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giovedì 6 ottobre 2016

La "Rete" incontra dirigenti del Ministero su 8^ salvaguardia

Resoconto sintetico dell'incontro di martedì 4-10-2016 tra una delegazione della RETE dei Comitati ed i dirigenti del Ministero del Lavoro sulla Ottava Salvaguardia

"Si è tenuto oggi alle 12,30 il preannunciato incontro ottenuto dalla Rete dei Comitati degli Esodati.   .
Siamo stati ricevuti dal Capo di Gabinetto del Ministro Dr. CASO, dal Responsabile della Segreteria Tecnica Dott. Bruno Busacca.
La   delegazione della Rete (composta dai Coordinatori Fabio Cerruti, Daniele Martella, Elide Alboni e dai NON salvaguardati Walter Colombo, Loredana Ruggini e Maurizio Malta) ha ribadito ai dirigenti del Ministero i contenuti e le rivendicazioni oggetto dell'ultimo appello inviato al Ministro Poletti ed in particolare che, con l’Ottava Salvaguardia,  si vada a restituire il diritto alla pensione agli esodati con maturazione del diritto fino a tutto il 2019 ed all'estensione ad almeno 36 mesi della maturazione dei mobilitati.
I rappresentanti della La Rete hanno ribadito che il Governo, anche alla luce dei dati diffusi con il Report INPS di agosto, non ha più alibi per non approvare un ottavo provvedimento di salvaguardia per almeno i 34.000 esodati esclusi certificati in Parlamento.
Hanno poi denunciato la confusione ingenerata dal tavolo di trattativa con i sindacati sulla flessibilità pensionistica, sostenendo che occorre dare priorità a risolvere i problemi pregressi, quali appunto gli esodati.
I dirigenti del Ministero Caso e Busacca (stretti collaboratori del Ministro in nome e per conto del quale si sono espressi) hanno evidenziato e ribadito le difficoltà nell'individuare i numeri delle platee e le note problematiche connesse alla contabilità dello Stato che impediscono opportuni spazi di manovra.
I dirigenti del Ministero Caso e Busacca affermano anche che  l’ inserimenti e le richieste di platee di soggetti non esodati che creano confusione e difficoltà nella individuazione dei veri aventi diritto, così come individuati dalle norme di partenza, creano una ulteriore difficoltà.
I due ritengono che nel nuovo provvedimento di salvaguardia in esame si potrà accettare l'estensione del termine di maturazione del requisito dopo la mobilità da 12 a 36 mesi
Aggiungono che da una prima valutazione dell’INPS sulle platee individuate dal DDL 3893, e sulla base delle risorse finora individuate,  si arriva ad estendere il provvedimento di soli altri 12 mesi rispetto alla settima salvaguardia.
Evidenziano che sono in corso ulteriori verifiche con l’INPS ed una analisi sulla possibilità di estensione di ulteriori altri 12 mesi qualora vi fosse una revisione dei numeri da parte dei loro tecnici.
I rappresentanti della Rete hanno sollevato forti dubbi sulla “affidabilità” delle valutazioni fatte dall’ INPS, facendo notare come sia per la VI che per la VII salvaguardia lo scostamento tra il numero degli aventi diritto alla  salvaguardia preventivato e quello accertato a consuntivo si avvicini al 50%.
Ritengono pertanto che nell’Ottavo provvedimento di salvaguardia  debba essere data priorità alla restituzione del diritto alla pensione a tutti gli Esodati (Contributori Volontari, Cessati con o senza accordo, Mobilitati e Licenziati  tutti ante 2011)  che maturano il requisito pensionistico entro , almeno, il 2018.
I dirigenti del Ministero Caso e Busacca ci hanno confortato condividendo le nostre richieste e il principio che le risorse del Fondo Esodati devono essere impiegate ed impegnate tutte ed esclusivamente per gli Esodati così come previsto dalla L.228/2012.
E’ stata ribadita e condivisa la differenza fra “esodati” ed “esodandi” dichiarandosi fermamente contrari ad inserire nel nuovo provvedimento categorie estranee a quella degli ESODATI che genererebbero la esigenza di reperire nuove risorse per finanziare l’Ottava Salvaguardia che creerebbe forti problemi alla sua approvazione.
In questo senso e solo in questo senso, il MLPS prende le distanze dai Progetti di Legge (pdl) presentati in commissione lavoro.
I dirigenti del Ministero Caso e Busacca hanno anche concordato con noi sul fatto che agli Esodati occorre dare risposte con le salvaguardie, che l’APE in tutte le sue declinazioni, non è uno strumento che li riguarda e che ad ogni categoria penalizzata dalla legge Monti Fornero occorre dare risposte con strumenti diversi.
I dirigenti del Ministero Caso e Busacca sottolineano che gli approfondimenti sul testo finale, che sarà inserito in Legge di Bilancio, sono ancora in atto, ed hanno assicurato la loro massima disponibilità, e quella del Ministro, per tentare di sanare il problema, si ripete, per tutte le platee degli Esodati veri.
I rappresentanti del MLPS hanno sostenuto che l’ottava debba provare ad essere la conclusiva, non è possibile un rilancio reiterato nel tempo.
Le parti concludono l’incontro rinviando il proseguo dell’esame di quanto discusso ad un nuovo incontro che sarà concordato per le vie brevi.”

Un grazie di cuore ai nostri sei colleghi per il loro prezioso impegno.
Nelle prossime settimane continueremo i contatti e gli incontri con i rappresentanti del Governo per convincerli delle nostre buone ragioni e per convincerli a scrivere, ed inserire il Legge di Bilancio, una Ottava salvaguardia equa, e che ripristini la giustizia sociale agli Esodati ai quali è stata negata con quella nefasta manovra del 2011.
Riteniamo il dialogo, che la Rete e le OO.SS hanno aperto con il Governo, prezioso per trovare una adeguata e giusta soluzione al dramma degli Esodati e speriamo di riuscirci anche con il prezioso sostegno dei parlamentari della Commissione Lavoro della Camera che ci accompagnano sin dal primo giorno in cui abbiamo denunciato l’Emergenza Sociale degli Esodati.
Non escludiamo ulteriori e determinate iniziative di mobilitazione dei nostri affiliati ( che invitiamo a tenersi pronti e disponibili !) qualora Governo e Parlamento si dimostrino sordi alle nostre buone e sacrosante ragioni. Ci riserviamo ulteriori aggiornamenti nei prossimi giorni.
Francesco

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