Indirizzo mail

Puoi contattarci scrivendo a: cumpustela@gmail.com

mercoledì 6 agosto 2014

Madia: “Su quota 96 nessun passo indietro”

Decreto Pa, sì alla fiducia. Madia: “Su quota 96 nessun passo indietro”
Decreto Pa, sì alla fiducia. Madia: “Su quota 96 nessun passo indietro”
Tra i no anche quello del premio Nobel Rubbia. Il ministro della Pubblica amministrazione è intervenuta al termine del dibattito in Senato, aggiungendo che "il presidente del Consiglio ha detto che entro la fine del mese ci sarà un intervento strutturale sulla scuola, dove si affronterà il tema della precarietà e quindi del rinnovamento"
Il Senato ha approva il decreto legge di riforma della Pubblica Amministrazione, provvedimento su cui è stata posta la fiducia: i sì sono 160, contro 106 no. Tra i no anche quello del senatore a vita Carlo Rubbia, vincitore del premio Nobel per la fisica nel 1984. Ora il decreto torna alla Camera. “Nessuna marcia indietro del governo” aveva detto il ministro Marianna Madia. Il riferimento è alla soppressione della norma che sanava la situazione dei “quota 96“, i 4mila lavoratori della scuola che in autunno non potranno andare in pensione perché “bloccati” nel limbo dalla riforma Fornero. 
Come è noto la Ragioneria dello Stato ha evidenziato problemi di coperture finanziarie costringendo il governo a fare marcia indietro. Il ministro ha tentato però di difendere le decisioni dell’esecutivo e, alle critiche di chi ricordava la lunga permanenza al Colle del decreto uscito dal Consiglio dei ministri (di cui gli uffici legislativi hanno poi chiesto lo “spacchettamento”), ha risposto chiedendo di “non scomodare il Quirinale”. E sottolineando che “la firma del Capo dello Stato ha riguardato il testo così come uscito dal Consiglio dei ministri”. Quanto alla soluzione per i quota 96, Madia ha detto che “entro la fine del mese ci sarà un intervento strutturale sulla scuola, dove si affronteranno il tema della precarietà e quindi del rinnovamento” del comparto, “le entrate degli insegnati e la precarietà degli insegnanti”.
Il ministro ha poi affermato che il dl è solo il primo tassello” ma “il cuore vero della riforma della pubblica amministrazione, il ribaltamento vero nel rapporto tra cittadino e pubblica amministrazione, è il disegno di legge” delega, calendarizzato qui in Senato”.  Intanto la titolare dei rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi ha annunciato che il governo – come è avvenuto alla Camera – porrà la questione della fiducia sul maxiemendamento, scatenando la protesta dell’opposizione. Il presidente Pietro Grasso ha comunicato che alle 14 inizierà la prima chiama. Nel frattempo si riunirà la commissione Bilancio per dare il proprio parere sul maxiemendamento. Quindi l’esame del ddl Riforme proseguirà nel pomeriggio.

4 commenti:

  1. Ok a Quota 96 da approvare entro la fine di Agosto,
    ma, prima ancora, è più giusto approvare con l'OK
    definitivo in Senato la VI salvaguardia c.d."esodati".

    RispondiElimina
  2. Questi sono capaci di bocciare anche la sesta salvaguardia. ......... sono dei dilettanti cinici

    RispondiElimina
  3. Quando cavolo approvano la sesta salvaguarda? Ci faranno fare la stessa fine dei prof? Prima illusi e poi scaricati nuovamente?

    RispondiElimina
  4. Le categorie rientranti nella la VI salvaguardia, con esclusione
    della nuova con contratti a termine, sono finanziati a costo zero, con copertura della spesa derivante dai risparmi accantonati di precedenti salvaguardie sovrastimate nei numeri dei conti e che per legge sono accantonate per uso esclusivo che interessi solo ulteriori deroghe per gli c.d."esodati" non ancora salvaguardati .
    Quindi nessuno può dire che i soldi non ci sono !!!!!!!

    RispondiElimina