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martedì 8 ottobre 2013

Giovannini: "Controriforma costa troppo"

Pensioni, Giovannini: "Controriforma costa troppo". Istat, la pressione fiscale vola e sfiora il 44%
Giovannini in audizione alla Camera vanta i risultati sul tema esodati: "Siamo arrivati a un importo di oltre 10 miliardi", ma frena sulla proposta di flessibilizzazione dell'età pensionabile. E l'Istat: la pressione fiscale sfiora il 44%
Roma, 8 ottobre 2013 - Il ministro del Lavoro mette il freno a una possibile 'controriforma' delle pensioni, chiesta da molti. E lo fa in un’audizione in commissione Lavoro alla Camera.
Nel frattempo l'Istat rende noti gli ultimi dati sulla pressione fiscale, che schizza intorno al 44%.
IL TEMA ESODATI - “Complessivamente con la quarta salvaguardia siamo arrivati a un importo complessivo di circa 10,4 miliardi per il tema degli esodati”, ha precisato Enrico Giovannini, sottolineando  come “il Governo abbia dimostrato in questi mesi un’attenzione particolare” al problema degli esodati.
FLESSIBILITA' E COSTI - “Le proposte di legge sulla flessibilizzazione dell’eta pensionabile avrebbero il prevedibile effetto di aumentare consistente il numero di pensioni dal 2014, determinando un onere di diversi miliardi di euro l’anno”, spiega Giovannini rilevando che la penalizzazione legata all’anticipo non sarebbe in grado di compensare il maggior onere. Quindi, ha sottolineato, “tale formula appare incompatibile non solo con il percorso della riforma delle pensioni ma anche con l’indirizzo del Governo di voler ridurre il costo lavoro”.
"Il Governo sta valutando soluzioni diverse da quelle proposte dai singoli parlamentari. Una soluzione finanziariamente sostenibile potrebbe anche consentire ad alcune categorie di esodati e anche a chi ha perso il lavoro dopo il 31 dicembre 2011 di trovare una soluzione a regime. In ogni caso - ha puntualizzato - questi iterventi non devono far immaginare che il Governo intenda fare una controriforma delle pensioni”.
RIVALUTAZIONI - Nel 2014 non ci sarà rivalutazione delle pensioni oltre sei volte il minimo. La rivalutazione sarà piena fino a tre volte il minimo, al 90% fra tre e cinque volte il minimo e il 75% fra cinque e sei volte.
FLESSIBILITA' - “Dobbiamo porci il problema” della situazione che si determinerà nel lungo termine per chi ha avuto un’entrata ritardata nel mondo del lavoro o una carriera discontinua “altrimenti tra 30 anni si determinerà una situazione insostenibile per i pensionati di domani”, sottolinea Giovannini precisando che occorre pensare a “meccanismi di accumulo dei contributi in tutta la vita lavorativa piu’ flessibili possibile. L’obiettivo è di consentire alle persone di aumentare il montante pensionistico con piu’ flessibilità di quella consentita oggi".
FISCO, IL RAPPORTO ISTAT - Sale di oltre un punto percentuale la pressione fiscale nel secondo trimestre 2013, al 43,8%: lo rileva l’Istat. Le entrate totali sono cresciute, in termini tendenziali, del 2,9% nel secondo trimestre del 2013; la loro incidenza sul Pil è stata del 48,3% (46,3% nel corrispondente trimestre del 2012). La pressione fiscale è stata pari nel trimestre al 43,8%, risultando superiore di 1,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nello stesso periodo, le uscite totali sono aumentate, in termini tendenziali, dello 0,3%; la loro incidenza rispetto al Pil è del 49,3% (48,5% nel corrispondente trimestre dell’anno precedente). Le uscite correnti sono aumentate dello 0,7% (+1,8% al netto della spesa per interessi), mentre quelle in conto capitale sono diminuite del 5,6%. Nei primi due trimestri del 2013 le uscite totali sono risultate pari al 49,6% del Pil (48,6% nel corrispondente periodo del 2012).
Nei primi due trimestri del 2013, le entrate totali sono aumentate dell’1,5% in termini tendenziali, con un’incidenza sul Pil del 45,5% (44,2% nel corrispondente periodo del 2012).
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1 commento:

  1. Per ogni riforma o controriforma che vogliono fare o apportare modifiche dicono che " costa troppo " intanto pero' deviano l'attenzione dei cittadini con altri problemi, sicuramente anche importanti, come quelli dei carcerati........... Io penso , che in linea di massima la nostra situazione e' vergognosa piu' o meno o alla pari delle carceri, Onorevoli signori, i carcerati siamo anche noi........ del vostro sistema sbagliato ... LIBERATE ANCHE NOI da questa disgustosa situazione degli esodati soprattutto postali , ridateci la nostra dignita' e i nostri denari.....dobbiamo pur vivere dignitosamente....noi non abbiamo vitto e alloggio gratis e nessuna forma di sostentamento e per fortuna non abbiamo arrecato danni alla societa' commettendo alcun reato...anzi siamo stati rapinati del nostro diritto alla pensione dopo aver sottoscritto un patto-accordo col consenso dello Stato... ESODATA POSTALE

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