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domenica 21 febbraio 2016

Riforma Pensioni, Martedì inizia l'Iter alla Camera

Riforma Pensioni, Martedì inizia l'Iter alla Camera
L'ex ministro del Lavoro: il sistema previdenziale deve affrontare, quest’anno, il tema della flessibilita’ delle pensioni e risolvere numerosi problemi rimasti in sospeso: le ricongiunzioni onerose, gli esodati non salvaguardati e i lavori usuranti” conclude. 
Inizia l'iter parlamentare sulla Legge Delega sulle norme per il contrasto della povertà. Il disegno di legge, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 28 Gennaio, è stato assegnato alle Commissioni lavoro e affari sociali della Camera dei Deputati. Martedi’ prossimo le Commissioni esamineranno tempi e modalita’ per la discussione del provvedimento. Il disegno di legge attribuisce al Governo la Delega a rendere strutturale il SIA, il Sostegno all'inclusione attiva, per le famiglie numerose legandolo alla stipula di un patto di servizio personalizzato con i servizi sociali e, in particolare, ad una razionalizzazione delle prestazioni assistenziali e previdenziali legate alla prova dei mezzi. Che dovranno essere concesse sulla base dell'Isee del nucleo familiare e non più, come accade attualmente, sui redditi Irpef del beneficiario.
Proprio su questo punto si è accesa la polemica nell'ultima settimana. Minoranza dem, opposizioni e la parte sindacale denunciano come si sia di fronte all'ennesimo tentativo di fare cassa attraverso il capitolo previdenza che colpirà in particolare le vedove. Nella relazione illustrativa del Governo al disegno di legge Delega oltre all'assegno sociale si citano, infatti, anche le pensioni di reversibilità (e quelle indirette) oltre che l'integrazione al trattamento minimo e la cd. quattordicesima. Sulle pensioni ai superstiti si ipotizza, del resto, l'intervento più pesante. La normativa attuale prevede, infatti, comunque l'erogazione della prestazione nei confronti del superstite a prescindere dal reddito del beneficiario. In particolare se il reddito del superstite splafona cinque volte il trattamento minimo Inps (circa 2.500 euro al mese lordi) la pensione al superstite viene abbattuta del 50% dell'importo base spettante (il 60% in caso di concorso del solo coniuge, l'ipotesi più frequente) lasciando quindi al beneficiario un importo pari al 30% della prestazione erogata al deceduto. Con la revisione dei criteri per la concessione della prestazione chi ha redditi (considerati ai fini Isee) superiori ad una determinata soglia (che il Governo non ha chiaramente indicato) potrebbe perdere del tutto l'erogazione della prestazione.

Sia il Ministero del Lavoro che quello dell'Economia hanno provato a smorzare i toni garantendo che le modifiche non coinvolgeranno i trattamenti già concessi prima dell'entrata in vigore dei decreti attuativi e, per quanto riguarda il futuro, che comunque la Delega intende dare e non togliere. Ma ciò non è sufficiente. Anche perchè una volta approvata la Delega l'esecutivo avrebbe ampio spazio per per scrivere i decreti attuatavi senza passare per le Aule parlamentari ma solo presso le Commissioni, con un confronto politicamente meno intenso.
Non a caso l'Ex-ministro del Lavoro, Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro della Camera punta  a modificare con un apposito emendamento il testo della Delega eliminando ogni riferimento alla previdenza. "Le dichiarazioni dei ministri Padoan e Poletti circa l’intenzione del Governo di non toccare le pensioni di reversibilita’, vanno nella giusta direzione. Per renderle concrete e per sgombrare il campo da dubbi interpretativi, trattandosi di una legge Delega, proporro’ un emendamento di cancellazione del testo laddove si fa riferimento alla razionalizzazione delle prestazioni previdenziali”. “E’ fondamentale tenere rigorosamente separati gli interventi sulla previdenza da quelli sull’assistenza".
Damiano torna anche sul capitolo flessibilità in uscita: Non dobbiamo dimenticare che il sistema previdenziale deve affrontare, quest’anno, il tema della flessibilita’ delle pensioni e risolvere numerosi problemi rimasti in sospeso: le ricongiunzioni onerose, gli esodati non salvaguardati e i lavori usuranti”. Il Governo ha indicato più volte la volontà di smussare le rigidità della legge Fornero soprattutto per quanto riguarda le lavoratrici.
(Leggi)
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1 commento:

  1. ma come hanno fatto ad eliminare ,con un semplice segno,la possibilita' x chi accudisce e ha accudito parenti e familiari handiccapati nella settima salvaguardia?è stato un atto di puro ed indefinibile cattiveria politica,vergognatevi x tutte queste persone che soffrono x dolore fisico e motale

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