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mercoledì 27 marzo 2019

Appello al rispetto dei termini

Nel chiedere aiuto a chiunque abbia potere di intervento...
RIPRENDIAMO IL POST pubblicato da Paolo Alfieri sulla pagina Facebook "Stop al furto delle buonuscite dei lavoratori di poste italiane".
Lo facciamo per aggiornare sugli sviluppi di quanto condiviso 10 giorni fa sperando che qualcuno (politici e sindacalisti) istituzionalmente si attivi quanto più tempestivamente.
CRONISTORIA DI UNA " STORIA INFINITA".
Buongiorno colleghi.
1)- Le procedure per la liquidazione dei dipendenti pubblici (valide anche nel nostro caso di dipendente di Poste Italiane) in base a quanto previsto dai commi 22 e 23 della legge 148/2011. i 27 mesi scadono a fine marzo;
2)- In data 21/03/2019 il MISE ha firmato il decreto (mise.AOO_COM.REGISTRO UFFICIALE.U.0019939) con cui è autorizzato l’impegno e contestuale pagamento della somma di € 43.579.302,93 a favore della Gestione Commissariale Fondo Buonuscita per i Lavoratori delle Poste Italiane –Codice Fiscale: 80034880411 – sede legale Via Carlo Spinola, 11 - 00154 ROMA, con versamento sul conto di tesoreria dello stato n. 20289;
3)- Nella stessa data (21/03/2019) è stato inoltrato, all'Ufficio centrale di bilancio, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, l'ordine di pagamento 4453 / 1 / 2019 1 LIQUID.GEST.BUONUSCITA IPOST di € 43.579.302,93;
4)- questa mattina sono riuscito a parlare con la Ragioneria Generale dello Stato che dopo avergli comunicato il nr di protocollo del decreto firmato dalla Gentilissima Sig.ra Scandaliato ( che via mail mi ha inoltrato il tutto) mi ha risposto che loro hanno 30 giorni di tempo,rassicurandomi (????) che per la prossima settimana manderanno il tutto alla Tesoreria, la quale dovrà successivamente accreditare la somma, sul conto corrente del nostro Fondo, il quale ci rimanda di settimana in settimana ( 30 marzo - i primi di aprile - entro il 15 aprile e a me questa mattina - massimo fine mese di arile).
PS: come si dice da noi CORNUTI E MAZZIATI !!!
SE NON ALTRO PER ORGOGLIO...
L'immagine può contenere: scarpe e cielo
A nessuna organizzazione sindacale interessa seguire la fase finale di questo iter, accelerandone la sua conclusione nei tempi massimi previsti?
La norma prevede che la somma sia messa in pagamento 24 mesi dopo la cessazione del rapporto di lavoro con Poste.
Prevede anche ulteriori 90 giorni per "lavorare la pratica" tempo non necessario perché la cifra è la stessa fissata nel 1998
I 3 mesi aggiuntivi sono diventati di fatto "la norma" e si sta ulteriormente procrastinando questo limite massimo.

(Leggi)

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