Indirizzo mail

Puoi contattarci scrivendo a: cumpustela@gmail.com

lunedì 3 agosto 2015

Ma il Mef continua a bloccare tutto

Pensioni ultime notizie: il punto su questo mese. Cosa è andato avanti oppure è peggiorato
Il mese di luglio si era aperto con grandi aspettative sulle pensioni e sulle novità che sarebbero potute arrivare: ma ancora nulla di concreto. Le ultime notizie
Il mese di luglio si era aperto con grandi aspettative sulle pensioni e sulle novità che sarebbero potute arrivare. Ma le ultime notizie smentiscono ogni aspettativa. A suscitare entusiasmo e far nascere speranze a inizio mese è stata la presentazione del piano pensioni Boeri, costituito da cinque punti principali, da unificazione e armonizzazione dei trattamenti pensionistici con cancellazione delle ricongiunzioni onerose, all’assegno universale per gli over 55 con stop ai vitalizi dei politici e prelievo di solidarietà sulle pensioni più elevate, al prepensionamento con calcolo della pensione finale esclusivamente sulla base dei contributi versati nel corso della propria carriera professionale, alla possibilità di continuare a versare contributi anche una volta in pensione, in modo da rendere l’assegno finale più cospicuo.
Il piano è stato presentato nella generalità delle sue linee guida nell’attesa di incontri successivi di Boeri con i ministri del Lavoro e dell’Economia Poletti e Padoan e il premier Renzi, ancora però non avvenuti, è stato apprezzato dai cittadini, come hanno dimostrato i commenti sul web e vari forum, ma non è stato sostenuto da tutti nel mondo politico e sociale. C’è, infatti, chi non ha appoggiato il sistema contributivo per permettere di andare in pensione prima, chi l’assegno universale limitato solo agli over 55. E al momento sembra essere stato dimenticato.
Nel corso del mese, ripresa poi la discussione sulla riforma della P.A. si pensava che sarebbe arrivata la pria svolta concreta per novità pensionistiche con l’approvazione di un emendamento che prevedeva il part time. Secondo quanto previsto, i dipendenti prossimi all’età pensionabile potrebbero passare da lavoro full time al part-time con riduzione delle ore di lavoro e della retribuzione, aprendo nuove opportunità lavorative ai più giovani. Ma qualche giorno dopo il dietrofront: il testo è stato modificato, prevedendo che il lavoratore che decida di passare al part time continui a pagarsi i contributi previdenziali autonomamente, esattamente come fanno oggi i privati, fino al raggiungimento dei requisiti pensionistici normali.
I contributi non sarebbero dunque a carico dello Stato e questo rende la norma per niente vantaggiosa per il lavoratore stesso, chiudendo alle nuove opportunità lavorative per i giovani e bloccando, ancora, l’occupazione. Sembrava fosse in dirittura d’arrivo anche la proroga del contributivo donna: nel corso di questo mese la stessa Camera ha chiesto all’Inps di cancellare le circolari che impediscono alle donne lavoratrici di andare in pensionamento anticipato a 57 anni, 58 per le autonome, con 35 anni di contributi e assegno calcolato con sistema contributivo.
Ma il Mef continua a bloccare tutto in questo senso, così come ha bloccato anche lo stop alle ricongiunzioni onerose. E un passo indietro sembra arrivato anche su quegli interventi e tagli su baby pensioni, pensioni di invalidità, reversibilità e cumulo al vaglio dei commissari della spending review e del premier Renzi stesso, a causa della perdita di consensi da parte del popolo, consensi che crollerebbero ancora se si procedesse a interventi negativi che difficilmente verrebbero visti dai cittadini in un’ottica di redistribuzione equa delle risorse per tutti. Nulla di fatto nemmeno nell’ultima riunione della Commissione Lavoro tenutasi in settimana.
Tutto, come si prevedeva, sarà certamente rimandato a dopo l’estate, ma probabilmente si ricomincerà soltanto con discussioni, senza esiti concreti, così come non sono diventate concrete quelle nuove leggi sulle pensioni che il ministro del Lavoro Poletti, qualche settimana fa, aveva assicurato che sarebbero arrivate subito dopo l’estate per poterne discutere nella prossima Manovra Finanziaria. Ancora silenzio in merito.
(Leggi)

6 commenti:

  1. Su su un po di sano ottimismo energetico per continuare
    sempre la giusta battaglia, basta con i consueti articoli
    sfascisti che cercano di confondere le idee per deprimere
    lo spirito e sottomettere la volontà popolare di affrontare
    con rinnovata forza e fiducia la lotta fino alla vittoria finale.

    RispondiElimina
  2. Su su un po di sano ottimismo energetico per continuare
    sempre la giusta battaglia, basta con i consueti articoli
    sfascisti che cercano di confondere le idee per deprimere
    lo spirito e sottomettere la volontà popolare di affrontare
    con rinnovata forza e fiducia la lotta fino alla vittoria finale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. PEPPE, si vede che sei rinvigorito da quando sei stato salvaguardato,
      erano mesi che non intervenivi più, addirittura con 2 interventi diversi.
      "CON RINNOVATA FORZA E FIDUCIA LA LOTTA FINO ALLA VITTORIA
      FINALE"
      Fino alla vittoria finale; devi spiegarmi cosa vuol dire.
      Secondo me, il fatto di averti salvaguardato TI HA MANDATO IN TILT !

      Elimina
  3. Vittoria finale per i veri c.d."esodati" è il ripristino dei diritti pensionistici sottoscritti con le regole previste nella legge
    pre-vigente l'anticostituzionale "riforma" monti-fornero.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. PEPPE :
      Vittoria finale per i veri c.d."esodati".
      Da 400.000 siamo scesi 170.000.
      Allora ci sono 230.000 finti esodati !

      Elimina
    2. "Allora ci sono 230.000 finti esodati !"
      ESATTO, LO SAPEVAMO E LO SAPEVANO TUTTI.
      E' QUESTO IL MOTIVO PER CUI, IN TELEVISIONE E SUI GIORNALI,
      NON NE PARLA PIU' NESSUNO.

      Elimina