Indirizzo mail

Puoi contattarci scrivendo a: cumpustela@gmail.com

mercoledì 27 luglio 2016

Ottava salvaguardia: chiarimenti su legge 104 ed esclusi

Pensioni 2016 news esodati: ottava salvaguardia, chiarimenti su legge 104 ed esclusi [INTERVISTA]
l'immagine del profilo di UrbanPost
Si continua a discutere di pensioni e di esodati: ora che è stata depositata la proposta di legge n.3893 alla Camera, non mancano gli interrogativi sul futuro di questa platea di ex lavoratori. Ne abbiamo parlato con Francesco Flore, portavoce della Rete dei Comitati Esodati

L’ottava salvaguardia sembra sempre più vicina: nei giorni scorsi il provvedimento a tutela degli esodati – ddl 3893 – è stato depositato alla Camera ed è ora in attesa di essere discusso e approvato dal Governo. Tuttavia, proprio negli ultimi giorni sono circolate notizie contradditorie sulla questione esodati: per fare chiarezza UrbanPost ha intervistato Francesco Flore, portavoce della Rete di Comitati Esodati, che con professionalità e passione è impegnato in prima persona a porre la parola “fine” su questa triste vicenda.

Gentile sign. Flore, è vero che sono stati esclusi dall’ottava salvaguardia i lavoratori della legge 104, ovvero coloro che nel 2011 avevano fruito dei tre giorni di permesso mensile, per l’assistenza di parenti con disabilità, o per la cura di una propria malattia invalidante?
“I cosiddetti ‘lavoratori della 104’ sono stati inseriti nella stessa misura con cui sono stati inseriti nella settima salvaguardia: il provvedimento riguarderà coloro che assistono figli con handicap grave, mentre rimane escluso chi assiste parenti con grave disabilità. Siamo dell’opinione che vadano ricompresi anche questi ultimi come siamo dell’opinione che è indispensabile finanziare tale misura del DDL con altre risorse finanziarie. Infatti le risorse del Fondo Esodati sono destinate (dalla L.228/2012) a finanziare le salvaguardie degli esodati esclusi: si tratta di ex lavoratori che hanno perso il loro posto di lavoro ben prima del 2011 o che hanno firmato accordi entro quella data che prevedevano la loro espulsione dal mondo del lavoro e si ritrovano per numerosi anni senza alcun reddito e senza la pensione. Il problema dei genitori o dei parenti di figli o familiari con gravi disabilità lo riteniamo un problema serio, complesso e bisognoso di risposte urgenti che, a mio personale parere, richiederebbero un provvedimento legislativo apposito da approvare in termini di urgenza.”

Deve aver ragionato in questo modo anche il Governo, dunque.
“Infatti già nella settima salvaguardia il Governo ha cancellato la misura che riguardava i parenti di disabili lasciando solo quella a sostegno dei genitori di figli con gravi disabilità; credo che gli estensori di questo DDL consapevoli della volontà del Governo non l’abbiano inserita proprio per tale motivo. Anche noi, negli incontri avuti il 23 giugno scorso, abbiamo registrato la contrarietà dei nostri interlocutori ministeriali a tale misura con la sottolineatura che trattasi di soggetti ancora al lavoro e non di “esodati”. Ripeto, noi condividiamo l’intenzione dei legislatori di dare risposte urgenti a questo delicatissimo problema (sia dei genitori che dei parenti che andrebbero ricompresi nel provvedimento), ma siamo anche dell’opinione che occorrerebbe finanziare tale misura con fondi diversi da quelli destinati, per legge, a rispondere all’emergenza sociale degli esodati.”

Torniamo a voi: quante persone salverà complessivamente l’ottava salvaguardia, una volta approvata? I soldi sono sufficienti?
“Dal testo depositato alla Camera si evince che la platea dei potenziali beneficiari del provvedimento saranno di 32mila nuovi salvaguardati. Ricordiamo che i precedenti governi hanno stanziato 11,6 miliardi di euro per porre rimedio al macroscopico errore della manovra finanziaria del 2011 che ha provocato appunto il dramma degli “esodati”. Risorse ridotte di oltre 200 milioni destinate, impropriamente, a prolungare l’Opzione Donna (a nostro parere dovevano essere utilizzati ben altri fondi che quelli degli “esodati”). Riteniamo che le risorse rimaste nel Fondo Esodati siano ben sufficienti per finanziare l’ottava salvaguardia che ha iniziato il suo cammino parlamentare proprio in questi giorni (DDL 3893 a firma Damiano, Gnecchi ed altri). Infatti, dall’ultimo Report sui sette provvedimenti di salvaguardia, diffuso dall’INPS il 15 giugno scorso, emerge esplicitamente che i posti ancora a disposizione per un nuovo provvedimento di salvaguardia sono almeno 34.000. Infatti a fronte di una potenziale platea di 172.466 aventi diritto, sono state accolte finora 127.632 domande, mentre 10.395 risultano ancora giacenti in attesa di istruttoria. Risulta pertanto in modo inconfutabile che i posti minimi disponibili già consolidati (coperti da regolare finanziamento rimodulato con la Legge di Stabilità 2016 pari ad 11,4 miliardi), sono ben 34.439, ai quali si devono sommare quelli derivanti dalle istanze che avranno esito negativo nelle 10.395 in istruttoria. E’ innegabile dunque, che le risorse stanziate sono ampiamente sufficienti anche per l’ottavo provvedimento di salvaguardia per tutti gli esodati esclusi ai quali occorre restituire il loro diritto alla pensione.”

Quali saranno gli esclusi dall’ottava salvaguardia, secondo la proposta di legge attuale?
“Per poter considerare definitivo tale provvedimento siamo dell’opinione che occorre ricomprenderci anche alcune centinaia di esodati che maturano il diritto alla pensione oltre il 2019 (quasi tutti ex Postali) ed alcune centinaia di esodati in mobilità che maturano il diritto oltre i 36 mesi dalla fine della mobilità stessa. Due categorie che chiederemo vengano ricomprese nell’ottava salvaguardia con l’auspicio che con essa si chiuda veramente e definitivamente questa vergognosa pagina della legislazione previdenziale italiana.”

Qual è la vostra preoccupazione ora?
“Che il Governo in fase di approvazione della legge si esprima positivamente, anche perché negli incontri avuti il 23 giugno sia al Ministero del Lavoro che a quello delle Finanze abbiamo raccolto precisa disponibilità da parte di entrambi. “Se nella Conferenza dei Servizi in atto noi verifichiamo che i risparmi sono esattamente quelli che stanno emergendo, non avremo nessuna contrarietà ad approvare l’ottava salvaguardia stante la circostanza che tutti i risparmi dei sette provvedimenti precedenti devono essere esclusivamente destinati a risolvere definitivamente il problema esodati”: queste le loro parole. Il nostro auspicio è pertanto quello che il Governo mantenga questo impegno.”

Quale tempistica prevedete?
“Ci auguriamo che il Ministero delle Finanze e del Lavoro chiudano velocemente la Conferenza dei servizi che serve per accertare i risparmi delle sette salvaguardie entro questo mese. Erano stati presi degli impegni in modo tale che a settembre si potesse approvare celermente la proposta di legge che ci riguarda. I risparmi devono essere certificati da Inps, Ragioneria dello Stato e dal Ministero del Lavoro.”

Quindi prima della legge di Stabilità?
“L’ottava salvaguardia, dopo le verifiche che le ho indicato, dovrebbe avere una strada piuttosto veloce nella sua approvazione. Non c’è bisogno che vada a finire in legge di Stabilità perché non è necessaria l’allocazione di ulteriori risorse. I numeri son certi, i risparmi son chiari e sufficienti e quindi il Governo non ha nessun alibi per opporsi ad una sollecita approvazione di quel DDL entro settembre.”

Ha altro da aggiungere?
“Abbiamo solo da ribadire la richiesta di un pieno sostegno del Governo alla nuova proposta di legge 3893 per l’ ottava salvaguardia e chiediamo a Governo e Parlamento che alla stessa venga assicurato un iter parlamentare d’urgenza , assegnando la sede legislativa alla Commissione, per la sua approvazione nel più breve tempo possibile e comunque non oltre il mese di settembre.”
(Leggi)

5 commenti:

  1. SPERIAMO BENE MA DA COME SI STA COMPORTANDO IL GOVERNO LE SPERANZE NON SONO TANTE INFATTI STANNO FACENDO UN MINESTRONE FRA ESODATI,FLESSIBILITA',PRECOCI,LAVORO USURANTE E COSI' VIA CHE ALLA FINE SI HA L'IMPRESSIONE CHE NE ESCA UN NUOVO PASTICCIO.

    RispondiElimina
  2. ma non si tiene conto di quei ex lavoratori ed attualmente senza nessun reddito,che hanno beneficiato della legge 104 nel 2011 per familiari e congiunti disabili??

    RispondiElimina
  3. e poi ,non e' vero che si tratta di lavoratori ancora in attivita',ma anche e sopratutto di gente che ormai sono quattro anni che continuano a soffrire e sperare in questa ottava salvaguardia ,con i nostri familiari e congiunti disabili

    RispondiElimina
  4. La proposta di legge pare non abbia inserito nella ottava salvaguardia chi attualmente assiste i disabili gravi pur avendo ricevuto certificazione per la quarta salvaguardia per assistenza a disabile non grave L. 104. Questo è un vero sopruso perchè non si va incontro a chi ne fa veramente di bisogno....Eppure la sinistra del partito democratico di cui Damiano e Gneccchi sono rappresentanti si vanta di essere paladina dello stato sociale!!!!!

    RispondiElimina
  5. poi vi sono anche persone come il sottoscritto che fa i turni a 62 anni in ceramica 41 di contributi madre disabile con legge 104 dal 2008 senza mai approfittare a tutt'ora che grazie alle modifiche sulle salvaguardie deve lavorare ancora 2 anni fino a 64 in un ambiente sicuramente poco salubre a temperature proibitive bisogna anche considerare che più si invecchia più il lavoro è usurante.
    Sembra che questo dettaglio sfugga.....

    RispondiElimina