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martedì 28 giugno 2016

Ottava Salvaguardia per altri 32mila Esodati. Ecco chi Entra

Pensioni, Un'Ottava Salvaguardia per altri 32mila Esodati. Ecco chi Entra
Domenica, 26 Giugno 2016
Gli esperti del Partito Democratico, Gnecchi e Damiano accolgono le richieste della Rete. Obiettivo licenziare il provvedimento prima della Legge di Stabilità. Ma l'Iter, nonostante le rassicurazioni, resta incerto.La Commissione Lavoro della Camera dei Deputati è determinata nell'approvazione di una ottava e definitiva salvaguardia entro il mese di Settembre. Lo hanno confermato l'Onorevole Maria Luisa Gnecchi (Pd) ed il Presidente della Commissione stessa, Cesare Damiano, in una settimana che ha visto nuovamente in Piazza i Comitati degli Esodati per chiedere la riapertura dei lavori parlamentari sulle salvaguardie.
Il testo del provvedimento, già depositato ai primi di Giugno alla Camera a prima firma dell'ex ministro del Lavoro Damiano, reca una ulteriore tutela per circa 32mila esodati (ancora) non salvaguardati: 6.800 lavoratori nel profilo mobilità che raggiungono i requisiti previdenziali ante fornero fino a 36 mesi dopo la mobilità (contro i 12 mesi previsti con la 7° salvaguardia); e 25.200 lavoratori appartenenti agli altri quattro macro profili di tutela già noti e contenuti nella settima salvaguardia (autorizzati ai volontari, in congedo per assistere disabili, cessati dal servizio e lavoratori con contratto a tempo determinato) che maturano la decorrenza della pensione, secondo le vecchie regole pensionistiche, entro il 2021.
Ben quattro anni in più rispetto alla settima salvaguardia che, come noto, ha previsto come data limite il 6 gennaio 2017. Ai fini dell'ammissione sarà sufficiente, infatti, che i lavoratori maturino il requisito previdenziale ante Fornero entro il 31 dicembre 2019. Ciò significa che, con l'applicazione delle finestre mobili di decorrenza (dai 12 ai 21 mesi a seconda dei casi), potrebbero essere inclusi tutti i lavoratori con decorrenza entro il 2021. Se così sarà si tratta di un bel risultato frutto dell'azione della Rete dei Comitati le cui istanze sarebbero definitivamente accolte.
L'iter del provvedimento resta tuttavia incerto. In primo luogo dovrà concludersi la Conferenza dei servizi Interministeriale che accerterà i risparmi residui sul Fondo previsto dalla legge 228/2012. Conferenza che dovrebbe chiudersi tra Luglio e Settembre. La valorizzazione dei risparmi e ad altri documenti tecnici saranno quindi trasmessi al Parlamento e costituiranno la base per l'ottavo (e conclusivo) provvedimento di salvaguardia. L'obiettivo resta quello di impiegare tutti gli 11,6 miliardi stanziati dal legislatore per queste esigenze ma dato che alcuni fondi sono stati distratti nell'ultimo anno per finanziare altre misure (come opzione donna) sarà necessario che il Governo reintegri il Fondo con appositi provvedimenti. Non è detto che questo possa essere fatto in tempi brevi, già a settembre. Probabilmente si dovrà attendere la stesura della Legge di stabilita'.
Un rischio che i Comitati vorrebbero evitare per non sovrapporre la misura con la flessibilità in uscita che il Governo ha in cantiere, assieme ad altre misure sulla previdenza per il 2017. A sperare a questo punto sono anche le lavoratrici delle poste che hanno subito un progressivo innalzamento dell'età pensionabile di vecchiaia a causa dell'applicazione della legge 111/2011 finendo per essere escluse dai provvedimenti sino ad oggi approvati.
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