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lunedì 13 ottobre 2014

Graziella, nel ricordo di Silvana

Come per i prigionieri di guerra, anche l'ingiustizia subita dagli esodati ha creato tensioni amicizie, solidarietà umana che ha lasciato solchi profondi nelle nostre vite.
Condividiamo questo post dallo spazio FB di ESMOL, 
Donne ESodate, MObilitate, Licenziate
Graziella non ha avuto la gioia del riconoscimento del suo diritto
Vorrei sapere a che cosa è servito vivere, amare, soffrire,
spendere tutti i tuoi giorni passati se così presto hai dovuto partire, se presto hai dovuto partire...
Voglio però ricordarti com'eri, pensare che ancora vivi,
voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi e che come allora sorridi...
(da "canzone per un amica" di Guccini....)


Capelli lunghi biondi, alta, occhi scuri sotto la frangia, chi si ricorda di lei?
Veniva da Pomezia e ha partecipato assiduamente ai primi presidi, poi come tanti non si è più vista
Come tanti, presi da problemi familiari, dai malanni, o semplicemente risucchiati dall' ansia. Non aveva il computer, al contrario di molti di noi esodati che proprio grazie al web siamo arrivati a collegarci. Telefonava spesso per avere notizie delle lotte, dei successi e dei fallimenti di noi esodati e grazie a quelle telefonate siamo diventate amiche. Mi chiedeva di questo e di quella conosciuti ai presidi. Avevamo molto in comune, il lavoro alle poste, l'età, condividevamo le ansie, ma insieme ridevamo pure e ci incoraggiavamo a vicenda, lei sapeva apprezzare la vita. Insieme siamo andate a presentare la nostra domanda di salvaguardia e ci siamo dette lasciandoci con un sorriso che un giorno avremmo festeggiato.
Graziella non c'è più, ricoverata per un male incurabile, non ha aspettato la sua pensione per la quale aveva combattuto e sperato, non ha avuto la gioia del riconoscimento del suo diritto. Insieme alla notizia della sua morte, è arrivata quella della mia pensione, la sua sarebbe arrivata a novembre. So che molti di noi se ne sono andati, magari logorati dalla rabbia e la preoccupazione di non poter assicurare un futuro alla famiglia e di vedere lesi diritti e dignità dopo anni di lavoro, spero questo pesi sulla coscienza di chi, Fornero e istituzioni, ha prodotto questa ingiustizia a causa di incompetenza e malafede.
Non ci sono collette da fare o altre cose per la famiglia, Graziella era sola, non aveva nessuno e sola se ne è andata nell' ospedale di Latina dove era ricoverata gli ultimi tempi e dove ho avuto modo di vederla qualche volta. Vi chiedo solo di ricordarla se l' avete conosciuta, altro non ho potuto fare per lei...un abbraccio a tutti.
Silvana De Angelis.

8 commenti:

  1. QUESTE NOTIZIE ADDOLORANO COMUNQUE A PRESCINDERE:SE CONOSCI O MENO UNA PERSONA.MI DISPIACE.

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  2. La lettera di Silvana è davvero toccante. Riposa in pace, Graziella!

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  3. Graziella ha lottato per una giusta causa e ora ritornata al Padre, gode serenamente la vita eterna. Sono altre le persone che porteranno il peso della loro malafede.
    Giuseppe 53.

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  4. Graziella è stata l'ennesima vittima che Fornero e C/o si porteranno sulla coscienza. Riposa in pace Graziella.

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  5. L'Eterno riposo dona a Lei o Signore!!! Non ci sono altre parole difronte a tanta tristezza... Non l'ho mai conosciuta perche' anch'io cagionevole di salute e data la tanta distanza non ho mai potuto prendere parte ai presidi fatti. Cio' nonostante accumunati dallo stesso destino mi sento di dire d'essere vicina a quanti soffrono o a coloro che non ci sono piu' come se li avessi conosciuti tutti; la tua lettera Silvana mi lascia sgomenta e le lacrime mi solcano il viso, pensando a questa povera donna che lottava con un male piu' grande senza quel conforto di persone di famiglia e quella serenita' economica che avrebbe meritato dopo una vita lavorativa. Grazie per quello che hai fatto per lei umanamente e quello che Graziella ha fatto nel suo piccolo per tutti noi. Non ci resta che pregare.

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  6. Anche se non la conoscevo di persona, sicuramente l'avrò incontrata a qualche manifestazione. Sono veramente arrabbiato perché al suo posto ci sarebbe potuto essere chiunque di noi e pensare che una persona, e non un numero come ci hanno trattato finora, non abbia potuto godere dei frutti del suo lavoro e magari farsi una vacanza con le amiche o divertirsi come meglio avrebbe voluto, solo perché qualche politico ha pensato di rovinare la vita di tutti noi "esodati" è solo vergognoso e incivile per non dire schifoso. Non so se esiste un posto dove andremo tutti, compresi quei politici, ma spero tanto di cuore che lei possa spassarsela e magari vedere un po' soffrire quelle persone che l'hanno delusa.

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  7. Ciao Graziella la vita è una grande fregatura, riposa in pace alla faccia di chi non vuole riconoscere i diritti dei suoi cittadini. Paola

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  8. Non la conoscevo ,sicuramente era una persona per bene ,e buona . Leggendo la lettera di Silvana mi sono emozionato e ho pianto, ho pianto con lacrime vere e non false come quelle della ormai famosa F.......o. Riposa in pace cara collega Graziella

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