LA STORIA/2
in pensione soltanto nel 2017
n Paola ha lavorato per oltre vent'anni alle Poste. A giugno 2013 sarebbe dovuta andare in pensione. E invece le carte in tavola sono drammaticamente cambiate. Perché Paola, che ha lasciato l'Ufficio postale di Bedizzole il 27 dicembre 2011 con la formula del licenziamento consensuale e un incentivo equivalente a uno stipendio di 13 mesi - che l'avrebbe traghettata fino alla pensione -, si è ritrovata nel limbo degli «esodati». Senza lavoro e con il traguardo della pensione spostato più in là nel tempo rispetto alle previsioni del periodo pre-riforma: «Ho calcolato non potrò andare in pensione prima del 2017. Avevo accettato di lasciare il lavoro prima perché dovevo assistere mia madre disabile. Nel frattempo, per problemi personali, ho dovuto vendere la casa in cui abitavo e acquistarne un'altra, accendendo un mutuo».
 
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