Di deroga in deroga il Parlamento - con in testa la Commissione Lavoro della Camera - sta smantellando la riforma Monti-Fornero - Tra veri esodati e nuovi esodandi ormai sono 170 mila i lavoratori tutelati a spese di Pantalone - Il tentativo di annullare ogni risparmio riducendo l'età pensionabile e reintroducendo le pensioni d'anzianità avanza inesorabile
01/08/2014
Eppure i segnali c’erano stati, da tempo e numerosi. La Camera, con un voto favorevole più ampio di quello di una maggioranza di per sé drogata per via del premio assegnato dalla legge elettorale, aveva approvato nei primi giorni di luglio il sesto (sì proprio il sesto) intervento di salvaguardia per gli esodati (quei soggetti che mantengono il diritto di andare in quiescenza con i requisiti previgenti la riforma del 2011).
La storia, anche questa volta, ha seguito il solito copione su cui abbiamo visto recitare, più o meno, tutti i partiti in occasione delle precedenti operazioni di salvaguardia. Come al solito si è partiti con un testo di legge multipartisan sulla scorta di quanto già predisposto nella passata legislatura. E ad ogni passaggio topico (la quinta salvaguardia era inclusa nella legge di stabilità per il 2014) l’implacabile Commissione Lavoro della Camera ha compiuto un passo avanti a modifica – con il pretesto degli esodati – della riforma Fornero, in attesa che maturino le condizioni (finanziarie prima ancora che politiche – queste ci sarebbero già -) per giungere ad una ‘’soluzione finale’’ di quella ‘’legge maledetta’’.
Il testo varato dalla Commissione, nella sua completezza, fu stroncato, in sede di relazione tecnica, dalla Ragioneria dello Stato e dall’Inps. Il costo cumulato (2014-2025) del progetto era stato valutato nell’ordine di 47 miliardi (partendo da 2,8 miliardi nell’anno in corso che salirebbero al picco di 8,8 miliardi nel 2018). Troppo da sostenere, anche per l’ultimo caposaldo della ‘’linea di classe’’ del Pd. Così, si è dovuto ‘’fare di necessità virtù’’ e accontentarsi. Come nelle volte precedenti. Ma stavolta è andata di lusso. Si è scoperto (a prova del fatto che gli esodati erano meno di quelli che venivano contrabbandati quando il caso era di moda) che nella seconda e nella quarta operazione di salvaguardia si era esagerato nella stima dei possibili utilizzatori e quindi anche nelle coperture di spesa; e che c’erano quindi dei risparmi disponibili. Poi si sono aggiunte alcune centinaia di milioni prelevati (sic!) dal Fondo per l’occupazione. Nella sesta salvaguardia, allora, sono stati inclusi 32mila lavoratori, ma, a fronte delle contestuali riduzioni operate sugli interventi precedenti il numero netto dei tutelati aumenterà di 8mila circa, raggiungendo quello complessivo di 170mila. La nuova misura di tutela è molto semplice: si limita ad ampliare da 36 a 48 mesi (e quindi al 6 gennaio 2016) dall’entrata in vigore della legge Fornero, il periodo di maturazione dei previgenti requisiti pensionistici. Tale condizione permetterà agli interessati di andare in quiescenza con i vecchi e non con i nuovi requisiti. Cerchiamo di spiegare bene questo passaggio, che, a nostro avviso, è scandaloso. Chi ha risolto il rapporto di lavoro prima dell’entrata in vigore della riforma potrà andare in pensione con i previgenti requisiti purchè li maturi entro un quadriennio.
Che dire ? Abbozziamo. Invece, non riusciamo proprio a giustificare che sia salita a bordo della Zattera della Medusa del sistema pensionistico italiano, una ‘’categoria’’ di tutelati completamente nuova: i cosiddetti cessati da un contratto a termine tra il 2007 e il 2011. Nel numero massimo di 4mila, è sufficiente che costoro non si siano rioccupati a tempo indeterminato per rientrare nel sistema di salvaguardie fino a 48 mesi (a questo punto è scattato un anno in più anche per loro rispetto a quanto prevedeva il testo varato dalla Commissione). Questi soggetti potrebbero non aver perso neppure un giorno di lavoro, contraendo rapporti a termini uno dopo l’altro o contratti di collaborazione anche interessanti sul piano economico.
Ma tutto ciò non conta: se non si lavora a tempo indeterminato si è comunque ‘’figli di un dio minore’’, che deve intervenire a risarcirti al momento della pensione. Tanto è Pantalone che paga. La cuccagna, però, non è finita. Ecco un altro vettore da utilizzare: il decreto n.90 (già in Aula alla Camera) a nome di Marianna Madia, il ministro che, ‘’sparse le trecce morbide sull’affannoso petto’’, si è messa in testa di riformare il pubblico impiego all’insegna del giovanilismo più accentuato e sulla base di una staffetta anziani/giovani molto sbrigativa nei criteri: ‘’fatti più in là che al tuo posto vengo io’’.
Nel provvedimento di conversione del decreto n.90 (Madia), la Commissione Affari costituzionali, in sede referente e dietro suggerimento di influenti membri della Commissione Lavoro, ha inserito un emendamento a favore degli insegnanti (circa 4mila) che hanno raggiunto quota 96. Tale emendamento (approvato nonostante il parere contrario della Ragioneria Generalle dello Stato) consiste in una sostanziale settima salvaguardia impropria, poiché questi lavoratori potranno andare in quiescenza con le regole previgenti la riforma del 2011 pur non essendo esodati, ma stabilmente occupati. Un altro emendamento ha abolito, fino al 2017, la penalizzazione economica per i dipendenti pubbliciche scelgono il trattamento anticipato, prima dei 62 anni, avvalendosi solo del requisito contributivo previsto.
Questo è un primo passo verso il ripristino del pensionamento di anzianità, anche nel settore privato. La Commissione poi ha reso ancor più discriminatorio il testo nei confronti dei pensionati a cui viene preclusa ogni possibilità di ricoprire incarichi nella pubblica amministrazione in palese violazione di quanto sancito dall’art. 51 Cost. ed ha introdotto una norma che consente di ‘’rottamare’’ i dirigenti, i medici, i professori universitari e i magistrati, obbligandoli, a discrezione delle amministrazioni di appartenenza, al trattamento anticipato e disconoscendo loro il diritto di raggiungere i limiti del pensionamento di vecchiaia.
Ma sulla legge Monti-Fornero si addensano nubi ancor più minacciose, tenute a bada per ora dalla mole di risorse che sarebbero necessarie per apportarvi dei cambiamenti ancor più sostanziali (abbiamo già capito, pero, che questo governo non è molto attento agli equilibri di bilancio). Non dimentichiamo che Forza Italia ha aderito alla raccolta delle firme per un referendum abrogativo della legge Fornero, promossa dalla Lega Nord. Si tratta di un’iniziativa sgangherata e propagandistica, destinata, a meno che gli asini non imparino a volare, ad infrangersi nel momento in cui la Consulta dichiarerà inammissibile il quesito. Ma, nel frattempo, il dibattito sull’abrogazione avvelenerà le acque del vivere civile e tirerà, mellifluamente, la volata alle iniziative ‘’politicamente corrette’’ che giacciono alla Camera, recanti proposte di pensionamento c.d. flessibile: che è un modo elegante per abbassare l’età di pensionamento, magari con il pretesto di tutelare non solo gli esodati, ma anche gli esodandi. In altre parole, di ripristinare, a certe condizioni, la possibilità di andare in quiescenza prima di aver compiuto 60 anni o negli anni immediatamente successivi, come avveniva, di norma, ai tempi precedenti la legge Monti-Fornero: una delle più importanti iniziative del governo dei tecnici che è stata una compagine benemerita, ormai esposta nello stand da tre palle un soldo nelle fiere strapaesane di una nazione di ingrati.
(Leggi)
Stupido cazzola non bere prima di scrivere. ......
RispondiEliminaSono d'accordissimo con te!Questo individuo spara CAZZATE grosse come la sua mole!!!!L'iniziativa CRIMINALE dell'accoppiata Monti/Fornero ha contribuito in modo esplosivo,ad impoverire migliaia e migliaia di lavoratori che,giustamente,aspettavano di accedere alla pensione!!!Il governo tecnico di Monti è stato uno dei PEGGIORI degli ultimi tempi purtroppo avallato da Napolitano, il peggior presidente che l'Italia abbia avuto!!!
EliminaQuello che scrivete :
RispondiElimina"La nuova misura di tutela è molto semplice: si limita ad ampliare da 36 a 48 mesi (e quindi al 6 gennaio 2016) dall’entrata in vigore della legge Fornero, il periodo di maturazione dei previgenti requisiti pensionistici. Tale condizione permetterà agli interessati di andare in quiescenza con i vecchi e non con i nuovi requisiti. Cerchiamo di spiegare bene questo passaggio, che, a nostro avviso, è scandaloso. Chi ha risolto il rapporto di lavoro prima dell’entrata in vigore della riforma potrà andare in pensione con i previgenti requisiti purchè li maturi entro un quadriennio"
è una grossa imprecisione.
Entro il 06 gennaio 2016 bisogna avere i requisiti per la decorrenza della pensione ( compresa quindi la finestra mobile.
I requisiti per la maturazione della pensione bisogna quindi averli al giugno 2014.
Le norme non sono una opinione.... attenzione quindi alle affermazioni e ai commenti qualunquisti, specialmente da parte di voi esperti di previdenza.
PUR TENENDO CONTO DEI 6 MESI AGGIUNTI DA SACCONI IL 1-1-2011,
EliminaE QUINDI LA FAMOSA FINESTRA DI 1 ANNO DOPO LA MATURAZIONE DELLA PENSIONE, SI PUO' SAPERE QUANTI ANNI PRIMA VI SIETE LICENZIATI?
IL PROBLEMA DI FONDO, E' CHE NON VI HANNO LICENZIATO!
i mesi aggiunti da Sacconi sono 3 e non 6. pertanto i requisiti per la maturazione della pensione bisogna averli acquisiti entro il 6 ottobre 2014 e non a giugno.
Eliminaanonimo delle 20:43, Sei tu ad avere un problema, curati dallo psichiatra.
EliminaAnonimo del 2 Agosto delle 20.43
EliminaCosa te ne frega !!! Non e' a te che dobbiamo rendere conto. Sei sempre qui in mezzo a noi e non hai ancora capito che questo Blog non e' aperto per i tipi come te !!!! E' estate, si puo' vivere all'aperto, perche' non ti trovi qualcosa di meglio da fare ??? E lasci agli interessati i loro problemi ; che credimi !!! anche senza i tuoi commenti e' gia' triste di suo. esodata poste 17
L' anno di finestra esisteva già prima della Fornero.
EliminaE' stato aggiunto un' anno in più di salvaguardia.
Questo articolo mi da ragione, col pretesto di garantire gli esodati veri ,si sono inserite delle categorie che esodati non sono, lasciando indietro quelli che a pieno titolo dovrebbero rientrare nella sesta salvaguardia , come i nati nel quarto trimestre del 1953.
RispondiEliminamonti fornero cazzola ichino
RispondiEliminaesposti al tiro delle tre palle .
SI !!!
Ma deono essere di cannone !!
Ex on. cazzola, vedi che l'ingrato sei tu e non la nazione. ti sei nutrito stando al parlamento di questa nazione e adesso che non sei stato più rieletto, sputi sul piatto che mangi. VERGOGNATI
RispondiEliminaCazzola hai fatto cosi bene durante il tuo mandato che non sei stato rieletto alle elezioni del 2013. Fatti questa domanda: PERCHE'??????
RispondiEliminaHai vissuto prima sulle spalle dei lavoratori e poi sulle spalle degli italiani, la tua bella pensione da onorevole te la sei presa, e ora sarebbe meglio che prima di parlare facessi 2 cose:
1) sciacquati bene la bocca;
2) attacca il cervello, se cè l'hai;
Fai il pensionato e non intervenire su argomenti che non sono alla tua altezza.
RITIRATI IN TUTTI I SENSI.
Questo blog deve restare un blog credibile, serio e di riferimento per gente come noi truffata dallo stato. Quindi, per cortesia, non pubblicate più gli articoli scritti da inutili cretini come cazzola.........non ne abbiamo proprio bisogno.
RispondiEliminaFaccio un appello agli amministratori. Se volete che questo blog resti credibile ed un luogo serio di comunicazione tra noi e per noi esodati. ......non pubblicate le stupidaggini scritte da persone qialsiasi e insignificanti come cazzola. Che senso ha pubblicare articoli scritti da persone che non contano niente, tipo cazzola. ..... che oltretutto scrive anche un sacco di cretinate. Ne va della credibilità di questo blog! !!
RispondiEliminaFinché i vari Cazzola resteranno credibili interlocutori per giornalisti, tecnici e politici di un certo livello decisionale e di opinione, ci pare un bene far sapere cosa si deve combattere.
EliminaPerché, invece non torniamo a far parlare di noi?
Noi lo lasciamo spesso all'efficacia delle posizioni dei comitati, ma perché non scriviamo più a ministri sottosegretari e giornalisti come un tempo?
Noi abbiamo la stessa disponibilità a veicolare queste realtà. Ancora oggi il blog è letto da chi cerca notizie da diffondere.
Il Cazzola più che esperto di previdenza, dal tono sempre incomprensibilmente astioso verso gli esodati, mi sembra un esperto nel salvaguardare se stesso e tutto quel sottobosco di politicanti che da anni vivono alle spalle dei lavoratori veri, e che forti dei loro privilegi hanno il terrore che l'attuale governo, laddove per motivi di bilancio dovessero cercare coperture ai maggiori ma sacrosanti costi per il riconoscimento delle vecchie regole a TUTTI GLI ESODATI ANTE LEGGE FORNERO COME DEL RESTO GIA' SI E' FATTO PER I PRIMI 170.000, lo stesso Governo possa ritenere moralmente ineccepibile, come senza alcun dubbio lo è, andare a colpire i mille sprechi e le inefficienze dello stesso mondo in cui sguazzano e si nutrono avidamente ormai da decenni senza ancuna decenza. QUESTI ESPERTI DEL PROPRIO ESCLUSIVO TORNACONTO SI VERGOGNINO DELLA LORO MESCHINITA' E NON OSINO INTERFERIRE SU UN ATTO DI ASSOLUTA GIUSTIZIA SOCIALE.
RispondiEliminaCAZZOLA........ognuno merita il cognome che porta.! Il tuo ti esprime in pieno! .....ora sei un libero cittadino con una pensione enorme per quel poco che hai fatto : il saltimbanco da un partito ad un altro pur di stare " in onda " ed occupare col tuo enorme deretano ...." UNA POLTRONA " . Con i nostri soldi ti abbiamo foraggiato per anni ed ora che sei il " NULLA" ( non perche' prima fossi qualcuno ) vuoi farci ricordare che ancora esisti sparando..... CAZZATE....... PUSSA VIA BRUTTA BERTUCCIA avrebbe detto il grande " SORDI "
RispondiEliminaCazzola come la sua degna compagna di fregature per chi non avesse capito metterò il nome: Elsa non si smentiscono mai!!!!Paola
RispondiEliminaLei pensa che le aziende siano obbligate a tenere un dipendente fino a 70 anni ?
RispondiEliminaINTANTO, L' ETA' MASSIMA PER ANDARE IN PENSIONE E' 67 ANNI!
EliminaAL GIORNO D' OGGI, NELLE INDUSTRIE, NON SI USANO PIU' LE BRACCIA MA LA TESTA E SOPRATTUTTO L' ESPERIENZA!!!!!!!!!!!!!!!
Cazzola Giuda.
RispondiEliminaPentiti !!!!!!!
Ma quale cazzola giuda! !!!......... cazzola cretino come al solito. Queste sono le persone che contavano nel passato. ......ecco perché siamo ridotti così. Io non gli affiderei neanche la custodia di una vecchia bici, tanto è stupido.
RispondiEliminaComunque dico agli amministratori che cazzola è una persona qualunque e non si possono pubblicare articoli di chiunque...... anche il mio calzolaio ha le sue opinioni. Gli dico di scrivervi un articolo? Lo pubblicate? Per favore fate in modo che questo blog resti credibile .........rifiutatevi di pubblicare articoli insensati e scritti dal primo cretino che passa.
RispondiEliminaChe bella la libertà!Se pure un'essere inutile come Cazzola può parlare,è veramente bella la libertà.
RispondiEliminaSalvaguardato postale.
Cazzola sei miserevole e meschino con questa tua ossessione per gli esodati ed ancora di piu' per il tuo passato di sindacalista.
RispondiEliminaQuesti sono i sindacalisti.....!!!!!
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