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mercoledì 16 ottobre 2013

Nessuna vera misura approvata per esodati. Solo indicazioni generiche

Esodati e Legge di Stabilità: nessuna vera misura approvata ufficiale. Solo indicazioni generiche
Cosa cambia per esodati con Legge Stabilità?
AGGIORNAMENTO Le novità e misure ufficiali approvate nella legge di stabilità 2013-2014 dal Governo Letta le abbiamo spiegate e descritte nel dettaglio in questo articolo
In discussione fra qualche ora in Consiglio dei Ministri la nuova Legge di stabilità, che conterrà misure per 10-12 miliardi per il 2014. La bozza della nuova Legge di stabilità prevede tagli per 4,150 miliardi sulla sanità pubblica. In particolare: 2,650 miliardi sul finanziamento alla spesa sanitaria, 660 miliardi come tetto ai farmaci; 840 miliardi sulla spesa ospedaliera
Il risparmio annuale è di 1 mld nel 2014, 1,540 mld nel 2015, 1,610 nel 2016. Ma il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha dichiarato impossibile tali tagli alla sanità, perché altrimenti il sistema sanitario italiano potrebbe arrivare al collasso.
E mentre è ancora incerta la situazione in questo senso, si sa che certamente la Legge di Stabilità 2013-2014 procederà su strade ben precise che vanno dal taglio del cuneo fiscale, all’allentamento del patto di stabilità per incentivare gli investimenti dei comuni virtuosi, ad una riorganizzazione fiscale improntata all’equità e ai ceti più colpiti dalla crisi, ad definizione del nuovo tributo Trise che debutterà al posto della Service Tax.
Modifiche anche per quanto riguarda le pensioni, ma si tratta di interventi che riguarderanno esclusivamente la rivalutazione delle pensioni e contributi di solidarietà che dovranno essere versati da chi percepisce pensioni d’oro. Non si fa accenno nella bozza in circolazione di interventi riguardo l’uscita anticipata dal lavoro, ne tantomeno circa gli esodati, da sempre definiti ‘un’urgenza sociale per il Paese’ ma sempre ai margini di interventi che possano una volta per tutte risolvere la questione ingarbugliata.
L’unica strada di cui si è discusso in merito è stata l’arrivo del reddito minimo proposto qualche tempo fa dal ministro del Lavoro, Enrico Giovannini. Si tratta di una misura che andrà a sostenere coloro che si trovano in gravi difficoltà economiche, che non hanno un lavoro o percepiscono assegni ai limiti della povertà e destinato probabilmente agli eventuali nuovi esodati. Resta, comunque, confermata per la quarta tranche dei 6.500 da salvaguardare.
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