Vi
ricopio ed allego l’appello che la Rete dei Comitati ha inviato ieri al
Governo ed alle Commissioni Lavoro di Camera e Senato per sollecitare
l’approvazione della 7’ salvaguardia per almeno tutti i 49.500
certificati dallo stesso Governo in Parlamento.
Al Presidente del Consiglio e Segretario del PD dott. Matteo Renzi,
Nei
prossimi giorni le due proposte (del PD e della Lega) saranno
calendarizzate in Commissione Lavoro alla Camera per unificarle in un
unico testo.
Successivamente alla approvazione del nuovo testo lo stesso passerà all’esame dell’aula e poi al Senato.
Sarà determinante il parere del Governo che verrà espresso in Commissione Lavoro.
Non
sarà un percorso così semplice ma si stanno addensando nubi
preoccupanti su tale iter anche alla luce della sentenza del Corte
Costituzionale sulla indicizzazione delle pensioni bloccata dalla
fornero che rischia di complicarlo pericolosamente.
SARA’
PERTANTO INDISPENSABILE CHE DURANTE IL PRIMO TRAGITTO DELLA PROPOSTA
ORGANIZZIAMO UNA ADEGUATA PRESSIONE SUL GOVERNO E SUL PARLAMENTO CON DEI
PRESIDI CHE SONO IN FASE DI ORGANIZZAZIONE ED AI QUALI TUTTI DOVRETE ASSICURARE LA VOSTRA PRESENZA , con l’auspicio che tale proposta venga approvata prima dell’estate.
Successivamente
ci impegneremo per ulteriori provvedimenti da pretendere in legge di
stabilità per la salvaguardia di TUTTI coloro che eventualmente
risulteranno esclusi da questo settimo provvedimento.
Un caro saluto.
Francesco
Al Presidente del Consiglio e Segretario del PD dott. Matteo Renzi,
e, per conoscenza,
al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti,
al Ministro delle Finanze Carlo Padoan,
ai Presidenti e componenti le Commissioni Lavoro di Camera e Senato
Come
appurato ormai da più e più parti la riforma Fornero palesa molteplici
profili di incostituzionalità, riconosciuti anche da alte cariche
istituzionali, sui quali però è sempre mancata la volontà politica di
intervenire apportando le dovute correzioni e modifiche.
Una
manovra che ha causato vere e proprie emergenze sociali, tra le quali
ineguagliabile è l’ingiustizia subita dagli “esodati”, centinaia di
migliaia di cittadini italiani, perché lasciati privi sia di stipendio
che di pensione per anni.
La
manovra Fornero ha stracciato arbitrariamente il patto che lo Stato
aveva sottoscritto con questi ex lavoratori e lavoratrici.
Un
dramma che perdura inesorabile da oltre 40mesi ed al quale gli ultimi 3
governi hanno risposto solo con provvedimenti parziali, a tutti gli
effetti insufficienti a sanare interamente l'abuso compiuto.
Esclusi
dalle 6 salvaguardie finora approvate, restano ALMENO 49.500 cittadini,
come certificato dal Governo e comunicato dal Sottosegretario Bobba in
Parlamento lo scorso ottobre in risposta ad interrogazione parlamentare
dell’On. Gnecchi.
Chi
afferma che il dramma degli “esodati” sia stato risolto e che gli
“esodati” pertanto non esistano più, mente sapendo di mentire, ed è
indecoroso il balletto sulla reale consistenza della platea in
questione, a cui si assiste impotenti oramai da tre anni .
La
Rete dei Comitati degli Esodati ribadisce la sua determinazione a
continuare a denunciare l’ inaccettabile mancanza di soluzione per gli
“esodati non salvaguardati” e la ferma intenzione a perseguire la sua
rivendicazione con tutte le possibili forme di mobilitazione, affinché
la corretta salvaguardia sia garantita a tutti coloro che siano in
possesso dei seguenti 2 requisiti:
1. Non
essere più occupati al 31.12.2011 per avvenuta risoluzione contrattuale
a qualsiasi titolo, oppure avere entro quella data sottoscritto accordi
collettivi o individuali che, come esito finale, prevedano il futuro
licenziamento.
2. Maturazione del diritto pensionistico con le previgenti norme entro il 31.12. 2018.
Agli
“esodati” rimasti fuori dai 6 provvedimenti precedenti deve essere
garantita analoga salvaguardia, ovvero la restituzione del loro diritto
alla pensione con le regole previgenti la riforma e la cui legittimità
discende dal patto a suo tempo stabilito con lo Stato.
Gli
“esodati non salvaguardati” non comportano nessun onere aggiuntivo per
il bilancio dello Stato, in quanto certa, per esplicita dichiarazione
del Ministro Poletti, è l’esistenza di risparmi dalle norme di
salvaguardia già in corso.
La
legge stessa prevede poi che con tale avanzo si alimenti l’apposito
fondo “esodati” creato con la L.228/2012 e che non può ne deve avere una
destinazione diversa dalla copertura di nuovi provvedimenti di
salvaguardia per i soggetti ancora esclusi.
Chiediamo
con fermezza che Governo e Parlamento procedano sollecitamente, e prima
dell’estate, ad approvare la 7a salvaguardia, che comprenda ALMENO i
49.500 esodati , attualmente non salvaguardati certificati dal Governo
da Lei Presieduto ( su dati INPS).
In
Commissione Lavoro alla Camera sono state depositate due proposte di
legge dai deputati del PD e della Lega, che ringraziamo vivamente per la
loro sensibilità ed attenzione verso il dramma degli “esodati”.
Confidiamo
in un ulteriore sforzo della Commissione lavoro per giungere nei tempi
più rapidi possibili a una proposta di legge unificata da presentare al
Parlamento, e chiediamo con forza al Governo di impegnarsi a sostenere
la proposta che verrà approvata dalla Commissione.
Se
non verrà sanato il “vulnus” del mancato riconoscimento a questi
cittadini del loro diritto di poter andare in pensione con le regole
previgenti la riforma, l’Italia si confermerà non essere più un Paese
democratico e civile, perché di fatto darà prova di totale spregio della
Sua Carta Costituzionale.
Il
dramma “esodati” deve essere risolto solo con un intervento di natura
previdenziale, ossia con il ripristino da parte dello Stato del patto
sottoscritto con questi suoi cittadini, pertanto misure di carattere
assistenziale sono ritenute inaccettabili.
Chiediamo
a Lei, Presidente Renzi, di assumersi, come è in Suo potere, e dovere,
la responsabilità di sanare, nella forma e nel diritto, la gravissima e
violenta ingiustizia compiuta nei confronti degli “esodati”
NESSUN “ESODATO” DEVE RIMANERE CONDANNATO ALL’INDIGENZA !!!
Confidando in
un sollecito e positivo riscontro alla nostra legittima richiesta, Le
rinnoviamo la richiesta di incontro più volte inviataLe ma finora
rimasta senza alcun riscontro.
La salutiamo cordialmente.
Per la Rete dei Comitati di Esodati, Mobilitati, Contributori Volontari, Esonerati, Fondi di Settore e Licenziati senza tutele
Flore Francesco Tel.: 0784 203888 - 3389976878 - Mail: retecomitatiesodati@tiscali.it
Roma 8 Maggio 2015
I Comitati in Rete
COMITATO AUTORIZZATI CONTRIBUTI VOLONTARI
COMITATO MOBILITATI ROMA E NAPOLI
Segreteria Comitato mobilitati.roma.napoli@gmail.com
COMITATO LICENZIATI E CESSATI SENZA TUTELE
Elide Alboni comitato.licenziati@libero.it
COORDINAMENTO ESODATI ROMANI
COMITATO ESODATI LIGURI
COMITATO DIRIGENTI ESODATI
COMITATO ESODATI BANCARI
COMITATO MOBILITATI MILANO
COMITATO LAVORATORI MOBILITA’ LODI
COORDINAMENTO ”MOBILITATI, ESODATI” MILANO
COMITATO FONDI DI SOLIDARIETA' di SETTORE FERROVIERI
COMITATO LAVORATORI MOBILITA’ LIVORNO
COMITATO ESONERATI PUBBLICHE AMM.NI
COMITATO ESODATI PARMA
spero veramente che approvino la settima salvaguardia e mi pare giusto dato che tutti i precedenti esodati sono stati salvaguardati con le precedenti regole, quindi i restanti hanno lo stesso sacrosanto diritto!!!!! in un paese civile e democratico,,,,non vedo perchè devono avere un trattamento diverso!!!!!! io esodata postale dal 2010 con decorrenza pensione 2016 posso sperare di avere la mia sospirata e agognata pensione dopo aver lavorato ben 32 anni e piu mesi avendo fatto un risoluzione consensuale del rapporto di lavoro? premetto che godevo delle legge 104 per parente disabile ma nel 2010 anno in cui ho cessato il rapporto,questo non conta? dato che la salvaguardia dice che la si deve avere nel corso del 2011? qualcuno mi chiarisca per favore ,ringrazio anticipatamente.
RispondiEliminaAddirittura hai lavorato per ben 32 anni!
EliminaLo sai che oggi ne occorrono solo 42.
Spett.le Comitati Esodati,
RispondiEliminacortesemente chiedo consiglio, circa il questionario pubblicato on line, dalla commissione del Senato.Ho fatto domanda per la VI salvaguardia relativa alla lettera (a), ad oggi la mia pratica presso l'Inps risulta "Giacente",e non so si rientro tra i salvaguardati.La mia domanda è, devo compilare il modulo on line della Commissione entro la data del 20 giugno c.a.? Se non compilo il modulo e non rientro nella VI salvaguardia potrò in futuro fare domanda per la VII salvaguardia?
Grazie in anticipo a chi mi vorrà dare risposta.
Il questionario è solo un cervellotico escamotage per tentare di giustificare altro. Chi non partecipa non avrà conseguenze. Sulla "giacenza" attivati con un patronato per capirne i motivi. Ogni caso ha dei parametri generali e specificità proprie.
EliminaPer il resto dovresti rivolgerti ad un comitato specifico delle Rete tra quelli elencati
In risposta all' Anonimo11 maggio 2015 22:37,
EliminaCompila tutti i moduli che devi compilare.
Cosa ne sai che ci sarà una 7° salvaguardia?