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mercoledì 16 marzo 2016

Slitta ancora lo stop alle ricongiunzioni onerose

Pensioni, Slitta ancora lo stop alle ricongiunzioni onerose
  • Scritto da  Davide Grasso
Anche quest'anno il Governo si è dimenticato dei lavoratori con carriere discontinue rinviando ancora l'intervento per eliminare gli oneri della riunificazione delle contribuzioni sparse in più gestioni previdenziali obbligatorie.
Assieme alla flessibilità in uscita slitta anche la revisione delle ricongiunzioni onerose. Ci vorrà dunque ancora altro tempo per concedere ai lavoratori con carriere discontinue la possibilità di valorizzare con maggiore flessibilità gli spezzoni contributivi versati in diverse gestioni previdenziali obbligatorie. Dalla commissione Lavoro della Camera, dove sono state presentate numerose proposte di legge (tra queste anche quella del presidente Cesare Damiano), Maria Luisa Gnecchi (Pd) ha annunciato che nei prossimi giorni verrà chiesta un’audizione all’Inps sul tema al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti per cercare una soluzione al problema. 
Resta, infatti, ancora limitato l'utilizzo del cumulo gratuito dei periodi assicurativi introdotto dalla legge di stabilità 2013 (legge 228/2012), un istituto interessante dato che non incide sul sistema di calcolo della pensione (a differenza della totalizzazione che, di regola, calcola gli assegni con il sistema contributivo). Questo strumento, infatti, consente dal 1° gennaio 2013 di cumulare gratuitamente la contribuzione presente in tutte le gestioni previdenziali dell'Inps, (Ago, Ex-Inpdap Ex-Enpals, compresa la gestione separata, con la sola esclusione delle casse professionali) al fine di perfezionare una pensione. Ma che ha tanti limiti: non può essere utilizzato per raggiungere i requisiti contributivi utili alla pensione anticipata (42 anni e 10 mesi) ma solo per il conseguimento della pensione di vecchiaia a condizione, però, che in nessuna delle gestioni coinvolte nel cumulo sia stato raggiunto il requisito di 20 anni di contributi. Vale a dire un diritto autonomo a pensione. Un vero slalom che restringe di molto la platea dei possibili interessati all'istituto. 
Come ricorda la Gnecchi il problema riguarda soprattutto quei lavoratori con 60/62 anni di età che hanno versato comunque 42/43 anni di contributi sparsi in diverse gestioni previdenziali (es. 25 anni di contributi nell'AGO ed altri 17 anni nella gestione separata). La disparità di trattamento appare evidente: se avesse versato sempre in una sola gestione il lavoratore potrebbe accedere subito alla pensione anticipata (peraltro senza alcuna penalizzazione) ma, dato che i contributi sono frutto di carriere discontinue, lo sfortunato è costretto ad attendere 67 anni oppure ad utilizzare la totalizzazione nazionale accettando, in questo caso, un calcolo fortemente penalizzante perchè determinato interamente con il sistema contributivo. Quand'anche potesse ricorrere alla ricongiunzione, esclusa comunque per utilizzare i contributi nella gestione separata, si dovrebbero sostenere ingenti costi.
Una situazione "inaccettabile" ricorda la Gnecchi per la quale il Governo ha promesso più volte un intervento poi mai effettuato, sempre per questione di bilancio. Anche il presidente dell'Inps, Tito Boeri, aveva indicato nel piano di Riforma presentato a Luglio scorso al Governo la volontà di rivedere gli istituti per riunire la contribuzione mista. Ma la contrarietà del Governo ad una revisione della Legge Fornero ha bloccato di fatto anche questo progetto. 
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10 commenti:

  1. "Slitta ancora lo stop alle ricongiunzioni onerose"
    qualcuno puo' spiegare il perche' sono nate le ricongiunzioni onerose
    e se sono cosi' onerose forse ci sara' pure un motivo. grazie

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  2. Il motivo sta nella Legge voluta dal Governo Berlusconi - promotore il suo ministro Tremonti - che riconosce quei periodi come lavorati ma non contribuiti e quindi da pagare nuovamente.

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    Risposte
    1. a questo punto la fornero non c' entra, pero' spiegami il
      perche' dei periodi lavorati ma non contribuiti.
      forse perche' trattasi di contributi dal valore cosi' esiguo
      che non possono essere parificati a quelli da lavoro dipendente e quindi bisogna pagare la differenza.

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    2. No. Scelta politica.
      Documentati!
      sono stati pubblicati diversi articoli e ci sono tanti atti parlamentari che puoi trovare in internet.
      Su, forza, un piccolo sforzo non può che farti bene.

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    3. sto facendo tutti gli sforzi possibili, pero' non riesco
      ancora a comprendere. ti chiedo un favore, prova tu
      tecnicamente e con poche parole a spiegarmi il perche'
      di queste ricongiunzioni onerose.
      forse a dir tuo non l' hanno capito neanche i parlamentari.

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    4. sto facendo tutti gli sforzi possibili, pero' non riesco
      ancora a comprendere. ti chiedo un favore, prova tu
      tecnicamente e con poche parole a spiegarmi il perche'
      di queste ricongiunzioni onerose.
      forse a dir tuo non l' hanno capito neanche i parlamentari.

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    5. "Anonimo del 16 marzo 2016 22:23"
      vedo che anche tu non hai fatto nessun sforzo per spiegare
      il "NO" alle ricongiunzioni onerose.
      Su, forza, un piccolo sforzo non può che farti bene.

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    6. " all'Anonimo del 16 marzo 2016 22:23"
      è un problema tuo e non mio, per cui devi essere tu a spiegarmi il perchè del No alle ricongiungiunzioni onerose, dato che sono diventate legge prima della riforma Fornero,
      e che nessun partito vi si è mai opposto.
      solo ora è diventato un problema, a distanza di anni, é perchè comincia ad avvicinarsi l' età pensionabile.
      Torno a ribadirti, è solo un problema tuo e quindi saprai
      regolarti di conseguenza.

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    7. Continua a far finta di nulla, a non documentarti!
      Il brodo dell'ignoranza è proprio così profumato?

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    8. Io non mi debbo documentare, sei tu che mi devi spiegare, dato che il mio piatto preferito è il brodo dell' ignoranza.

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