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domenica 20 dicembre 2015

Legge Stabilità: Donne, Esodati e Precoci troppo costosi per lo Stato

Riforma pensioni e Legge Stabilità: Donne, Esodati e Precoci troppo costosi per lo Stato
Treu: 'Per Esodati fondi Aspi, per Precoci pensione anticipata, ma no alla quota 40 proposta dal M5S'. Pd: 'Si alla proroga di Opzione Donna'.

Molto si è detto in quest'ultimo periodo in merito alla Legge di Stabilità. Numerosi sono stati gli emendamenti presentati per apportare rettifiche. Pochi quelli approvati e i segni sono ancora evidenti. La riforma non ha chiuso tutte le questioni irrisolte e molti sono i nodi ancora da sciogliere. Il problema maggiore è rappresentato nel trovare accordi che mirino a sanare le situazioni di Precoci, Esodati e Lavoratrici.

Opzione Donna: quale futuro?

L'Opzione Donna è nata come forma sperimentale per cercare di consentire alle donne lavoratrici con 35 anni di contributi di andare in pensione. Tale requisito andava considerato in unione all'età anagrafica che doveva corrispondere a 57 anni per le lavoratrici dipendenti ed a 58 per le lavoratrici autonome. Gli emendamenti riguardanti alla sua estensione sono stati bocciati e quindi le donne nate nell'ultimo trimestre dell'anno sono state escluso da questa riforma. La motivazione va ricercata nella mancanza di coperture. Tutelare infatti le nate negli ultimi tre mesi dell'anno avrebbe comportato un costo di 500 milioni di euro. Patrizia Maestri, deputata Pd, ha affermato che il suo partito sta cercando di trovare una soluzione poiché quella trovata pare loro una forma di ingiustizia.

Precoci: cosa succede

Il senatore Treu si è espresso in merito ai Precoci ed ha affermato che essi appartengono ad una fascia di lavoratori destinata all'estinzione. Nello specifico ha dichiarato che in futuro ne esisteranno in numero sempre minore. Il motivo è da ricercare nel tempo in cui viviamo poiché la legge italiana odierna obbliga i giovani all'assolvimento di una formazione scolastica più lunga e completa rispetto a quella che avveniva in passato. Non è possibile, afferma, che si possa concedere di andare in pensione dopo 40 anni perché questa scelta peserebbe eccessivamente sulle casse dello Stato. Per i quota 41 egli suggerisce di adottare una forma di pensione anticipata per risolvere la loro questione.

Esodati: ci sono degli esclusi

Treu si è espresso anche sulla situazione degli Esodati. Questa fascia di ex lavoratori si è ritrovata senza un reddito in seguito alle modifiche attuate dalla legge Fornero. Nel famoso decreto Salva Italia, meglio conosciuto con il nome della sua fautrice, sono stati cambiati i requisiti per accedere alla pensione. A fare cumulo sono in contemporanea sia gli anni di contributi versati che gli anni d'età anagrafica. Per loro Tiziano Treu prevede una forma di assistenza d'uscita flessibile o con ammortizzatori sociali, già presenti come Aspi.  La sua idea vede quindi una forma di aiuto erogato sotto l'aspetto di un mensile con la finalità di sostegno reddituale.
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1 commento:

  1. Treu, al pari di Cazzola, dovrebbe vergognarsi. Se non sbaglio è sua la legge che concede benefici ai sindacalisti.

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