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venerdì 28 ottobre 2016

8 novembre 2016. presidio a Roma per 8^ salvaguardia

Presidio degli esodati a Roma l'8 novembre 
al Ministero delle Finanze dalle ore 9 alle ore 13 
con una puntata alla Camera ei deputati
8' SALVAGUARDIA PER TUTTI GLI ESODATI 
...NESSUNO DEVE ESSERE ESCLUSO !!!!

La Rete dei Comitati degli Esodati, valutato il testo della Ottava Salvaguardia che sarà inserito nella Legge di Bilancio 2017;
valutata la grave, ingiustificabile ed illegittima distrazione delle risorse del Fondo Esodati che il governo intende perpetrare con il D.L Fiscale collegato;
valutata la mancata risposta del Governo al nostro appello per una equa chiusura della vertenza Esodati con una nuova e definitiva Salvaguardia;
CONVOCA  tutti gli esodati a Roma l'8 Novembre dalle ore 9 alle 13 davanti al Ministero delle Finanze per protestare e rivendicare L'OTTAVA SALVAGUARDIA PER TUTTI GLI ESODATI ESCLUSI. Nel pomeriggio, dalle ore 14.30,  una parte dei manifestanti si sposteranno alla Camera in Piazza Montecitorio per sollecitare un incontro con la Presidente ed altri interlocutori istituzionali.

NESSUN ESODATO PUO' TIRARSI INDIETRO ED ASSENTARSI A TALE CRUCIALE APPUNTAMENTO PER ALMENO 34.000 ESODATI !!


Appello della Rete dei Comitati degli Esodati a Governo e Parlamento
8’ SALVAGUARDIA PER TUTTI GLI ESODATI ESCLUSI !!
 Il testo dell’Ottava Salvaguardia che sarà inserito in Legge di Bilancio (che circola da giorni)  conferma quanto avevano anticipato il Ministro Poletti ed il Sottosegretario Nannicini ai quali avevamo già comunicato la nostra insoddisfazione che ribadiamo: questa Ottava, dopo le altre sette susseguitesi in questi 5 anni, rappresenta l’ennesima toppa cucita su un dramma che non si vuole chiudere definitivamente !!
Stante il  testo noto, che sarà inserito in Legge di Bilancio 2017, il Governo si  limiterà a salvaguardare solo 27.700 esodati dei 34.000 ancora in angosciante attesa e verranno perpetrate gravi e nuove discriminazioni a danno di migliaia di loro. 
Infatti se da una parte si estende a 36 mesi oltre il termine della mobilità la possibilità di maturare i “requisiti previdenziali” per l’ammissione alla salvaguardia degli Esodati Mobilitati (ma al tempo stesso per questa categoria si limita ingiustamente al 31/12/2012, la data di licenziamento utile per l’ammissione alla salvaguardia per requisiti raggiunti entro la mobilità, precedentemente fissata al 31/12/2104), dall’altra per altre categorie si limita , incomprensibilmente, il periodo entro il quale maturare la “decorrenza pensionistica” per l’ammissione in salvaguardia, ai soli 24 mesi successivi alla data di approvazione della nuova norma. Per altre categorie ancora, paradossalmente quelle più deboli tra gli Esodati, questo periodo è limitato a soli 12 mesi: si tratta di coloro che sono stati impossibilitati a versare i contributi volontari all’INPS pur avendone l’autorizzazione, o di quei pochi che son stati licenziati  e che svolgevano un lavoro con un contratto a tempo determinato (lett. “ f ” articolo 1, comma 194, della legge 147/2013 e punto “ e “ del comma 265 della Legge 208/2015).
Riteniamo tali limitazioni vere e proprie discriminazioni INACCETTABILI e disumane perché consumate sulla pelle e sul futuro di persone ridotte a freddi numeri di Bilancio !!.
Oltre alle  discriminazioni sopra menzionate a danno di migliaia di Esodati, che devono essere cancellate, riteniamo inaccettabile  la combinazione tra quanto disposto da questo provvedimento e le norme contenute nel  recente decreto fiscale, approvato nei giorni scorsi dal Governo, e collegato alla Legge di Bilancio.
Con i due provvedimenti si consuma infatti l’ennesimo FURTO DI STATO in danno alle risorse destinate da una Legge dello Stato  a restituire il diritto alla pensione espropriato agli Esodati dalla manovra finanziaria del 2011, la famigerata Monti-Fornero !!.
Infatti con il nuovo decreto fiscale si distraggono 600 mln. di Euro da quel Fondo dirottandoli verso altri scopi che niente hanno a che vedere con gli Esodati,  e con questo Ottavo provvedimento si riducono gli stanziamenti (già deliberati dai precedenti Governi per 11,6 miliardi di Euro) per salvaguardare non i 172.000 Esodati beneficiari previsti  ma 164.000 !!
Con inaccettabili artifici contabili, e con la complicità dell’INPS, viene derubata la salvaguardia ad 8.000 Esodati ed il diritto ad una  sopravvivenza dignitosa a 8.000 famiglie italiane. Inaccettabile è anche l’ultimo comma del testo dell’ottavo provvedimento che vorrebbe cancellare il comma 235 della legge 228/2012   che prevedeva chiaramente il “Fondo  Esodati” e disciplinava chiaramente l’utilizzo delle risorse ad essi destinate. Si vorrebbe cancellare la chiarissima volontà del Parlamento italiano e del Governo di allora, che con quella Legge intendeva risolvere definitivamente l’Emergenza Sociale  che, per contro,  questo Governo dimostra invece di NON voler affatto chiudere!  
E’ bene anche chiarire che questo Ottavo provvedimento CERTIFICA l’incompetenza e l’incapacità dell’INPS a dare i corretti numeri sugli Esodati (non sappiamo se per incapacità tecnica o per volontà politica dei suoi vertici !!), circostanza gravissima che ha impedito fino ad oggi al Legislatore di legiferare correttamente sulla materia.
Infatti nel secondo provvedimento, per esempio,  è chiaramente scritto che l’INPS,  per la seconda salvaguardia, aveva stimato in 55.000 i potenziali Esodati beneficiari risultati poi, a consuntivo, meno di 20.000 !!! Un simile errore in una azienda privata avrebbe dato luogo al licenziamento in tronco di tutti i responsabili !!! Errore che, invece, pagheranno migliaia di famiglie italiane e per il quale NESSUNO dei veri responsabili viene chiamato a rispondere. Una circostanza vergognosa  in uno Stato civile! Alla luce di tali precedenti ci domandiamo quale affidabilità possano avere i dati sui beneficiari di questo Ottavo provvedimento, e  perché tali gravissime responsabilità  non vengano adeguatamente perseguite dalla Commissione parlamentare di Vigilanza e dallo stesso Ministero del Lavoro, dal quale l’INPS dovrebbe essere controllata oltre che dipendere !! 
Alla nostra richiesta di incontro con il Ministro Poletti ed il Sottosegretario Nannicini non è stata data alcuna risposta ed attendiamo una loro doverosa convocazione. Ci appelliamo al Parlamento affinché,  in sede di conversione in legge del provvedimento, modifichi  lo stesso con opportuni emendamenti affinché:
1)    Si eliminino gli inaccettabili vincoli, limitazioni e le condizioni sopra richiamati che negano il diritto alla salvaguardia, e quindi al riconoscimento della pensione, agli Esodati esclusi;
2)    Si riconosca per TUTTE le categorie degli Esodati individuate, per l’accesso all’ottava salvaguardia, la possibilità di estendere ai 36 mesi successivi all’approvazione della norma i termini per la MATURAZIONE del “requisito previdenziale”.
3)    Si cancellino i commi predisposti per la correzione della L.228/2012 assicurando un automatismo (sull’esempio del “contatore” utilizzato per l’Opzione Donna) che consenta (con appositi Decreti Ministeriali) di utilizzare completamente gli eventuali ulteriori risparmi del “Fondo” per la salvaguardia degli esclusi.

Gli  11.6 miliardi del Fondo Esodati SONO DEGLI E PER GLI ESODATI!!
Il Governo ed il Parlamento hanno il dovere di approvare un equo provvedimento che ponga finalmente fine alla Emergenza Sociale degli Esodati. Quell’Ottavo provvedimento va modificato,  prevedendo, per TUTTE le categorie degli esodati esclusi la maturazione del “requisito previdenziale” con le regole previgenti entro i 36 mesi dall’entrata in vigore della norma (ovvero a tutto il 31.12.2019) escludendo l’applicazione dell’aspettativa di vita ai requisiti anagrafici e contributivi, e portando per tutti a 15 mesi la finestra di attesa per la decorrenza pensionistica. 
Questi lavoratori avevano sottoscritto un Patto con lo Stato, cancellato da quella iniqua manovra del 2011,  che lo Stato ha il dovere di ripristinare.  
Stante tale volontà del Governo la “Rete dei Comitati degli Esodati” ha chiamato i propri affiliati ad una immediata mobilitazione con una prima   manifestazione  di protesta che si terrà l’8 Novembre, dalle ore 9, davanti al Ministero delle Finanze,
Manifestazioni ed iniziative di protesta che proseguiranno in assenza di adeguate  risposte da Governo e Parlamento e  fino a quando non si otterrà giustizia per tutti gli  Esodati esclusi .Sono inoltre in corso di valutazione con i legali gli eventuali profili di illegittimità ed incostituzionalità del provvedimento per riservarci ogni utile azione, anche legale, a sostegno e difesa dei diritti degli Esodati danneggiati.

Rete dei Comitati degli Esodati                                                 Roma 28 ottobre 2016
Portavoce: Francesco Flore Tel.0784 203888 – 3389976878      
I COMITATI IN RETE:



1) COMITATO AUTORIZZATI CONTRIBUTI VOLONTARI
Francesco Flore 3389976878 contributore@tiscali.it

2) COORDINAMENTO ESODATI ROMANI
Emilio De Martino 3661570104 demartino-emilio@virgilio.it

3) COMITATO ESODATI LIGURI

4) COMITATO DIRIGENTI ESODATI
Daniele Martella 3484520007 daniele716@alice.it

5) COMITATO MOBILITATI MILANO
Maurizio Vitale 3287639173 tedesco40@libero.it

6) COMITATO LAVORATORI MOBILITA’ LODI

7) COORDINAMENTO ”MOBILITATI, ESODATI” MILANO Antonio Perna 335684299  perna.antonio@fastwebnet.it     

8) COMITATO ESONERATI PUBBLICHE AMM.NI

9) COMITATO ESODATI PARMA
Claudio Bernardini 3487319914 cbernardini4@gmail.com

10) COMITATO FONDI DI SETTORE FERROVIE
Marcello Luca  e-mail: comitato.fondisettoreferrovie@gmail.com

11) COMITATO MOBILITATI ROMA NAPOLI

12) COMITATO LICENZIATI E CESSATI SENZA TUTELE
Elide Alboni e-mail: elidealboni@alice.it

13) COMITATO ESODATI BANCARI

1 commento:

  1. Bisogna PRETENDERE dati aggiornati INPS (l'ultimo report risale al 10/8/2016) prima di far approvare ottava salvaguardia e legge di stabilità.

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