Indirizzo mail

Puoi contattarci scrivendo a: cumpustela@gmail.com

martedì 7 aprile 2015

Parole che fanno bene

Parole che fanno bene
Abbiamo ricevuto in privato questo scritto ed abbiamo chiesto l'autorizzazione a pubblicarlo perché sono parole che ci gratificano, ma fanno bene a tutti gli esodati. 
Grazie, Paolo. 
Non so se lo sapete ma da 3 anni e mezzo non ho praticamente mai passato giorno senza collegarmi almeno una volta al sito degli esodati postali. Dopo un breve periodo ho capito che mi bastava quello, in tutto questo tempo non si è mai perso e non è mai stato in ritardo sulle notizie importanti e non mi ha mai dato notizie sbagliate o gonfiate. E' una cosa che mi ha tenuto reattivo ed in azione, mi diceva che non ero solo, che era molto molto dura reagire ad uno sgarro assurdo (da un giorno all'altro 6 anni in più del previsto senza reddito) fatto da dilettanti boriosi quanto incredibilmente ed irragionevolmente inconsapevoli e poi sordi, negazionisti per cercare di non riconoscere il male degli errori fatti a danno di oltre 200.000 persone. e 200.000 famiglie colpite senza preavviso o prevedibilità proprio in un momento già per loro durissimo di distacco non cercato dal lavoro e dalla comunità di lavoro, con in più la crisi economica crescente. I salvatori da/o meglio creatori di.. baratri hanno ben presto opportunisticamente graziato tassisti e farmacisti alla loro prima reazione ma gli esodati, così dispersi e necessariamente disorganizzati contavano di non rivederseli davanti. Tanto inutile danno a pochi poteva essere una via efficiente in politica. Mostrava innegabilmente ai falchi della speculazione e della politica europea che almeno contro alcuni senza colpa (l'esempio) si sapevano prendere misure oggettivamente impossibili in altre democrazie europee. E invece no. Grazie a voci come la vostra i lamenti isolati a poco a poco sono stati consolidati e sono stati ascoltati da altri prima timidi ma di buona fede e via via a momenti sono diventati un boato. Direi la giusta gogna per chi diceva che non esistevano. Dopo anni di incertezza (si ha diffidenza a dirlo, non è la prima volta che la linea di meta si allontana dopo averla superata) il messaggio su "Le Buone azioni" è stato indubbiamente una bellissima buona azione. Seguito il consiglio ed andando sul sito INPS per alcuni, spero molti, c'era proprio l'uovo di Pasquetta atteso da 3 anni e mezzo. Come già hanno fatto molti delle precedenti salvaguardie (che non finiremo mai di ringraziare) nulla cambia, si rimane sul pezzo sino a che tutti quelli che abbiamo incluso nella definizione di esodati e che da quel dicembre 2011 soffrono ma non mollano non avranno la loro più che meritata salvaguardia. Un saluto.

2 commenti:

  1. Quando bara l'arbitro ogni partita è persa! Abbiamo firmato quando l'arbitro diceva che i ristoranti in Italia erano pieni e che le casse dell'Inps erano in ordine. Dopo la firma, l'arbitro ha spostato di ben 7 anni e oltre la data della pensione: una schifezza terzomondista di cui nessuno mai pagherà i danni pesanti arrecati a migliaia di famiglie. In questa italia di "M...da" le chiacchere stanno a zero. Se avessi 40 anni di meno farei anch'io il "Br.." . Politici PAPPONI!

    RispondiElimina
  2. purtroppo non si puo' tornare indietro ma soltanto lottare ed andare avanti,sono ormai piu' di tre anni che aspetto ed assisto al balletto delle salvaguardie giocando sulla pelle delle persone e famiglie per colpa di politici ladri e bastardi perche' altro non mi viene in mente se non di peggio ma l'importante è non mollare lottare e sbattere loro in faccia la scheda elettorale a questa razza di politici di merda ,tutti al presidio di domani ed a testa alta,la nostra dignita'non puo' rubarcela nessuno e gridiamo loro in faccia cio' che pensiamo.

    RispondiElimina