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domenica 20 dicembre 2015

Opzione donna e flessibilità, la partita resta aperta, secondo Damiano

Opzione donna e flessibilità, la partita resta aperta, ecco la spiegazione di Damiano
La delusione e lo scetticismo per i mancati interventi in Legge di Stabilità vengono smorzati dal Presidente della Commissione Lavoro.
Prima era ottimismo, poi è diventata speranza ed infine si è trasformata in delusione. Questo, in sintesi, lo stato d’animo di milioni di italiani che attendevano con ansia gli ultimi ritocchi alla Legge di Stabilità e soprattutto sul capitolo previdenziale. Dopo l’ennesimo step della manovra finanziaria, quello della Commissione Bilancio, niente sembra sia stato fatto per le pensioni e per gli altri piccoli interventi tanto attesi come opzione donna, salvaguardia esodati e così via.

Niente è perduto, anzi, era tutto previsto
A spegnere la delusione, o almeno a tentare di farlo, ci pensa l'Onorevole Damiano, da sempre uno dei più impegnati sul tema delle pensioni ed uno dei più accaniti riformatori del capitolo previdenziale. Dopo la manifestazione unitaria dei Sindacati, che chiedevano una immediata soluzione ai problemi lasciati dalla Fornero, il presidente della Commissione Lavoro Damiano ha ribadito che, nel 2016, la battaglia sulla riforma e sulla flessibilità sarà il punto cardine del lavoro Parlamentare. Secondo l'ex Ministro, la linea guida indicata dai sindacati durante la mobilitazione, va nella stessa direzione di quello che nel 2016 si cercherà e probabilmente si farà sull’uscita dal lavoro per andare in pensione.
La linea prevista è quella di consentire l’uscita a partire dai 62 anni con una penalizzazione massima dell’8% e con almeno 35 anni di contributi versati. Anche sui lavoratori che hanno iniziato le loro carriere da giovani, i famosi precoci, l’idea è quella di consentirne l’uscita non appena raggiunti i 41 anni di contribuzione, sempre con penalizzazioni calmierate al ribasso. Il tutto è perfettamente in linea con quanto previsto già ad ottobre, con la stesura del testo iniziale della Stabilità, perché era risaputo che era prematuro ed impossibile mettere a punto una riforma già per la manovra finanziaria che sarà attiva da gennaio.
Alcune vittorie parziali di Damiano
Nello stesso tempo, Damiano si dimostra soddisfatto su alcuni temi previdenziali affrontati in queste settimane di lavoro e che grazie al lavoro della Commissione sono stati inseriti nella Legge. Il Presidente considera sue vittorie alcuni punti di opzione donna, sugli esodati e sui precoci che sono tra gli 11 suoi emendamenti che si è fatto approvare. Anche se non c’è stata ancora una estensione di opzione donna per le nate nell’ultimo trimestre, nella Legge di Stabilità è stata prorogata la sperimentazione sul provvedimento di anticipo pensione per alcune lavoratrici.
L’istituzione di un contatore che ogni fine settembre, tirerà le somme su quante lavoratrici hanno optato per l’anticipo e su che spesa hanno procurato alle casse pubbliche è molto importante. Con questi dati, l’INPS ed i Ministeri di Lavoro ed Economia potranno stabilire a quanto ammontano i risparmi che poi saranno dirottati sempre su opzione donna e su altri delicati temi previdenziali. Un po’ come per le salvaguardie esodati che secondo stime ufficiali, presentano un risparmio di oltre 3 miliardi di euro rispetto a quanto stanziato. Vittoria di Damiano anche la cancellazione della penalizzazione per i precoci andati in pensione prima del 1° gennaio 2015 e lo sblocco dei vasi comunicanti per coloro che hanno usufruito della Legge 104 per l’assistenza a familiari disabili.
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