Indirizzo mail

Puoi contattarci scrivendo a: cumpustela@gmail.com

domenica 17 luglio 2016

L'appello della Rete degli esodati per l'8^ salvaguardia subito

APPELLO AL PARLAMENTO PER LA SOLLECITA APPROVAZIONE DEL DDL OTTAVA SALVAGUARDIA SUBITO PER GLI ESODATI ESCLUSI  !!
Al Presidente della Camera On. Laura Boldrini
Al Presidente del Senato Sen. Pietro Grasso
A tutti i Capigruppo parlamentari
Al Presidente del Consiglio dei Ministri Dr. Matteo Renzi
A 55 mesi dall’entrata in vigore della manovra finanziaria del 2011 sul sistema previdenziale italiano che ha segnato la nefasta nascita degli “esodati” ci rivolgiamo a voi tutti per l’ennesimo appello affinché venga sollecitamente e definitivamente chiusa questa vergognosa pagina della legislazione italiana.
Infatti rimangono ancora oltre 34.000 ex lavoratori, esclusi dai sette provvedimenti di salvaguardia finora adottati ai quali occorre sollecitamente restituire il diritto alla pensione negato loro da quella iniqua manovra: 34.000 famiglie migliaia delle quali si ritrovano in uno stato di vera e propria indigenza, ed altrettante migliaia che rischiano di finire nel medesimo stato se non verrà restituito il loro costituzionale diritto alla pensione. 
Un vera EMERGENZA SOCIALE da noi più volte denunciata ed alla quale occorre porre fine urgentemente !!
34.000 “esodati” certificati dal Governo rispondendo alle tre note interrogazioni in Commissione Lavoro alla Camera.
Risposte date utilizzando informazioni fornite dall’INPS  spesso rivelatesi sovrastimate come dimostrato dai dati contenuti nell’ultimo Report del 20.5.16 pubblicato dall’Istituto di Previdenza.  
 La Rete dei Comitati degli Esodati, pur non condividendone alcun aspetto,  non ha mai chiesto, né chiede, l’abolizione di quella manovra sulla previdenza italiana, ma unicamente che se ne correggano i macroscopici errori, riconosciuti da TUTTI i nostri interlocutori istituzionali governativi e parlamentari, ad iniziare da quello che ha causato la vergogna Esodati.
Si ritiene che OGGI Governo e Parlamento non abbiano più alcun pretesto  per non correggere quell’errore adoperandosi con urgenza ad approvare  l'ottavo provvedimento di salvaguardia che renda giustizia a tutti i 34.000 esclusi dai precedenti sette.
Ci sono i numeri, c’è la determinazione politica del Parlamento e  sono disponibili sufficienti coperture finanziarie; si attende quindi, ed unicamente, la volontà politica del Governo e del Parlamento che DEVONO sollecitamente provvedervi.
I NUMERI E LE RISORSE
Con tre precise interrogazioni parlamentari si è richiesto al Ministero del Lavoro di verificare il numero degli “esodati” non ancora salvaguardati; le risposte fornite al Parlamento dai  Sottosegretari   sono le seguenti:
  1. Interrogazione n. 5-030439 On. Gnecchi ed altri del 15.10.2014. Risposta del Governo, su dati INPS: Gli “esodati” non salvaguardati sono 49.500. Al netto di quanti interessati con la LdS 2016 (26.300) restano 23.200 da salvaguardare
  2. Interrogazione n. 5-07569 Gnecchi. Risposta del Governo, su dati INPS: sono 10.600  il numero dei lavoratori collocati in mobilità a seguito di accordi stipulati in sede governativa e non governativa, entro il 31 dicembre 2011, che matureranno i requisiti pensionistici previgenti il cosiddetto decreto « Salva Italia » entro due o tre anni dalla fine della mobilità.
  3. Interrogazione n. 5-08687 Rizzetto che richiede il numero degli “esodati” postali over 2018: il Governo, su dati INPS, fornisce una dato approssimativo, individuando una platea pari a 82 lavoratori.
Alla data odierna risultano pertanto meno di 34.000 gli “esodati” che hanno diritto, conseguentemente alle tre risposte governative alle 3 interrogazioni parlamentari,  ad un provvedimento di salvaguardia
Dall’ultimo Report sui sette provvedimenti di salvaguardia, diffuso dall’INPS il 15 c.m., emerge esplicitamente che i posti ancora a disposizione per un nuovo provvedimento di salvaguardia sono  ALMENO 34.000.  Infatti a fronte  di una potenziale platea di 172.466 aventi diritto  sono state accolte  finora 127.632 domande, mentre 10.395 risultano ancora giacenti in attesa di istruttoria. Risulta pertanto in  modo inconfutabile che  i posti MINIMI disponibili già consolidati (coperti da regolare finanziamento rimodulato con la Legge di Stabilità 2016) sono ben 34.439, ai quali si devono sommare quelli derivanti dalle istanze che avranno esito negativo nelle 10.395 in istruttoria.
E’ innegabile dunque, che le risorse stanziate sono ampiamente sufficienti anche per l'ottavo provvedimento di salvaguardia per tutti i 34.000 esclusi  
E’ altrettanto innegabile che le somme stanziate per le salvaguardie nello specifico fondo, istituito al comma 235 della L. 228/2012, sono state distratte da quel fondo e destinate a risolvere problematiche che, pur meritorie di attenzione, nulla c’entrano con la “Questione Esodati”!
Quelle somme devono essere reintegrate nel fondo e, con i risparmi ottenuti dalle 7 precedenti salvaguardie, sono più che sufficienti a garantire la copertura finanziaria dell’ottava salvaguardia, evitando così ogni nuovo esborso da parte dello Stato.
Le risorse finanziarie sottratte al “fondo esodati” istituito con la L. 228, art. 1, comma 235, ammontano a ben 914,6 Milioni, dei quali:
  • 391 milioni nella legge 208/2015 (Legge di Stabilità 2016), Art. 1, commi 273 - 281 - 289; 
  • e ulteriori 523,6 milioni con il recente D.L. n. 185/2015 (“Misure urgenti per interventi nel territorio”), Art. 13, e Art. 17 lettera m).  
 PROPOSTA DI LEGGE PER l' OTTAVA SALVAGUARDIA
Il 10 giugno. è stata presentata alla Camera dei Deputati, a firma dellì’On. Cesare Damiano Presidente della Commissione Lavoro della Camera e dell’On. Maria Luisa Gnecchi, capogruppo del PD nella medesima Commissione, la proposta di legge A.C. 3893 "Modifiche all'articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, nonché ulteriori disposizioni di salvaguardia in materia di accesso al pensionamento e di decorrenza delle prestazioni pensionistiche" 
Tale proposta rappresenta un ottavo provvedimento di salvaguardia che, seppur perfettibile, riteniamo risponda a gran parte delle richieste che la Rete dei Comitati degli Esodati ha rivolto in questi 4 anni a Governo e Parlamento.
Riteniamo che alla stessa, con opportune e possibili integrazioni,  debba essere assicurato  un percorso parlamentare d’urgenza al fine di procedere ad una sua rapida approvazione entro il mese di settembre.  
LE RICHIESTE DELLA RETE DEI COMITATI DEGLI ESODATI
Alla luce di quanto esposto chiede al Governo ed al Parlamento:
  1. L’immediata chiusura delle istruttorie della settima salvaguardia;
  2. La sollecita ed urgente chiusura della  Conferenza di Servizi che certifichi i reali risparmi derivati dalle sette precedenti salvaguardie e già ampiamente documentati dall’INPS nel suo ultimo parziale Report, che dimostra   risparmi ben sufficienti per un nuovo provvedimento di salvaguardia per tutti gli esclusi;
  3. Il pieno reintegro delle somme prelevate dal “Fondo Esodati” di cui al comma 235 della L. 228/2012 ed utilizzate per svariati capitoli di spesa incoerenti rispetto al dettato legislativo che regolamenta il fondo stesso;
  4.  L'utilizzo integrale  di tutti gli 11,6 miliardi già stanziati per gli “esodati” con un nuovo definitivo provvedimento che ricomprenda TUTTI gli esclusi, non essendoci  alcun nuovo onere aggiuntivo a carico dello Stato;
  5. Il pieno sostegno del Governo alla nuova proposta di legge parlamentare N.3893 per l' ottava salvaguardia a prima firma dell' On. Cesare Damiano depositata alla Camera, assicurando alla stessa un iter parlamentare d’urgenza , assegnando la sede legislativa alla Commissione,   per la sua approvazione nel più breve tempo possibile e comunque non oltre il mese di settembre.
 
Si ribadisce pertanto l’appello a tutto il Parlamento affinché   venga assicurata l’assegnazione della sede legislativa alla Commissione Lavoro al fine di una rapida e sollecita approvazione del DDL 3893 entro il mese di settembre del c.a.
 
Si ritiene che il Governo ed il Parlamento non abbiano più alcun alibi per non chiudere sollecitamente la vergognosa pagina degli “esodati”, restituendo ai 34.000 esclusi il loro legittimo diritto alla pensione. Continueremo la nostra mobilitazione, in tutte le forme, fino a quando   questa vergognosa pagina della legislazione previdenziale italiana non sarà definitivamente chiusa.   
Rete dei Comitati degli Esodati  
Roma 30 Giugno 2016
Portavoce: Francesco Flore Tel.0784 203888 – 3389976878      Mail retecomitatiesodati@tiscali.it

1) COMITATO AUTORIZZATI CONTRIBUTI VOLONTARI
Francesco Flore 3389976878 contributore@tiscali.it
2) COORDINAMENTO ESODATI ROMANI
Emilio De Martino 3661570104 demartino-emilio@virgilio.it
3) COMITATO ESODATI LIGURI
4) COMITATO DIRIGENTI ESODATI
Daniele Martella 3484520007 daniele716@alice.it
5) COMITATO MOBILITATI MILANO
Maurizio Vitale 3287639173 tedesco40@libero.it
6) COMITATO LAVORATORI MOBILITA’ LODI
7) COORDINAMENTO ”MOBILITATI, ESODATI” MILANO
Antonio Perna 335684299 perna.antonio@fastwebnet.it     
8) COMITATO ESONERATI PUBBLICHE AMM.NI
9) COMITATO ESODATI PARMA
Claudio Bernardini 3487319914 cbernardini4@gmail.com
10) COMITATO FONDI DI SETTORE FERROVIE
Marcello Luca  e-mail: comitato.fondisettoreferrovie@gmail.com
11) COMITATO MOBILITATI ROMA NAPOLI
12) COMITATO LICENZIATI E CESSATI SENZA TUTELE
Elide Alboni e-mail: elidealboni@alice.it
13) COMITATO ESODATI BANCARI
Segreteria: tel. 06 8339 3

Nessun commento:

Posta un commento