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domenica 29 novembre 2015

Un dramma che deve finire

Un dramma che deve finire
- Lettera-appello dei comitati degli esodati al Parlamento ed al Governo: salvaguardia nella Legge di stabilità per tutti i 49.500 incappati nella tagliola Monti Fornero. Presidio a Roma il 3 dicembre a quattro anni dall’inizio di questa grande ingiustizia
Prendiamo atto con forte disappunto e rammarico che il Senato non ha voluto accogliere il nostro accorato appello per modificare l’art. 18 della Legge di Stabilità 2016 allargando la settima salvaguardia a tutti i 49.500 “esodati non salvaguardati”. Mancato accoglimento fortemente condizionato dal Governo che si rifiuta, ancora una volta, di mantenere gli impegni presi con tutti gli “esodati”:
infatti, l’11 ottobre scorso il Presidente Renzi prendeva un impegno pubblico nel corso della seguitissima trasmissione “Chetempochefa” su RaiTre quando, con riferimento alla Legge di stabilità, alla domanda del conduttore sui restanti 50.000 esodati affermava, con convinzione che “i 50.000 esodati hanno la cosiddetta settima salvaguardia, e una serie poi di ulteriori opzioni....” (???).
Ora, dopo il NO agli emendamenti all’art. 18 della Legge di Stabilità, possiamo affermare che il premier Renzi ha mentito agli italiani, poiché la salvaguardia, in mancanza di integrazioni, sarà per 26.300 soggetti anziché per tutti i 49.500 “esodati”!! Si abbandonano oltre 23.000 famiglie italiane nel limbo dell’incertezza condannandole al gravissimo rischio di indigenza!!!
Ribadiamo ancora, e con fermezza, che non crediamo assolutamente ai numeri indicati all’art. 18 comma 1 del Ddl di Stabilità, sia per quanto riguarda le coperture finanziarie già impegnate sia per quanto riguarda il numero di soggetti già coinvolti nelle precedenti salvaguardie, poiché tali numeri non corrispondono a quanto presentato al Parlamento il 31 luglio scorso dal Ministro del Lavoro Poletti!
La realtà oggettiva dei fatti è (si vedano in merito i vari report dell’Inps certificati dal Ministero del lavoro) che i governi precedenti hanno stanziato complessivamente oltre 11 miliardi per la salvaguardia di 170.000 “esodati” e che con i 6 precedenti provvedimenti ne sono stati derogati solamente 116.000 (certificazioni Inps al 10/9/2015). Situazione che determina risparmi finanziari per 3,3 miliardi ben sufficienti per salvaguardare almeno i 49.500 “esodati” rimasti fuori dai sei precedenti provvedimenti.
Risparmi che in questa Legge di Stabilità si vogliono chiaramente depredare per utilizzarli a fini diversi da interventi a favore degli "esodati" ancora non salvaguardati come invece statuisce il comma 235 dell'art. 1 della Legge di questo Stato n. 228 del 2012. Ribadiamo che le vertenze per Opzione Donna e la No-tax area sono sacrosante ma la loro soluzione non può e non deve essere finanziata con il Fondo Esodati ma assicurando loro altre, diverse e doverose coperture finanziarie.
In occasione dell’esame della Legge di Stabilità alla Camera i Comitati degli Esodati chiedono perciò con fermezza e determinazione a TUTTI i deputati ed al Governo intero, che sia emendato l’art. 18 del Ddl di Stabilità per garantire da subito la salvaguardia di tutti i 49.500 soggetti non salvaguardati comunicati dal Sottosegretario di Stato al Lavoro e politiche sociali Luigi Bobba (cioè dallo stesso Governo) alla Commissione Lavoro in risposta all’interrogazione dell’on. Maria Luisa Gnecchi n. 5-03439.
Il 3 dicembre (a 4 anni dalla loro nefasta nascita) gli esodati saranno davanti a Montecitorio e sotto i palazzi del governo per urlarlo a gran voce: salvaguardia per tutti i 49.500 esodati subito!!!
La vertenza “esodati” va immediatamente chiusa in Legge di Stabilità! Senza se e Senza ma, poiché questa vergogna è uno stillicidio che dura ormai da 4 anni ed ora si deve porre la parola FINE con la definitiva salvaguardia di tutti i 49.500 danneggiati.

di Rete dei Comitati degli Esodati
27/11/2015

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