Pensioni,decreto su esodati entro il 30 giugno, nodo risorse-ForneroMILANO, 19 marzo (Reuters) - Il governo
conferma che affronterà il problema dei lavoratori esodati in un decreto da
emanare entro fine giugno, ma resta il problema delle risorse che devono essere
reperite tutelando in primo luogo i più deboli.
Lo ha detto il ministro del Lavoro Elsa Fornero, intervenendo in collegamento
a un convegno dedicato alla riforma del sistema pensionistico varata a dicembre,
in cui ha anticipato che l'esecutivo tornerà ad occuparsi di pensioni, in
particolare di previdenza integrativa e di quella dei liberi
professionisti.
Per esodati si intendono quei lavoratori che avevano accettato di lasciare le
aziende in crisi pensando di poter andare in pensione entro pochi mesi, mentre
la riforma previdenziale che aumenta i requisiti anagrafici li lascia senza
pensione e senza lavoro.
"Credo che sulle pensioni ci siano ancora delle questioni da
affrontare...spero di poter lavorare bene su questi temi" ha auspicato il
ministro.
Fornero ha sottolineato come la riforma del sistema previdenziale varata a
dicembre abbia avuto successo sotto il profilo dei conti pubblici.
"Ha contribuito ad allontanare la prossimità di una crisi finanziaria che non
è un concetto astratto, ma incide sulla vita dei lavoratori e dei pensionati" ha
sintetizzato il ministro.
"L'alternativa a questo cambiamento - ha ribadito - era di non pagare più
parte delle pensioni e degli stipendi".
Sul piano personale il rimpianto di Fornero è non essere riuscita a discutere
con le parti sociali di alcuni aspetti della riforma, specialmente di alcune
"asperità", come quella dei lavoratori incentivati all'uscita anticipata
dall'azienda, che per effetto della riforma si trovano in una 'terra di
nessuno'.
"Capisco l'ansia di queste persone...chiedo di avere un po' di pazienza, fino
al 30 giugno, per l'emanazione del decreto".
Poichè il Parlamento ha allargato le maglie delle categorie "salvate"
rispetto a quanto previsto dal decreto Milleproroghe, il numero delle persone è
superiore a quello iniziale e il limite di risorse stabilito per legge non è più
sufficiente, h affermato Fornero.
"Se non si possono trovare risorse per tutti, bisognerà trovare un criterio
ispirato all'equità...che tuteli prima i più deboli" ha concluso il ministro
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