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sabato 29 aprile 2017

Bobba: con l'APE nessun rischio di nuovi esodati

Pensioni, Il Governo assicura: Con l'APE nessun rischio di nuovi esodati
Venerdì, 28 Aprile 2017
Lo ha detto il Sottosegretario al Welfare Luigi Bobba nel corso di una interrogazione parlamentare presso la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati
Il DPCM sull'APE volontario che la Presidenza del Consiglio sta predisponendo terrà conto degli effetti dei prossimi adeguamenti della speranza di vita istat che scatteranno nel 2019 e nel 2021 Lo ha annunciato ieri il sottosegretario al welfare Luigi Bobba rispondendo in Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati ad una interrogazione sollevata da Simonetti (Lega Nord). L'interrogante chiedeva al Governo precise garanzie contro una eventuale nuova riforma che nei prossimi tre anni elevasse di colpo ulteriormente il requisito anagrafico di accesso alla pensione lasciando i fruitori dell'APE senza reddito per alcuni anni. L'anticipo finanziario a garanzia pensionistica – anche noto come APE di mercato o APE volontaria – è uno strumento sperimentale attraverso il quale decorre dal prossimo mese di maggio, e fino al 2018, sarà resa più flessibile l'età pensionabile.
L'APE di mercato – introdotto dalla articolo 1, comma 166, della legge di bilancio per il 2017 – è un prestito bancario garantito da un'assicurazione privata contro il rischio premorienza. Sarà corrisposto, in 12 rate mensili per annue fino alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia, ai soggetti in possesso dei requisiti previsti. I beneficiari restituiranno tale prestito, a partire dalla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia e per i successivi venti anni, mediante trattenute mensili operate dall'INPS sull'importo della pensione. La misura interesserà gli iscritti all'assicurazione generale obbligatoria, alle forme sostitutive ed esclusive e alla gestione separata che hanno almeno 63 anni di età, 20 anni di contributi e che maturano il diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi. E' previsto, inoltre, che l'importo della pensione che si otterrà al raggiungimento degli ordinari requisiti anagrafici di vecchiaia non dovrà essere inferiore a 1,4 volte il trattamento minimo Inps al netto della rata di ammortamento corrispondente all'APE richiesta.
Per quanto concerne le preoccupazioni evidenziate dall'Onorevole Simonetti nel presente atto parlamentare, voglio precisare, che l'APE è una misura sperimentale e pertanto opererà in un orizzonte temporale limitato all'interno del quale al momento non è prevista alcuna modificazione dei previsti requisiti pensionistici ha indicato Bobba. Al riguardo evidenzio, comunque, che nei lavori preparatori del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente le modalità di attuazione delle disposizioni in tema di APE, si sta tenendo conto dell'aumento – nel 2019 e nel 2021 – dell'età anagrafica necessaria per l'accesso alla pensione di vecchiaia previsto dalla normativa vigente in materia di adeguamenti della speranza di vita.
Qualora nei prossimi anni il legislatore dovesse confermare la misura rendendola strutturale e decidesse di intervenire su requisiti pensionistici, sarà senz'altro sua cura prevedere tutte le misure idonee ad evitare che i beneficiari dell'APE si trovino sprovvisti di reddito e di pensione ha indicato il sottosegretario. Da ultimo, rappresento che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha previsto la realizzazione di un'articolata campagna di informazione e comunicazione che accompagnerà l'avvio dell'APE e che consentirà dunque di informare i lavoratori sui vantaggi della misura e sulle modalità per accedervi.
(Leggi)

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