Indirizzo mail

Puoi contattarci scrivendo a: cumpustela@gmail.com

lunedì 3 novembre 2014

I due estremi

Cos'ha detto Patrizia a L'Arena di Giletti?
 
Privilegi e vitalizi a confronto con una storia di esodata postale
Proponiamo il link alla trasmissione (framne da 24:20)

domenica 2 novembre 2014

Legge di stabilità, esodati e Quota 96

Riforma pensioni 2014/2015, Quota 96, esodati news: vasi comunicanti, sciopero 14 novembre
-  
Riforma pensioni 2014/2015, Quota 96, esodati news: richiesta per i vasi comunicanti e sciopero del 14 novembre.
Sono molte le questioni riguardanti una possibile riforma delle pensioni 2014/2015 lasciate in sospeso dalla legge di stabilità 2015. In questo articolo analizzeremo la situazione dei Quota 96, i quali, come estremo tentativo di far valere i propri diritti, hanno accettato di partecipare allo sciopero generale del 14 novembre, per far sentire la propria voce e cercare di ottenere il tanto agognato provvedimento sanatorio (magari attraverso un emendamento alla legge finanziaria). Ci sono poi gli esodati: se da un lato c'è stata la richiesta di una nuova salvaguardia, la settima, dall'altro si richiede anche l'attivazione dei cosiddetti vasi comunicanti, per poter utilizzare le posizioni restate in sospeso dalle passate salvaguardie. 

Riforma pensioni 2014/2015, Quota 96: in piazza il 14 novembre e speranza per la legge di stabilità

La vertenza dei Quota 96 rappresenta uno dei massimi paradossi del nostro sistema previdenziale. I circa 4mila docenti e lavoratori ATA ai quali è stato negato il diritto alla pensione a causa di un errore tecnico della riforma delle pensioni Fornero non vogliono arrendersi e cercano di mettere in campo nuove iniziative. Da un lato, dunque, c'è la speranza di trovare una sponda politica che, in chiave di discussione per la legge di stabilità 2015 in approdo la prossima settimana alla Camera dei Deputati, possa rilanciare la vertenza dei Quota 96 inserendo un emendamento ad hoc. Le speranze comunque sono deboli. Dall'altro, però, i Q96 mostrano di essere ancora battaglieri: è stata presa la decisione di partecipare allo sciopero generale del 14 novembre 2014, quello che dovrebbe mettere in crisi l'intero funzionamento del paese, per protestare sulle politiche economiche del Governo, sul lavoro e sulla scuola. 

Riforma pensioni 2014/2015, esodati news: la richiesta di attivazione dei vasi comunicanti

Per quanto riguarda la questione degli esodati, news arrivano per quanto concerne l'attivazione dei cosiddetti vasi comunicanti. Si tratta di permettere ai circa 4-5mila lavoratori esclusi dalla quarta salvaguardia, a causa dell'esaurimento delle posizioni, di poter accedere ai benefici e alle posizioni rimaste aperte per le salvaguardie successive. A richiederlo è l'on. Gnecchi del Partito Democratico; in effetti, c'è la possibilità giuridica di questa attivazione. Il comma 193 dell'articolo 1 della legge 147/2013 (della "scorsa" legge di stabilità) permetterebbe, attraverso lo strumento di un decreto interministeriale, che le risorse rimaste inutilizzate per le salvaguardie possano essere utilizzate per altre categorie di lavoratori esodati. La questione non è di poco conto. Se non viene attivata la procedure dei vasi comunicanti tra le varie salvaguardie, è possibile che gli esodati rimasti esclusi si lancino tutti sulla sesta salvaguardia, sottraendo posti ad altri lavoratori. Anche in questo caso si tratta di volontà politica e bisognerà capire quale sarà la sponda disponibile in vista di questo provvedimento. Il tutto restando in attesa di una riforma delle pensioni 2014/2015 che sia veramente strutturale e raddrizzi tutte le storture di cui sono stati vittime gli esodati e i Quota 96.
(Leggi)
 

Interrogazione parlamentare M5s

Segoni M5S: interrogazione parlamentare su ritardo decreti per gli esodati ante 2010
-  
Attesa per fine anno la pubblicazione dei decreti attuativi per gli esodati.
Si attendono ancora i decreti attuativi per concedere le misure di sostegno al reddito in favore di chi rientra nella categoria degli esodati ante 2010. Come è noto siamo in forte ritardo su questo fronte, con migliaia di lavoratori posti in mobilità lunga e ordinaria che avevano scelto l'uscita ad aprile del 2010 convinti di poter andare in pensione rapidamente. Nel frattempo Samuele Segoni, ricercatore nonché deputato del M5S, lancia un nuovo allarme per i 10.000 nuovi esodati nel settore della ricerca.

Il paradosso
Lo spartiacque tra la vecchia legislazione e quella nuova è costituito dal Dl 78/2010. Prima di allora era possibile garantire un trattamento attraverso gli ammortizzatori sociali per tutto il periodo che arrivava alla apertura di una nuova finestra di decorrenza. Il decreto citato produce un vuoto temporale riferito agli ante 2010 perché dispone un'attesa di sei mesi per poter accedere alle misure di tutela del reddito. Esiste un rimedio semplice: la proroga degli ammortizzatori sociali per tutto questo lasso di tempo.
Fu il governo Berlusconi il primo a legiferare in materia all'epoca. Ma la misura non è continuativa perché necessita ogni anno di appositi decreti che perpetuino la misura.

Rischio aumento esodati
Le speranze non sono ancora perse perché verranno pubblicati i decreti attuativi soltanto alla fine del percorso della legge di stabilità. Ma siamo agli sgoccioli ormai e per fine anno si provvederà a colmare la lacuna. La platea degli esodati rischia di allargarsi anche ai ricercatori universitari, soggetti alla Legge Gelmini che disponeva una durata massima degli assegni di ricerca che non dovessero superare i quattro anni. A sollevare il problema è stato Samuele Segoni, del M5S con una interrogazione parlamentare al Miur afferente la legge numero 240 della stessa Gelmini, con particolare riguardo all'articolo 22, comma 3. Il deputato pentastellato rivolge la domanda al ministro Giannini formulando un sollecito a sospendere l'efficacia della norma e a intervenire a favore della categoria.
 (Leggi)
 
 

sabato 1 novembre 2014

A fine anno il decreto di proroga del sostegno al reddito?

Esodati, a fine anno il decreto di proroga del sostegno al reddito?

Scritto da 
Ancora nessun passo in avanti nella pubblicazione del decreto ministeriale, relativo all'anno 2014, che salverebbe da mesi di vuoto economico gli esodati ante 2010.
In tanti ci scrivono per sottolinare l'assurdo ritardo nella pubblicazione dei decreti attuativi per il sostegno al reddito degli esodati ante 2010.
Si tratta di una questione che si protrae da diversi anni e che vede protagonisti migliaia di lavoratori in mobilità (ordinaria e lunga) e percettori di assegni straordinari a carico dei fondi di solidarietà di settore (soprattutto esodati bancari) che sono usciti dal mondo del lavoro prima dell'Aprile 2010 nella convinzione di poter rapidamente accedere alla pensione al termine delle prestazioni di sostegno al reddito. Il punto è che, in base agli accordi siglati all'epoca, gli ammortizzatori sociali li assistono sino all'apertura della vecchia finestra di decorrenza mentre, per effetto del Dl 78/2010, la pensione arriverà solo dopo alcuni mesi. Il risultato è un vuoto economico di alcuni mesi con la beffa che lo strumento per evitarlo già esiste.
Il governo Berlusconi (lo stesso artefice però del guaio) tentò di metterci una "pezza" disponendo la proroga degli ammortizzatori sociali per tutto il periodo di "slittamento" con oneri a carico del Fondo Sociale per l'Occupazione. Tutto a posto si dirà. E invece no. Perchè la misura necessita di appositi decreti attuativi annuali che vengono pubblicati dal ministero del lavoro in costante ritardo rispetto alle reali necessità ed esigenze degli interessati.
Attualmente, ad esempio, si attende ancora la pubblicazione del decreto relativo all'annualità del 2014. Con il cambio di governo ci si attendeva una maggiore attenzione per questi "piccoli" numeri (in confronti all'annosa questione degli esodati in generale) e che questi provvedimenti fossero attuati all'inizio dell'anno di riferimento in modo da consentire una rapida erogazione delle risorse in favore dei beneficiari. Invece i provvedimenti vengono pubblicati alla fine dell'anno, dopo la quadratura dei conti della legge di stabilità.