori esodati nella Legge di Stabilità 2015. "Sugli esodati - ha detto Gaetano Quagliariello del Nuovo centrodestra di Angelino Alfano intervenendo questa mattina a Coffee Break su La7 - c'è stato un errore fatto dallo Stato. Questo errore - ha aggiunto l'ex ministro parlando del problema esodati creato dalla riforma pensioni Fornero - è stato riparato per un terzo. E non è facile ripararlo - ha aggiunto il parlamentare di Ncd - creando un buco che è peggiore della toppa che andiamo a mettere. Ora - ha proseguito - abbiamo due terzi del problema davanti. E' assolutamente giusto e legittimo - secondo il deputato del Nuovo centrodestra - che non si chieda un intervento miracolistico che non ci può essere. Il problema - ha aggiunto Gaetano Quagliariello commentando stamani la manovra finanziaria durante la puntata di Coffee Break su La7 - uscire da questa Legge di Stabilità con un numero minore di persone che devono ancora avere una risposta.
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Legge Stabilità e riforma pensioni: nuove bacchettate Ue a Renzi

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Legge Stabilità del Governo Renzi, per il commissario Pierre Moscovici non risponde a esigenze Ue, serve sforzo in più
E' cominciata oggi venerdì 28 novembre 2014 nell'aula della Camera dei Deputati la discussione generale sulla Legge di Stabilità 2015. Il lavoro sulla manovra finanziaria che prevede anche interventi sul sistema previdenziale con modifiche alla riforma pensioni Fornero, tuttavia, non si esaurirà a Montecitorio. Altre novità potrebbero essere introdotte poi nel passaggio al Senato della Repubblica secondo quanto ha già annunciato oggi il relatore di maggioranza del disegno di Legge di Stabilità, Mauro Guerra (del Partito democratico). Intanto sulla Legge di Stabilità presentata dal Governo Renzi arrivano le prime "bacchettate" all'Italia dall'Unione Europea. 

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"Consegniamo al prossimo lavoro parlamentare - ha detto il relatore di maggioranza del ddl Stabilità 2015 - il compito di intervenire per alleggerire l'aggravio della tassazione su fondi pensioni", ma anche, ha proseguito il deputato del Pd Mauro Guerra, "Tfr in busta paga, casse previdenziali, fondazioni, con l'impegno del governo a intervenire". Secondo il relatore di maggioranza occorrono modifiche alla Legge di Stabilità "anche sul regime dei minimi e sull'Irap". Guerra ha sottolineato che in commissione Bilancio si sono confermati "i saldi ma anche l'impianto" del ddl Stabilità 2015 del Governo Renzi. 

Legge Stabilità del Governo Renzi, Ue: non risponde a esigenze, serve sforzo in più
E mentre a Montecitorio comincia l'esame della Legge di Stabilità 2015 dopo l'approvazione del Jobs act ora al vaglio di Palazzo Madama, sul Governo Renzi arrivano le critiche dall'Europa. "In questa fase - ha dichiarato il commissario europeo per gli Affari economici, Pierre Moscovici, presentando il parere della Commissione Ue sulla Legge di Stabilità 2015 - il piano di bilancio italiano non può essere considerato come rispondente alle esigenze, e quindi - ha sottolineato - chiediamo uno sforzo in più. Continueremo l'esame dell'Italia", ha aggiunto Moscovici. Mentre nel mese di marzo 2015, ha annunciato invece il commissario europeo per l'Euro, Valdis Dombrovksis, "vedremo quali saranno gli sforzi fiscali e gli impegni sulle riforme". 

Legge di Stabilità 2015 e riforma pensioni, Quagliariello (Ncd): esodati? Miracoli non si fanno
Non è stato possibile intervenire a salvaguardia dei lavoratori esodati nella Legge di Stabilità 2015. "Sugli esodati - ha detto Gaetano Quagliariello del Nuovo centrodestra di Angelino Alfano intervenendo questa mattina a Coffee Break su La7 - c'è stato un errore fatto dallo Stato. Questo errore - ha aggiunto l'ex ministro parlando del problema esodati creato dalla riforma pensioni Fornero - è stato riparato per un terzo. E non è facile ripararlo - ha aggiunto il parlamentare di Ncd - creando un buco che è peggiore della toppa che andiamo a mettere. Ora - ha proseguito - abbiamo due terzi del problema davanti. E' assolutamente giusto e legittimo - secondo il deputato del Nuovo centrodestra - che non si chieda un intervento miracolistico che non ci può essere. Il problema - ha aggiunto Gaetano Quagliariello commentando stamani la manovra finanziaria durante la puntata di Coffee Break su La7 - uscire da questa Legge di Stabilità con un numero minore di persone che devono ancora avere una risposta.
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Mi manda Rai Tre ancora con noi

- Mi Manda RAI Tre del 28-11-2014
In studio anche gli esodati.
(Frame da 0:03:30)

venerdì 28 novembre 2014

Non siamo fantasmi...


Non siamo fantasmi...


4 dicembre 2011/4 dicembre 2014: dopo tre anni di riforma Fornero delle pensioni, a Lodi gli esodati ancora in piazza per il riconoscimento dei loro d/i/r/i/t/t/i. Dopo sei interventi legislativi di salvaguardia (ossia di possibilità di accedere alla pensione secondo le regole antecedenti la riforma) per un totale di 170.300 salvaguardati, il problema esodati non è ancora risolto. Nella relazione tecnica della direzione generale INPS del maggio 2012, tesa a definire i confini del fenomeno esodati, il numero era fissato in 390.200. Il conto è semplice: ne mancano ancora 219.900. 219.200 persone in carne ed ossa, non sterili numeri, che hanno mogli o mariti, figli, genitori, spinti a vivere una vita quotidiana di angoscia con un futuro incerto.  Alcuni si sono visti aggiungere fino a otto anni prima di potere accedere alla pensione e, data l’età, senza possibilità di trovare un lavoro; abbandonati senza reddito e senza pensione una situazione che genera tensione sociale e disagio personale e che ha prodotto un acuirsi dei fenomeni di autolesionismo. Tutto questo non può continuare. Per qualcuno gli esodati non esistono, sono fantasmi che compaiono e scompaiono. Compaiono improvvisamente nei discorsi di insediamento dei nuovi governi o nuovi ministri, quando si è sotto elezioni (anche gli esodati e i loro parenti votano), quando, come oggi, fanno iniziative ed è difficile sostenere che non esistono. O ancora quando qualche giornalista zelante li intervista. Scompaiono però subito dopo quando devono essere prese decisioni che ne risolvano la situazione. Allora tutto cambia; mancano le risorse, non è il momento giusto, ci sono altre priorità, fino a negarne persino l’esistenza. Tutto questo non può continuare. Serve un intervento immediato e definitivo che risolva in modo strutturale la situazione. E’ stato più volte promesso dai presidenti del consiglio e Ministri che si sono succeduti e persino dal presidente della repubblica nell’ultimo messaggio di fine anno, ma ancora nulla di definitivo è stato fatto. Serve modificare la legge Fornero perché, più a lungo i padri rimangono al lavoro, meno posti si liberano per i giovani. Questa è la vera solidarietà generazionale, non quella che taglia i diritti a padri e figli e rende la condizione di entrambi più precaria. Serve il r/i/s/p/e/t/t/o dei d/i/r/i/t/t/i.
(Leggi)
 

Sintesi della giornata del 27-11-2014

UN'ALTRA IMPORTANTE GIORNATA DI SEMINA.
Pur in "4 gatti" ieri abbiamo dimostrato di "ESISTERE" ancora e certificato a tutti (media ed interlocutori Istituzionali) che decine di migliaia di "esodati" attendono ancora la soluzione del loro dramma.
INCONTRO CON SOTTOCOMMISSIONE "ESODATI" DELLA COMMISSIONE LAVORO DEL SENATO
Principalmente era prevista una audizione di una delegazione della Rete dei Comitati in Sottocommissione Esodati della Commissione Lavoro del Senato. Per l'arrivo del job-act in Commissione Lavoro la nostra audizione è stata rinviata ed abbiamo avuto un incontro informale con una delegazione della Sottocommissione presieduta dall'On.Parente. A loro abbiamo ribadito e chiarito i termini del dramma "esodati" certificando le decine di migliaia di noi ancora fuori dalle salvaguardie e ribadito che per noi tutti coloro che hanno perso il lavoro o hanno firmato accordi che lo prevedessero al 31.12.11 e maturano il diritto alla pensione entro il 2018 DEVONO ESSERE TUTTI SALVAGUARDATI. Ci siamo opposti a qualsiasi ipotesi di "schedatura" degli esodati e dimostrato che l'INPS ha già condotto ben 8 censimenti (il primo nel 2012 con il quale certificava che eravamo quasi 400.000. i 6 delle 6 salvaguardie e l'ultimo dei 49.500). Abbiamo pertanto sottolineato che è l'INPS che deve condurre tale "conta" ed è all'INPS che occorre rivolgere precisa domanda su quali contare evidenziando che , per noi, vanno contati esclusivamente quelli con quei due requisiti citati e con l'eliminazione di qualsiasi paletto oggi in essere e contenuti nei 6 provvedimenti di salvaguardia fin'ora approvati. Abbiamo ricevuto attento ascolto e condivisione delle nostre argomentazioni e resi disponibili all'esame attento di tali "paletti" al fine della loro eliminazione e programmato una attiva collaborazione tra la Rete e la Sottocommissione ad iniziare dalla nostra audizione. La Presidente Parente ha evidenziato che la Sottocommissione vuole approfondire il fenomeno e di mettere a punto uno strumento per individuare i "casi individuali" che sono rimasti fuori dando per scontato che le salvaguardie avessero già compreso tutte le categorie finora individuate. Siamo intervenuti tutti ed abbiamo chiarito molto dettagliatamente i termini del problema, le platee ancora fuori dalle salvaguardie riservandoci di argomentare e dettagliare meglio la situazione in sede di audizione ufficiale.
Ciò che maggiormente ci amareggia è la circostanza che non ci sia alcun collegamento con la Commissione Lavoro della Camera che ha sviluppato in questi 3 anni analogo e ben rilevante lavoro di studio e proposta di soluzioni (vedasi le due proposte di legge partorite e le sei salvaguardie promosse).
INCONTRO CON ICHINO
Contemporaneamente all'incontro con la Sottocommissione Esodati un'altra nostra delegazione ha incontrato il Sen. Ichino che, purtroppo, si è svolto negli stessi termini del precedente in quanto il Prof. rimane fermo nelle sue dannose tesi ed intenzioni nei nostri confronti che prevedono sostanzialmente o tutti a lavoro o ASPI per tutti. Evito commenti come l'altra volta lasciando al nostro Giuliano Colaci che ha guidato la nostra delegazione opportuni approfondimenti.
INCONTRO CON GNECCHI E DAMIANO.
Avevamo ottenuto un incontro con la Presidente Boldrini che, impossibilitata a confermarlo, ha chiesto agli On. Damiano e Gnecchi di sostituirla. A loro due abbiamo manifestato il nostro apprezzamento per l'impegno nel sostegno della nostra causa e richiesto con determinazione che non abbandonino il campo ma intensifichino il loro impegno verso una finale soluzione del nostro dramma.
I due hanno confermato tale loro intendimento pur evidenziando che ricevono ancora numerose mail di nostre contestazioni alcune delle quali vanno oltre le critiche per arrivare alle minacce...circostanza grave dalla quale abbiamo preso le distanze. In merito ci appelliamo a TUTTI gli aderenti chiedendo a TUTTI i nostri colleghi di coordinarsi con i Comitati di appartenenza prima di scrivere a qualsiasi parlamentare. Poi ognuno è personalmente responsabile delle sue iniziative.
Damiano ha ribadito le oggettive difficoltà di continuare con le salvaguardie e l'ipotesi di soluzione flessibile del tema "esodati" ed entrambi hanno confermato che TUTTI i risparmi delle 6 salvaguardie saranno utilizzati esclusivamente per tale fine.

INCONTRO POMERIDIANO CON LA DG DEL MINISTERO DEL LAVORO FERRARI.
Nel pomeriggio una delegazione (fra i quali Elide Alboni e Rauber Susanna che integreranno e mi correggeranno) ha incontrato il Direttore Generale del Ministero del Lavoro D.ssa Ferrari. Si è dimostrata molto preparata sul tema esodati ed allineata alle nostre esigenze e richieste. Ha assicurato che il Ministero sta lavorando ad una ipotesi di soluzione definitiva del nostro dramma anche con provvedimenti annuali ed assicurato che per gli "esodati" si sta lavorando a soluzioni previdenziali e non assistenziali. Ha chiaramente evidenziato che loro sono perfettamente convinti come noi dell'assenza del "transitorio" delle nuove norme e che lo stesso debba essere applicato agli "esodati" per almeno i 7 anni richiesti dalla Rete. Stanno approfondendo il problema numeri e paletti sui quali la nostra delegazione ha approfondito e rappresentato le varie tematiche (paletto decorrenze, altri paletti, problema quindicenni e CV Ante 2007 ecc.) ottenendo collaborazione futura con i tecnici del MInistero.
Ci è stato inoltre ribadito (come evidenziato da Gnecchi e Damiano) che in Legge di Stabilità non era possibile inserire alcun provvedimento ma che nella stessa è stato inserito un dispositivo (approvato in tarda serata) che consente di mantenere nel sistema previdenziale ( e quindi a disposizione anche di nuove salvaguardie) i risparmi che si otterranno dalla norma che pone un tetto alle "pensioni d'oro". E' emerso che il Ministero ha ben chiari i termini delle nostre problematiche, chiara la volontà di pervenire ad una soluzione previdenziale per TUTTI gli "esodati" e chiara la volontà di collaborare attivamente con i nostri rappresentanti.
Il nostro auspicio è ora che a tali intendimenti seguano i FATTI e lo vedremo nell'incontro delle prossime settimane con la Sottocommissione Esodati e da gennaio con il Ministero e gli altri nostri interlocutori.
Giornata pertanto fruttuosa come tutte le giornate nelle quali abbiamo MANIFESTATO fisicamente il nostro dramma (lo testimoniano anche i numerosi interventi dei media e trasmissioni tv).
TUTTI i nostri interlocutori hanno evidenziato la necessità che la Rete dei Comitati continui nella sua opera di pressione sopratutto con iniziative come quella di ieri per tenere alta l'attenzione di TUTTI (politica ed informazione) il nostro problema. Ma se ai presidi continueremo a partecipare sempre gli stessi 4 gatti son convinto che non otterremo alcun buon risultato. Mi appello pertanto a TUTTI (ma specialmente ai "non salvaguardati" gravemente e colpevolmente assenti ieri) ad assumersi le proprie responsabilità partecipando attivamente a tutte le iniziative che la Rete promuoverà prossimamente e senza le quali non otterremo quello che ieri si è ottenuto.
GRAZIE di cuore a tutti coloro che hanno partecipato e collaborato attivamente al presidio (gli impagabili amici romani per tutti !!!) .....chi poteva esserci e non è venuto si è perso qualcosa di utile ed importante per se e TUTTI noi..! 
 Franceco Flore

Esistiamo ancora


Rai Tre il 27-11-14 
  
(frame da 37:50 a 43:25 e da 1:27:15 a 1:32:50)