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venerdì 14 novembre 2014

La Rete degli Esodati chiede l'estensione delle tutele

Pensioni, La Rete degli Esodati chiede l'estensione delle tutele

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La Rete dei Comitati degli Esodati chiede l'estensione delle salvaguardie in favore di ulteriori 49mila lavoratori beffati dalla Riforma Fornero del 2011. "Serve un provvedimento che tuteli tutti coloro che avrebbero avuto la decorrenza entro il 6 gennaio 2019".
C'è sconforto tra gli esodati non salvaguardati sulle dichiarazioni fatte ieri dai Vertici dell'Inps in Commissione Lavoro di Palazzo Madama secondo le quali tutti gli esodati sono stati salvaguardati. La Rete si dichiara esterrefatta, si legge in un comunicato stampa, "del tenore di queste parole, atte a negare la realtà del dramma ancora in corso e confermata dall’INPS stessa con le due tabelle elaborate in  risposta all'interrogazione n. 5-030439 dell'On. Gnecchi, e illustrate in Commissione Lavoro il 15 Ottobre u.s. dal Sottosegretario Bobba".
"I dati ufficiali contenuti in queste tabelle - prosegue il comunicato stampa della Rete - indicano esplicitamente  che gli “Esodati” non salvaguardati, con i requisiti di cui alla L.147/2013, nell’elaborazione che prevede la decorrenza della pensione fino al 6.1.2019 sono 49.500. Occorre però tenere presente che in queste statistiche non sono conteggiate intere categorie di “Esodati” mai ricomprese in alcuna salvaguardia".
La Rete chiede, inoltre, che venga prevista nella Legge di Stabilità, attualmente all’esame del Parlamento, una precisa misura per salvaguardare almeno i 49.500 “esodati non salvaguardati” accertati dalla Commissione Lavoro della Camera.
"Preannunciamo una forte mobilitazione del movimento degli esodati con l’11° presidio sotto i palazzi del potere romano per dimostrare, ancora una volta, che esistiamo e che da 3 anni  viviamo un vero e proprio dramma unitamente alle nostre famiglie" conclude il comunicato.
 

7 commenti:

  1. A proposito di categorie mai ricomprese in nessuna salvaguardia
    ci sono "esodati" in mobilità ordinaria e governativa con requisiti contributivi in regola ma mancanti del requisito della età e che anche per un solo giorno sono esclusi da qualsiasi salvaguardia.

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    1. LE DATE SONO DATE, E SONO TASSATIVE.
      COME PER LA 6^ SALVAGUARDIA, IL TERMINE E' IL 6 GENNAIO.
      SE LA PRESENTI IL 7 GENNAIO DEI FUORI!!!
      QUINDI, 1 GIORNO, 1 MESE O 1 ANNO, TUTTI HANNO LO STESSO IDENTICO VALORE.

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    2. Non hai capito,gli "esodati con mobilità mancanti del solo requisito dell'età al termine anche di un solo giorno,non sono mai rientrati in nessuna delle salvaguardie,fucilati sul posto a tradimento con un colpo secco alla nuca .

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  2. Abbiamo firmato accordo con sindacato azienda e confindustria esodo il 16/11/2010
    Messo in mobilia il 1/12/2012
    Sono nato il 14/6/1954 con 37 anni di contributi a fine 2014
    Fatto domanda per quinta salvaguardia accettata per il ministero del lavoro e politiche sociali
    Ma non per l'INPS che non mi ha neanche avvisato del riggetto della domanda.
    Domando io sono un esodato da salvaguardare o secondo L'INPS io sono ...
    ..che cosa ? Poi che bella invenzione la trappola della decorrenza la suddetta è più importante della maturazione del diritto.Siamo al grottesco.

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  3. gli esodati poste it, che hanno almeno 35 anni di contributi, ma non hanno 63 anni al 06.01.016, come il sottoscritto, che compie tale età il 13.02.2016, sono fuori, quindi dovremo rivolgerci alla ns azienda, avendo già spedita, la famosa dichiarazione, il testa agli articoli di (postali esodati) perché, come stanno, le cose, l'accordo non è valido, vediamo di informarci con i patronati!

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    1. Ma cosa stai dicendo? vedi che ti sbagli. Difatti occorre avere almeno 35 anni di contributi e 62 anni e tre mesi di età anagrafica al 6 gennaio 2016.
      Giuseppe53

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    2. Giuseppe 53, sbagli tu .
      Se uno ha 35 anni di contributi necessita di 62 anni e tre mesi di età anagrafica per raggiungere il diritto con il requisito quota 97, 3 alla pensione, ma nella sesta
      salvaguardia è previsto entro il 06 gennaio 2016 la
      maturazione della pensione, quindi incluso il periodo
      della finestra per un minimo di 12 mesi, il che porterà
      l'età anagrafica minimo a 63,3 al momento del conseguimento reale dell'assegno pensionistico.

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