Indirizzo mail

Puoi contattarci scrivendo a: cumpustela@gmail.com

lunedì 13 aprile 2015

Ansia e depressione, una ricerca certifica i danni agli esodati

Ansia e depressione, una ricerca certifica i danni agli esodati
di Raffaele Marmo
Che rimanere senza stipendio e vedersi sfuggire di mano, in una notte e all’improvviso, la pensione possa essere una causa di depressione, è agevole immaginarlo. Ora, però, a certificare la drammatica condizione psicologica degli esodati è uno studio scientifico di un’università italiana, svolto presso la facoltà di psicologia: uno studio che sarà presto pubblicato integralmente dagli autori e che qui anticipiamo nei suoi elementi più significativi.
Condotto da settembre 2013 ad aprile 2014, su un campione di 50 esodati, la ricerca ha puntato a verificare se la riforma pensionistica del 2011 ha provocato «l’insorgere di alterazioni psicopatologiche conclamate e se ha avuto ripercussioni sullo stato di salute generale e sulla qualità di vita dei diretti interessati».
Ebbene, i risultati non lasciano spazio a dubbi. Le persone coinvolte - si legge nel report - «condividono una dolorosa ed arrabbiata constatazione di uno stravolgimento esistenziale, non solo per effetto della sopraggiunta precarietà economica, ma anche per la rottura dei legami sociali, talvolta persino familiari». «L’inattesa perdita dell’identità sociale (non essendo né lavoratore né pensionato, l’esodato non ricopre alcun ruolo riconosciuto) porta inevitabilmente a riflettere sul tratto di vita già vissuto e su quello a venire. Sorge un sentimento di sfiducia, uno scoraggiamento, che fa sentire fragili, vulnerabili, inutili, impotenti. Alcuni sperimentano un senso di vergogna, che conduce lentamente all’isolamento».
(Leggi)

5 commenti:

  1. E come non condividere quanto riportato sopra !!! Proprio oggi a una visita presso l'ASL durante un'indagine conoscitiva alla domanda se casalinga, lavoratrice, o pensionata, per la prima volta in vita mia ho avuto la netta sensazione di non avere un'identita' propria ed ho risposto : Esodata !!! Con la sorpresa dell'interlocutrice.... Ma io non mi sento casalinga perche' dopo una vita di lavoro fuori casa questa definizione non mi appartiene (con tutto il rispetto delle casalinghe) accetterei pensionata ma non lo sono e cosi' nello stilare il mio profilo e' stato scritto Esodata...del resto cosi' ci hanno definiti e tale io mi sento. Un'identita' che non abbiamo scelto ma che ci hanno cucito addosso con le ripercussioni emotive, piscologiche, sociali che tutto cio' comporta. Se un giorno ci sara' riconosciuto il nostro diritto e spero presto !!! Nell'animo di pensionata rimarro' sempre un'ex esodata. Condizione troppo stressante e dolorosa da poter dimenticare con facilita'.

    RispondiElimina
  2. Avviamo una Class Action !
    A me la pressione è andata a 200.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. VECCHIA, con la pressione a 200 ti avrebbero già ricoverato!

      Elimina
  3. Come è possibile, in 8 mesi, su di un campione di 50 esodati su 200.000, poter vagliare ed ottenere addirittura dei dati a livello scientifico. "L' insorgere di alterazioni psicopatologiche conclamate e se ha avuto ripercussioni sullo stato di salute.
    E' uno studio scientifico di un’università italiana, svolto presso la facoltà di psicologia: uno studio che sarà presto pubblicato integralmente dagli autori.
    Sono curioso di sapere quale sarà questa blasonata università.

    RispondiElimina
  4. Infiltrato.........sei sempre li seduto alla tua postazione preferita in attesa di commenti da commentare a sua volta con quel velo di sarcasmo che ti contraddistingue da ogni interlocutore con un minimo di buon senso, (questo per dirti, che tu corvo nero, non ne hai neanche un briciolo ) Che stupido passatempo che ti sei scelto !!! Avresti potuto impiegarlo per una causa piu' gratificante. Ma si capisce da lontano che i disagi altrui ti danno un senso di compiacimento..... Ricordati che prima o poi, chi semina vento raccoglie tempesta....

    RispondiElimina