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domenica 10 maggio 2015

La Rete scrive a Renzi per la 7′ Salvaguardia

Vi ricopio ed allego l’appello che la Rete dei Comitati ha inviato ieri al Governo ed alle Commissioni Lavoro di Camera e Senato per sollecitare l’approvazione della 7’ salvaguardia per almeno tutti i 49.500 certificati dallo stesso Governo in Parlamento.
Nei prossimi giorni le due  proposte (del PD e della Lega) saranno calendarizzate in Commissione Lavoro alla Camera per unificarle in un unico testo.
Successivamente alla approvazione del nuovo testo lo stesso passerà all’esame dell’aula e poi al Senato.
Sarà determinante il parere del Governo che verrà espresso in Commissione Lavoro.
Non sarà un percorso così semplice ma si stanno addensando nubi preoccupanti su tale iter anche alla luce della sentenza del Corte Costituzionale sulla indicizzazione delle pensioni bloccata dalla fornero che rischia di complicarlo pericolosamente.
SARA’ PERTANTO INDISPENSABILE CHE DURANTE IL PRIMO TRAGITTO DELLA PROPOSTA ORGANIZZIAMO UNA ADEGUATA PRESSIONE SUL GOVERNO E SUL PARLAMENTO CON DEI PRESIDI CHE SONO IN FASE DI ORGANIZZAZIONE ED AI QUALI TUTTI DOVRETE ASSICURARE LA VOSTRA PRESENZA , con l’auspicio che tale proposta venga approvata prima dell’estate.
Successivamente ci impegneremo per ulteriori  provvedimenti da pretendere in legge di stabilità per la salvaguardia di TUTTI coloro che eventualmente risulteranno esclusi da questo settimo provvedimento.
Un caro saluto.
Francesco
Al Presidente del Consiglio e Segretario del PD dott. Matteo Renzi, 

e, per conoscenza,
al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti,

al Ministro delle Finanze Carlo Padoan,

ai Presidenti e componenti le Commissioni Lavoro di Camera e Senato
Come appurato ormai da più e più parti la riforma Fornero palesa molteplici profili di incostituzionalità, riconosciuti anche da alte cariche istituzionali, sui quali però è sempre mancata la volontà politica di intervenire apportando le dovute correzioni e modifiche.
Una manovra che ha causato vere e proprie emergenze sociali, tra le quali ineguagliabile è l’ingiustizia subita dagli “esodati”, centinaia  di migliaia di cittadini italiani, perché lasciati privi sia di stipendio che di pensione per anni.
La manovra Fornero ha stracciato arbitrariamente il patto che lo Stato aveva sottoscritto con questi ex lavoratori e lavoratrici.
Un dramma che perdura inesorabile da oltre 40mesi  ed al quale gli ultimi 3 governi hanno risposto solo con provvedimenti parziali, a tutti gli effetti insufficienti a sanare interamente l'abuso compiuto.
 
Esclusi dalle 6 salvaguardie finora approvate, restano ALMENO 49.500 cittadini, come certificato dal Governo e comunicato dal Sottosegretario Bobba in Parlamento lo scorso ottobre in risposta  ad interrogazione parlamentare dell’On. Gnecchi.
Chi afferma che il dramma degli “esodati” sia stato risolto e che gli “esodati” pertanto non esistano più, mente sapendo di mentire, ed è indecoroso il balletto sulla reale consistenza della platea in questione,  a cui si assiste impotenti oramai da tre anni .
 
La Rete dei Comitati degli Esodati ribadisce la sua determinazione a continuare a denunciare l’ inaccettabile mancanza di soluzione per gli “esodati non salvaguardati” e la ferma intenzione a perseguire la sua rivendicazione con tutte le possibili forme di mobilitazione,  affinché la corretta salvaguardia sia garantita a tutti coloro che siano in possesso dei seguenti 2 requisiti:
1.      Non essere più occupati al 31.12.2011 per avvenuta risoluzione contrattuale a qualsiasi titolo, oppure avere entro quella data sottoscritto accordi collettivi o individuali che, come esito finale, prevedano il futuro licenziamento.
2.      Maturazione del diritto pensionistico con le previgenti norme entro il 31.12. 2018.
 
Agli “esodati” rimasti fuori dai 6 provvedimenti precedenti deve essere garantita analoga salvaguardia, ovvero la restituzione del loro diritto alla pensione con le regole previgenti la riforma e la cui legittimità discende dal patto a suo tempo stabilito con lo Stato.
Gli “esodati non salvaguardati” non comportano nessun onere aggiuntivo per il bilancio dello Stato, in quanto certa, per esplicita dichiarazione del Ministro Poletti, è l’esistenza di risparmi dalle norme di salvaguardia già in corso.
La legge stessa prevede poi che con tale avanzo si alimenti l’apposito fondo “esodati” creato con la L.228/2012 e che non può ne deve avere una destinazione diversa dalla copertura di nuovi provvedimenti di salvaguardia per i soggetti ancora esclusi. 
 
Chiediamo con fermezza che Governo e Parlamento procedano sollecitamente, e prima dell’estate,  ad approvare la 7a salvaguardia, che comprenda ALMENO i 49.500 esodati , attualmente non salvaguardati  certificati dal Governo da Lei Presieduto ( su dati INPS).
In Commissione Lavoro alla Camera sono state depositate due proposte  di legge dai deputati del PD e della Lega, che ringraziamo vivamente per la loro sensibilità ed attenzione verso il dramma degli “esodati”.
Confidiamo in un ulteriore sforzo della Commissione lavoro per giungere nei tempi più rapidi possibili a una proposta di legge unificata da presentare al Parlamento, e chiediamo con forza al Governo di impegnarsi a sostenere la proposta che verrà approvata dalla Commissione.
 
Se non verrà sanato il “vulnus” del mancato riconoscimento a questi cittadini del loro diritto di poter andare in pensione con le regole previgenti la riforma, l’Italia si confermerà non essere più un Paese democratico e civile, perché di fatto darà prova di totale spregio della Sua Carta Costituzionale.
 
Il dramma “esodati” deve essere risolto solo con un intervento di natura previdenziale, ossia con il ripristino da parte dello Stato del patto sottoscritto con questi suoi cittadini, pertanto misure di carattere assistenziale sono ritenute inaccettabili.
 
Chiediamo a Lei, Presidente Renzi, di assumersi, come è in Suo potere, e dovere, la responsabilità di sanare, nella forma e nel diritto, la gravissima e violenta ingiustizia compiuta nei confronti degli “esodati” 
 
NESSUN “ESODATO” DEVE RIMANERE CONDANNATO ALL’INDIGENZA !!!
 
Confidando in un sollecito e positivo riscontro alla nostra legittima richiesta, Le rinnoviamo la richiesta di incontro più volte inviataLe ma finora rimasta senza alcun riscontro.
La salutiamo cordialmente.  

Per la Rete dei Comitati di Esodati, Mobilitati, Contributori Volontari, Esonerati, Fondi di Settore e Licenziati senza tutele
Flore Francesco Tel.:  0784 203888  -  3389976878 - Mail: retecomitatiesodati@tiscali.it
Roma 8 Maggio 2015 

I Comitati in Rete
COMITATO AUTORIZZATI CONTRIBUTI VOLONTARI
Francesco Flore 3389976878 contributore@tiscali.it
 
COMITATO MOBILITATI ROMA E NAPOLI 
Segreteria Comitato  mobilitati.roma.napoli@gmail.com

COMITATO LICENZIATI E CESSATI SENZA TUTELE
   
COORDINAMENTO ESODATI ROMANI
Emilio De Martino 3661570104 demartino-emilio@virgilio.it
 
COMITATO ESODATI LIGURI
   
COMITATO DIRIGENTI ESODATI
Daniele Martella 3484520007 alessandro.costa@alice.it
 
COMITATO ESODATI BANCARI
segreteria del comitato - tel. 06 83393835 comitato.degli.esodati.bancari@gmail.com
 
COMITATO MOBILITATI MILANO
Maurizio Vitale 3287639173 tedesco40@libero.it
   
COMITATO LAVORATORI MOBILITA’ LODI
Arrigo Migliorini comitatoesodatilodi@gmail.com
 
COORDINAMENTO ”MOBILITATI, ESODATI” MILANO
Antonio Perna 3356842999 perna.antonio@fastwebnet.it
 
COMITATO FONDI DI SOLIDARIETA' di SETTORE FERROVIERI 
Marcello Luca 3383182418 comitato.fondisettoreferrovie@gmail.com
 
COMITATO LAVORATORI MOBILITA’ LIVORNO 
Enzo Cozzolini 3880646654 mobilita.livorno@gmail.com
 
COMITATO ESONERATI PUBBLICHE AMM.NI 

COMITATO ESODATI PARMA 
Claudio Bernardini 3487319914 cbernardini4@gmail.com

5 commenti:

  1. spero veramente che approvino la settima salvaguardia e mi pare giusto dato che tutti i precedenti esodati sono stati salvaguardati con le precedenti regole, quindi i restanti hanno lo stesso sacrosanto diritto!!!!! in un paese civile e democratico,,,,non vedo perchè devono avere un trattamento diverso!!!!!! io esodata postale dal 2010 con decorrenza pensione 2016 posso sperare di avere la mia sospirata e agognata pensione dopo aver lavorato ben 32 anni e piu mesi avendo fatto un risoluzione consensuale del rapporto di lavoro? premetto che godevo delle legge 104 per parente disabile ma nel 2010 anno in cui ho cessato il rapporto,questo non conta? dato che la salvaguardia dice che la si deve avere nel corso del 2011? qualcuno mi chiarisca per favore ,ringrazio anticipatamente.

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    1. Addirittura hai lavorato per ben 32 anni!
      Lo sai che oggi ne occorrono solo 42.

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  2. Spett.le Comitati Esodati,
    cortesemente chiedo consiglio, circa il questionario pubblicato on line, dalla commissione del Senato.Ho fatto domanda per la VI salvaguardia relativa alla lettera (a), ad oggi la mia pratica presso l'Inps risulta "Giacente",e non so si rientro tra i salvaguardati.La mia domanda è, devo compilare il modulo on line della Commissione entro la data del 20 giugno c.a.? Se non compilo il modulo e non rientro nella VI salvaguardia potrò in futuro fare domanda per la VII salvaguardia?
    Grazie in anticipo a chi mi vorrà dare risposta.

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    1. Il questionario è solo un cervellotico escamotage per tentare di giustificare altro. Chi non partecipa non avrà conseguenze. Sulla "giacenza" attivati con un patronato per capirne i motivi. Ogni caso ha dei parametri generali e specificità proprie.
      Per il resto dovresti rivolgerti ad un comitato specifico delle Rete tra quelli elencati

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    2. In risposta all' Anonimo11 maggio 2015 22:37,
      Compila tutti i moduli che devi compilare.
      Cosa ne sai che ci sarà una 7° salvaguardia?

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