Riforma Pensioni, sul piatto restano poche risorse per esodati ed incapienti
Scritto da
redazione
L'ingarbugliata questione delle pensioni dovrebbe trovare una
soluzione in questa settimana. Oggi è previsto un primo confronto nel
Consiglio dei ministri in cui il Governo dovrebbe presentare il
provvedimento per fare chiarezza dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato incostituzionale il blocco dell'adeguamento al costo della vita.
L'obiettivo del Governo sarà quello di garantire un ristoro solo
agli assegni inferiori a 6 volte il trattamento minimo ossia circa 3mila euro lordi al mese a partire dal 1° Agosto. Ma serve un provvedimento ad hoc che dovrà mettere sul piatto, secondo quanto annunciato dal Premier, circa 2 miliardi di euro.
A parte questi dettagli, resi ieri dal Premier, resta ancora un
mistero però la strada che verrà intrapresa per porre rimedio al
congelamento dell'indicizzazione delle pensioni sopra tre volte il
minimo per gli anni 2012 e 2013 previsto dalla Fornero e dal governo
Monti. Insomma sono ore decisive per fare provare a sbollire una patata
molto bollente caduta addosso al Governo Renzi.
I denari, oltre a non poter garatire a tutti i pensionati coinvolti
nel blocco biennale dell'indicizzazione, rischiano peraltro di essere
sottratti al piano contro la povertà
annunciato dallo stesso Governo per voce del Ministro Poletti nei mesi
scorsi. Ma quali sono le proposte sul tappeto? Tralasciando quella piu'
costosa promossa dai grillini che chiede l'integrazione del reddito
familiare sino almeno a 780 euro al mese (cifra che sale gradualmente in funzione del numero dei componenti nel nucleo familiare sino a 1600 euro
per quattro componenti) ci sono quelle promosse dalla stessa minoranza
Dem. Il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano faceva fino a
poco tempo fa i conti: «Per un assegno cli 600 euro almese ad un
milione di persone senza lavoro (e al momento sono tre milioni ), la
spesa è di 7 miliardi e 200 milioni di euro all'anno». Oppure, ricorda,
si potrebbero aiutare gli esodati o chi percepisce pensioni fino a 600 euro. Sono proprio queste fasce sociali quelle piu' direttamente colpite dalla sentenza della Consulta. Una vera beffa.
(Leggi)
Nessun commento:
Posta un commento