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domenica 2 marzo 2014

Reggio Emilia: la lotta all’ingiustizia degli esodati

Esodati, la loro lotta all’ingiustizia
A Reggio sono circa 800, pronti a tutto «per cancellare una iniquità tutta italiana»
«Ho perso il conto di quante volte noi esodati reggiani abbiamo incontrato, tra gli altri, tutti i principali onorevoli e deputati del Pd come: Fassina, Damiano, Gnecchi, Franceschini, Incerti, Barretta, Delrio e, una volta, anche lo stesso Renzi. Ma questo partito ritenuto "amico", che nei propri ideali fondatori dovrebbe avere una particolare attenzione alle tematiche sociali come diritti e lavoro, a parole, dichiara da sempre di voler risolvere il problema esodati, ma, nei fatti, sembra che sia intenzionato a continuare anche nel 2014 a mettere solo delle toppe».
Così esprime la propria amarezza il Comitato Esodati Reggio, che "per i proprio diritti e per la propria dignità" lotta da più di due anni. Da quando, cioè, la riforma Fornero ha innalzato i requisiti anagrafici e contributivi per accedere al pensionamento, gettando in un limbo tutti i lavoratori che, prossimi ai requisiti pensionistici precedenti al governo Monti, avevano volontariamente accettato di uscire dal mondo del lavoro, per effetto di accordi di ristrutturazione o crisi aziendale. E che ora, data la retroattività della riforma, si trovano ad attendere anche anni prima di poter percepire la pensione.
Il gruppo reggiano, in particolare, è formato da una cinquantina di persone, di cui la metà proveniente dalle ex Reggiane, e presieduto da Pietro Braglia. Mentre in provincia, secondo i dati del Comitato, sarebbero 800 gli esodati. Uomini e donne che, angosciati per le sorti proprie e delle rispettive famiglie, hanno deciso di unirsi in una struttura organizzata, così da far valere al meglio le proprie ragioni di fronte alle istituzioni.
Tanto che, afferma uno dei componenti del gruppo, Giuseppe Scialla: «Dopo essere stati il primo comitato esodati ricevuto dal Quirinale, noi reggiani, a breve, avremo un secondo traguardo: saremo i primi a portare a Bruxelles, in commissione europea, queste tematiche. Lì chiederemo anche ai parlamentari europei di farsi carico di questa ingiustizia». Un percorso, quello del Comitato Esodati Reggio Emilia, che - iniziato con le contestazioni del 7 gennaio 2012 in piazza della Vittoria, in occasione della visita dell'allora premier Mario Monti alla città - non mira certo a interrompersi. Tant'è che, ci dicono dal Comitato, già è stato richiesto un incontro al nuovo Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
Chi volesse contattare il Comitato Esodati Reggio Emilia - che settimanalmente organizza incontri, eventi e presidi - potrebbe farlo chiamando il numero 333/2944657 begin_of_the_skype_highlighting 333/2944657 GRATIS  end_of_the_skype_highlighting .
Lucia Cuccurese
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