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martedì 1 maggio 2012

Le preoccupazioni in sicilia

La fabbrica degli esodati
(30 aprile 2012)
di Angela Di Marzo
Palermo. La preoccupazione cresce e spinge a tornare in piazza le tute blu della ex Fiat di Termini Imerese. In duemila hanno sfilato oggi per il centro del paese del palermitano, per sollecitare il Governo a rispettare gli impegni per la reindustrializzazione dell'area e chiedere risposte immediate per i 600 esodati. Il corteo ha attraverso il centro per concludersi in piazza. Gli operai hanno espresso la loro ansia per un futuro che appare ancora incerto. Una vertenza, quella dell'ex stabilimento Fiat che coinvolge tutto il paese, così molti commercianti hanno abbassato le saracinesche dei loro negozi in segno di solidarietà con i manifestanti.
"Siamo ancora in attesa di una convocazione al ministero dello Sviluppo Economico - hanno affermato Armando Zanotti, segretario provinciale Cisl Palermo e Giovanni Scavuzzo, segretario Fim Cisl Palermo -, la tensione fra i lavoratori sale, torniamo dunque a chiedere l'impegno del governo regionale a fare fronte unico affinché si chiarisca, una volta per tutte, qual è la volontà del Ministero sul progetto di Dr Motor".
"Il lavoro fatto lo scorso anno per la definizione dell'accordo quadro per Termini Imerese non deve andare disperso - continuano Zanotti e Scavuzzo -, vogliamo chiarezza per una vicenda che sembra rasentare il bluff". Il ministero dovrà sciogliere i nodi sul finanziamento delle banche necessario all'imprenditore molisano, Di Risio, ad avviare il piano. E si attendono risposte anche sul possibile ingresso nel capitale Dr da parte della Regione siciliana. Il pericolo temuto dai sindacati è che i tempi si allunghino, e se lo stabilimento non verrà riaperto entro l'anno con il riavvio a lavoro del 30% della forza lavoro, a rischio c'è la cassa integrazione straordinaria per il secondo anno consecutivo.
"Servono un fronte compatto e forti alleanze per una diversa reindustrializzazione - ha commentato il segretario della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava -. La manifestazione di Termini è il Primo Maggio di lotta per i lavoratori ex Fiat in piazza, arrabbiati, esasperati, con la speranza al minimo, con meno fiducia. Questa volta, la lotta ha un significato molto più rilevante che nel recente passato, perché mette a nudo una realtà di bluff, di incapacità e malefatte politiche a danno di una terra che sta perdendo anche il minimo tessuto industriale". Con la manifestazione di Termini i sindacati chiedono una accelerazione perché la "situazione rischia di precipitare" e sollecitano un intervento della Regione e del ministero dello Sviluppo. Situazione ancora più pesante per alcuni lavoratori dell'indotto, che dal primo gennaio sono senza stipendio e senza cassa integrazione. E mentre Invitalia ha reso noto che si stanno valutando altre quattro manifestazioni di interesse, i sindacati sollecitano anche l'avvio delle altre attività attese a Termini e che dovevano insediarsi entro l'anno: Medstudios, Newcoop, Biogen e Lima corporate. "Partendo dalla norma approvata in finanziaria regionale - ha affermato Mimmo Milazzo, segretario generale Cisl Palermo - che esemplifica le procedure burocratiche in modo da sbloccare appalti e progetti di industrializzazione, chiediamo alle istituzioni regionali e nazionali di accelerare sul piano di riconversione di Termini, sciogliendo al più presto i nodi e dando così certezze ai lavoratori".
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2 commenti:

  1. Sono solidale con gli ex lavoratori tutti, non solo di Termini, ma della Sicilia intera.Le autorita' preposte, non hanno fretta di risolvere, ma per noi che viviamo queste attese, vorremmo che non solo il posto di lavoro ci sia dato al piu' presto, ma di venire ascoltati per i nostri diritti, calpestati. Paola

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  2. cara Paola sono esodata Poste al 31 dicembre 2011 .Mi mancavano 14 mesi di contributi per i vecchi cari 40 ho inviato la richiesta di contribuzione volontaria ma adesso??? avrei dovuto andare in pensione a maggio 2014..non ci sono certezze solo parole!!!

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