Riforma pensioni 2015, esodati e precoci: Renzi, Damiano e Commissione Bilancio, la svolta
Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito riferito a riforma pensioni 2015 e previdenza: quella che si è appena aperta sarà una settimana decisiva per le vertenze relative a lavoratori precoci e Quota 96 della Scuola, categoria entrambe in attesa del responso che formulerà la Commissione Bilancio
in merito a tre emendamenti presentati in Legge di Stabilità. I
lavoratori precoci sperano in una riduzione della platea di individui
che ogni anno viene afflitta dalle penalizzazioni sugli assegni pensionistici laddove i Quota 96 della Scuola attendono invece l'esito del dibattimento su due emendamenti che potrebbero sancire il pensionamento a partire dal settembre 2015. Settimana importante anche per quanto concerne riforma pensioni 2015 ed esodati, con la CGIL a chiedere a gran voce la settima salvaguardia per altri 49mila soggetti cui
la Legge Fornero ha letteralmente tagliato le gambe. Sette giorni
decisivi dunque in vista di una riforma pensioni 2015 che possa
finalmente ridisegnare il comparto previdenziale: come sottolineato
dalle parole del ministro Padoan, ogni misura sarà comunque ratificata a costo zero o quasi.
Riforma pensioni 2015, esodati, Quota 96 e precoci: Renzi e
Damiano, settimana decisiva - Fondamentale il parere della Commissione
Bilancio
Come accennato in apertura, potrebbero presto arrivare importanti novità per quanto riguarda riforma pensioni 2015 e previdenza: partendo dai Quota 96, dopo la bocciatura dell'emendamento a firma Prataviera la
Commissione Bilancio dovrà esprimersi su altri due provvedimenti
relativi alla medesima vertenza che recano in primis le firme di Pannarale e Di Salvo.
Le speranze sono ridotte al lumicino anche e soprattutto perché la
prima bocciatura ha confermato come le intenzioni del governo Renzi e
della stessa Commissione Bilancio non siano mutate rispetto allo scorso
agosto. Il sottosegretario Morando ha sottolineato che
il governo valuterà con grande attenzione i due provvedimenti rimanenti,
staremo a vedere. Settimana decisiva anche per riforma pensioni 2015 e lavoratori precoci, con l'emendamento a firma Damiano-Gnecchi
che finirà al vaglio degli organi preposti: i due membri del PD
chiedono che le norme relative alle decurtazioni sugli assegni
pensionistici non trovino applicazione 'limitatamente ai soggetti che
maturano il previsto requisito di anzianità contributiva entro il 31
dicembre 2017', ma anche in questo caso non sono molte le speranze di
successo.
Torna invece prepotentemente d'attualità un'altra vertenza connessa alla futura riforma delle pensioni 2015, quella relativa agli esodati: 'La CGIL ha
sempre sostenuto che la questione deve essere risolta con una norma di
principio che riconosca in maniera definitiva il diritto alla pensione
per tutti. Una norma che il governo avrebbe dovuto inserire nella Legge
di Stabilità 2015 - ha dichiarato il segretario confederale della CGIL Vera Lamonica parlando
di riforma pensioni 2015 ed esodati - Non si può pensare di arrivare ad
una soluzione creando ulteriori disparità tra lavoratori ugualmente
colpiti dalla manovra Fornero'. Il perché il governo Renzi continui a
rimanere sordo ai tanti appelli connessi ad una riforma delle pensioni
2015 ormai imprescindibile è in parte racchiuso nelle dichiarazioni rilasciate dal ministro Padoan:
'Il debito italiano è molto più sostenibile rispetto a quello della
maggior parte dei paesi UE grazie all'introduzione di profonde riforme
pensionistiche negli ultimi anni'. Le troppe risorse destinate al
comparto previdenziale negli ultimi decenni costringono dunque da
diversi anni i vari governi a prevedere risorse pensionistiche sempre più ridotte con le conseguenze che oggi sono sotto gli occhi di tutti: e Voi come giudicate le parole di Padoan? Dateci un giudizio commentando il pezzo qui sotto! Se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' in alto a destra.
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