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lunedì 15 giugno 2015

Esodati, opzione donna e legge Fornero: a quando le decisioni concrete?

EcoLibero NewsPensioni esodati, opzione donna e legge Fornero: a quando le decisioni concrete?
Cristina Pipitone15 giugno 2015
Sul tema pensioni, Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, è intervenuto alla conferenza Covip con questa affermazione: ‘Bisogna trovare un equilibrio tra la maggiore flessibilità e la compatibilità di finanza pubblica. Non vogliamo scaricare altri pesi sulle future generazioni e non possiamo costruire altro debito’. Insomma ,i soldi da stanziare sono pochi, anche perché l’Unione Europea non autorizza grossi stanziamenti per la previdenza. Per tale motivo la proposta dei Quota 100 come formula di pensione anticipata viene bocciata. In quanto agli esodati, Poletti ha assicurato che la platea di beneficiari della settima salvaguardia verrà incrementata, con modifiche ai requisiti. Ma difficilmente gli esodati si accontenteranno di questo, in quanto sono quasi cinque anni che attendono un intervento da parte del Governo che sia strutturale e risolutivo. Invece niente: migliaia di lavoratori restano senza reddito né lavoro. E che dire di Opzione donna?

Pensioni 2015: opzione donna e legge ForneroSu opzione donna sembra esserci stataun’apertura da parte di Boeri, presidente Inps, dopo che ha detto chiaramente che le coperture finanziarie dovrebbero esserci. Ma di fatto restano solo parole, per cui prima di esultare si attende di vedere il Governo passare all’azione (anche perché alle parole dette e rimangiate ci si sta abituando). Intanto la Cgil ribadisce la necessità di cambiare la legge Fornero, ‘perché è iniqua, penalizza i giovani e le donne e irrigidisce oltre misura il mercato del lavoro’. Sì, buona idea. Ma quando? Il quando resta sempre il punto focale. Un quando che non ha risposta.
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7 commenti:

  1. In Italia chi comanda l'Inps o il governo? Boeri deve solo amministrare un ente pubblico rispettando le leggi dello Stato! Il discernimento di cosa sia più necessario e importante per il popolo, la flessibilità in uscita dal lavoro con un costo e risolvere la questione, oppure guardare solo al risparmio della spesa pubblica, è compito del del Governo e non certo di altri !

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    1. "In Italia chi comanda l'Inps o il governo?"
      Hai fatto la domanda giusta, l' INPS è un' azienda come tutte le altre.
      E proprio per questo motivo, chi l' amministra, deve rendere conto del suo bilancio: non possono uscire più soldi di quelli che entrano, come invece era successo "sempre" prima del 2011.

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  2. Il sig. BOERI deve solo fare il presidente Inps, come e stato comandato.,
    e non interferire sulle pensioni, sono stati eletti dei Ministri appositi x
    lavoro pensioni, che dopo tutto siamo gli unici in Europa con il sistema
    contributivo dopo la legge Fornero.


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    1. INFORMATI !
      "GERMANIA - Il sistema previdenziale è contributivo. La riforma del 2007 prevede un sistema graduale di innalzamento dell'età a partire dai 65 anni: l'obiettivo è mandare i tedeschi in pensione a 67 anni, senza distinzione di sesso. Ciascun lavoratore versa il 19,9% dello stipendio lordo. Ma lo Stato interviene con oltre 80 miliardi di euro all'anno per la previdenza, che è il capitolo più corposo della spesa pubblica tedesca."

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  3. Chi ha voluto Boeri all'inps??????
    Lo sapete tutti,quindi.

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  4. Fatto è che l'INPS continua a fare il proprio lavoro - quello istituzionale - con efficienza approssimativa. La 6a salvaguardia si è chiusa da 5 mesi e ad oggi non hanno ancora comunicato i risultati finali. È PAZZESCO CHE UNO DEI PIÙ GRANDI OPERATORI PREVIDENZIALI D'EUROPA GESTISCA LE PROPRIE ATTIVITÀ IN QUESTO MODO. La colpa è loro, se la 7a salvaguardia è ancora al palo. PAZZESCO!

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  5. Stanno prendendoci in giro

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