Siamo almeno 5.000 dipendenti postali colpiti, vittime del decreto Monti-Fornero del 6-12-2011. Siamo PERSONE in carne ed ossa, cittadini italiani, lavoratori che si sentono TRATTATI COME SCORIE. Adesso abbiamo uno strumento in più per far sentire la nostra voce. Usiamolo con intelligenza.
Noi siamo sempre dell'idea che per fare le cose giuste ed eque, ci si debba salvare tutti. Paola
RispondiEliminaA ME VA VIA ANCHE LA VOGLIA DI PARLARE, BASTA PAROLE E' ORA DI PASSARE AI FATTI. SUBITO, PERCHE' SONO PIU' DI CINQUE MESI CHE SIAMO SOSPESI. E' DISUMANO TRATTARCI COSI'. ESODATA POSTE 53
RispondiEliminaIl rapporto di fiducia con lo Stato si sta incrinando e riguarda una platea di persone che nel rapporto di fiducia con lo Stato hanno fondato tanta parte della loro vita. E' veramente brutto sentirsi presi in giro e, in fondo, buttati via dopo anni trascorsi non a divertirsi ma a lavorare per costruire il futuro per sè, per i propri figli,per la propria vecchiaia,per essere utili alla società e per non comportarsi come parassiti. Chi di noi ha trascorso gli anni della propria giovinezza a frequentare le aule universitarie, e a studiare per conseguire la laurea, mai forse avrebbe pensato che la protervia accademico/professorale avrebbe potuto partorire l'abominio degli esodati, calpestando con incredibile leggerezza un patto che i lavoratori che hanno lasciato anticipatamente il servizio (quasi sempre non per loro volontà) avevano sottoscritto o accettato anche anni e mesi prima che comparisse il "fatale monstrum".
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