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giovedì 29 marzo 2012

Dal dipartimento sindacale SLP-CISL

Pensiamo sia necessario fare un po’ di chiarezza sulla posizione della scrivente organizzazione sindacale circa la questione esodati alla luce anche di una mail che attribuisce alla scrivente il fatto di essere l’unica a non aver firmato l’avviso comune da inviare al Governo.

Il problema esodati oltre all’Azienda Poste riguarda un cospicuo numero di altre Aziende e un elevato numero di lavoratori: fonti del Governo dicono circa 300.000.

L’avviso comune che Poste ci ha proposto contiene, a nostro giudizio, alcuni aspetti sui quali ci siamo riservati di fare alcuni approfondimenti anche con la nostre confederazioni (posizione di SLp-Cisl UILPoste – CONFSALCom e UGLCom).

Innanzitutto occorre osservare che il Governo non è interlocutore diretto delle Aziende e delle Organizzazioni sindacali di categoria ma bensì delle associazioni datoriali (Confindustria) e delle confederazioni (CGIl-CISL-UIL-UGL-ecc). Ci sembrerebbe quindi più efficace se ognuno facesse pressioni sulle proprie associazioni/confederazioni per segnalare il problema e proporre soluzioni per tutti, altrimenti si rischia che ogni categoria cerchi di rappresentare se stessa e nella divisione l’interlocutore (Governo/Azienda) ne trae vantaggio.

La proposta di Poste di redigere un avviso comune da indirizzare direttamente al Governo, oltre ai limiti predetti, ha lo scopo di non assumersi le proprie responsabilità (almeno in questo momento) nel caso in cui l’interlocuzione con il Governo non dovesse produrre i risultati sperati.

Pertanto noi abbiamo proposto:

1. Ognuno, sia da parte Aziendale sia da parte sindacale, faccia tutte le dovute pressioni sui propri riferimenti per rappresentare una possibile soluzione che contempli tutto il personale esodato senza escludere nessuno;

2. La realizzazione di un verbale dal quale emerga chiaramente l’impegno aziendale (qualora la discussione con il Governo non approdi ai risultati sperati) a farsi carico di tutte le posizioni eventualmente fuori dai provvedimenti adottati e/o di prossima attuazione;

3. Che anche l’Azienda intervenga presso l’ex IPOST per risolvere la problematica relativa alla contribuzione volontaria;

4. Che vengano eliminate dai nuovi verbali di esodo le clausole che fanno ricadere le responsabilità unicamente sui lavoratori.

Ci siamo comunque riservati di fare le opportune valutazioni (anche con la CISL) sulla opportunità e sulla efficacia di un avviso comune, sul quale continuano a permanere i nostri dubbi circa la sua reale efficacia.

Chi poi sostiene che il Governo, a fronte del complessivo problema esodati, attuerà quanto contenuto nell’avviso comune lo fa, secondo noi, non considerando la capacità di valutazione dei colleghi interessati dal problema ed assumendosi la responsabilità di quello che dice.

Abbiamo voluto precisare la nostra posizione perché pensiamo che il problema sia reale e abbia bisogno di chiarezza ed azioni concrete, per questi motivi, oltre a comunicarvi che il giorno 3 aprile prossimo presso la sede di Unindustria in via Noale a Roma alle ore 10,00 ci sarà un ulteriore incontro sul tema esodati, vi invitiamo a partecipare TUTTI alla manifestazione NAZIONALE che unitariamente come C GIL - CISL e UIL abbiamo organizzato per evidenziare il problema esodati.

13 APRILE 2012

I LAVORATORI ESODATI D’ITALIA

MANIFESTANO CONTRO I PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO

GRANDE MANIFESTAZIONE ALLE ORE 10,00

NON MANCATE

SEGUIRANNO DETTAGLI LOGISTICI SULL’INIZIATIVA

VI ALLEGHIAMO NOTA DELLA SEGRETERIA CONFEDERALE CISL

1 commento:

  1. SPERO SOLO CHE TUTTI QUESTI DISTINGUO NON FACCIANO SI' CHE IL PROBLEMA NON VENGA RISOLTO. PENSATE ANCHE A CHI STA' VIVENDO DA MESI UNA SITUAZIONE INSOSTENIBILE. SIAMO PERSONE CHE HANNO DIRITTO DI SAPERE IN FRETTA CHE NE SARA' DEL LORO FUTURO E DEL FUTURO DELLE LORO FAMIGLIE. CHI HA LAVORATO UNA VITA ONESTAMENTE NON MERITA TUTTO QUESTO. OLTRETUTTO SIAMO ANCHE BEFFEGGIATI E DISPREZZATI DALLA FORNERO, COME HA BEN DIMOSTRATO NELL'INTERVISTA A REPORT, SENZA CHE ALCUNO LO FACESSE NOTARE. ESODATA POSTE DEL 1953

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