Monti: esodati? Solo qualche disagio

Monti cinico sugli esodati: solo qualche disagio
L'ex premier del governo tecnico minimizza la condizione disperata di molte persone: esagerate le critiche alla Fornero
Quasi assente dalla scena politica se non per qualche sporadica dichiarazione, l'ex premier Mario Monti torna a far parlare di sé con parole che è difficile non criticare visto la grave crisi economica che l'Italia sta attraversando. Durante la registrazione della trasmissione Porta a Porta, Monti ha detto che le critiche agli effetti della riforma Fornero "sono state largamente esagerate" e sugli esodati "c'è stata qualche defaillance numerica ma qualche disagio di transizione è inevitabile quando si cambia".
Qualche defaillance numerica? Sì, avete letto bene. Insomma, come si può minimizzare in questi termini la condizione che ogni giorno sono costretti a vivere milioni di italiani disperati perché da anni (e di certo il suo governo non ha aiutato, anzi!) non si riesce più a vedere la luce in fondo al tunnel.
È sbagliato inseguire la popolarità. "Non bisogna cercare l'impopolarità a tutti i costi per auto flagellarsi ma la gran parte degli errori che si fa governando è quella della ricerca della popolarità". Alla domanda di Bruno Vespa se approvi le misure di spesa decise da Renzi, Monti ha risposto: "alcune sì altre no". In proposito Monti ricorda le misure decise dal suo governo sul comparto nautico che, ammette "sono state oggetto di una forte componete di errore". Tuttavia, spiega, "ci sono dei momenti in cui bisogna far passare provvedimenti così duri che bisogna anche dare un segnale per far vedere che non si risparmia nessuno. Questo provvedimento non lo rifarei, è una misura criticabile ma era un ingrediente per far capire l'opinione pubblica".
Critico verso l'austerità prima di Renzi. Sempre durante la trasmissione di Bruno Vespa, l'ex Presidente del Consiglio ha aggiunto di aver "criticato l'austerità europea ben prima di Berlusconi e di Renzi: ho sempre sostenuto la necessità di lasciare fuori gli investimenti". Ha poi detto: "tuttora penso che la vera battaglia da fare in Europa è proprio sugli investimenti. Su questo punto la Germania ha torto e Padoan ha ragione".
Senza di me Renzi non sarebbe nato. "Non vorrei che si dimenticasse che io ho appoggiato la formazione del governo Renzi che ammiravo per l'impulso verso le riforme. Ma senza la mia azione non ci sarebbe stato né Letta né Renzi", ha proseguito Monti intervistato su Rai1. Secondo Monti "abbiamo ragione noi italiani a premere sulla commissione per applicare misure di rigore anche verso la Germania ma la lamentazione di per se fa solo aumentare il piacere di vedere l'Italia che pensa di non essere trattata nel modo giusto".
Non m'interessa Passera né Scelta Civica. E poi ha concluso: "Su Corrado Passera non sento né l'esigenza né l'imperativo morale di emettere dichiarazioni su di lui ma gli auguro, come a tutti i coraggiosi che si candidano, successo per la sua impresa".
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