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mercoledì 22 ottobre 2014

La stima di vita può essere un problema

Esodati, la stima di vita può essere un problema

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Sono nato il 09/02/1954, sono stato licenziato il 30/04/2010 e collocato in mobilità in pari data a seguito di accordo sindacale per cessazione di attività. La mobilità termina il 30/03/2015 alla cui data avrò raggiunto 35 e l'età anagrafica di 61 anni e 2 mesi circa. Il mio problema è sapere: A. rientro nella sesta salvaguardia per gli esodati ? B. se non vi rientro, posso chiedere la riapertura dei termini per il versamento dei contributi volontari, per coprire gli anni 86/87/88, autorizzati dall' inps nel gennaio 2013 ma mai versati ? quando andrei in pensione come esodato oppure quando se non rientrassi tra gli esodati ? Luigi
La sesta salvaguardia consente di accedere alle previgenti regole di pensionamento a condizione, tra l'altro, che sia stato raggiunto un diritto a pensione entro il termine dell'indennità di mobilità.
Nel caso di specie dunque risulta necessario maturare il quorum 97,3 con almeno 61 anni e 3 mesi di età e 35 di contributi entro il 30 Marzo 2015. Questa condizione non appare soddisfatta a causa dello slittamento dei 3 mesi di aspettativa di vita (il lettore avrebbe infatti quota 97 con 61 anni e 35 di contributi).
Tuttavia la Circolare Inps 76/2013 (punto 4.2) ha indicato - con riferimento alle precedenti salvaguardie - che nei casi in cui la stima di vita determina il mancato perfezionamento dei requisiti entro il termine della mobilità i lavoratori possono essere ammessi comunque alla tutela. Si ritiene, per ragioni logiche e sostanziali, che tale indicazione possa essere attivata anche con riferimento al caso in parola (anche se occorrerà un riscontro presso l'Inps). In tal caso il lettore potrà fruire della tutela in discussione. 
Non appare invece utile procedere al versamento dei volontari in quanto, alla data del 30 marzo 2015, risulta già soddisfatto il requisito contributivo dei 35 anni. In altri termini il problema dell'inclusione nella salvaguardia deriva dalla mancanza del requisito anagrafico di 61 anni e 3 mesi e non di quello contributivo e pertanto versare contributi non risolverebbe la questione. Altresì non appare utile fare domanda per il profilo di tutela "lavoratori cessati dal servizio con accordi" in quanto, per quel profilo, è richiesto che la decorrenza della pensione si verifichi entro il 6.1.2016 (mentre nel caso in parola la pensione decorre da giugno 2016).
In definitiva se il lettore sarà ammesso alla salvaguardia i requisiti (quorum 97,3) saranno perfezionati nel maggio 2015 e la decorrenza sarà fissata dal 1° Giugno 2016 (finestra mobile 12 mesi come da vecchie regole). Altrimenti con la nuove regole la pensione (di vecchiaia) sarà raggiunta non prima dei 66 anni e 7 mesi di età.

11 commenti:

  1. I CESSATI ED I MOBILITATI DEBBONO AVERE GLI STESSI DIRITTI IN RIFERIMENTO AI TRE MESI DELL'ASPETTATIVA DI VITA CHE DETERMINA L'ESCLUSIONE DALLA SESTA SALVAGUARDIA.PERTANTO TUTTI GLI ESODATI ESCLUSI DALLA SESTA SALVAGUARDIA A CAUSA DELL'ASPETTATIVA DI VITA DI TRE MESI DEBBONO ESSERE INCLUSI NELLA SESTA SALVAGUARDIA.NON BISOGNA FARE DISCRIMINAZIONI TRA ESODATI CESSATI E MOBILITATI.FACCIO UNA PRECISAZIONE:I VERI ESODATI SONO TUTTI I LAVORATORI CHE FECERO UN ACCORDO DI ESODO CON LE AZIENDE CON LE LEGGI IN ESSERE AL MOMENTO DEL SUDDETTO ACCORDO CHE GLI AVREBBE CONSENTITO SUCCESSIVAMENTE DI PERCEPIRE LA PENSIONE.QUINDI NON CAPISCO QUESTE ASSURDE DISCRIMINAZIONI TRA CESSATI E MOBILITATI.PENALIZZATI I PRIMI AGEVOLATI I SECONDI.SI SONO MESCOLATE LE UOVA E LA FRITTATA E' STATA FATTA SERVITA AD UN TAVOLO SI ED UN ALTRO NO.IN ALTRE PAROLE C'E' UN ESODATO CHE MANGIA PERCHE' SALVAGUARDATO MENTRE UN ALTRO,PUR AVENDO GLI STESSI DIRITTI RESTA A GUARDARE.

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    1. E' QUELLLO CHE DICO IO, IL CHE MI FA SORGERE IL DUBBIO CHE ESISTE QUALCUNO CHE QUESTE UOVA LE RUBA PER RIMPINZARE LA PROPRIA FRITTATA O QUELLA DEGLI AMICI!!!

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  2. Giusto l'esenzione inserimento dei 3 mesi aspettativa di
    vita, prevista dalla legge precedente a partire dal 2016,
    invece anticipata al 2013 e anche lo spostamento
    delle finestre mobili attuata dalla legge Maggio 2010
    Tremonti/Sacconi per tutti gli "esodati" usciti dal lavoro
    con le regole della legge precedente a quella data .

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  3. Io ho capito che la sesta salvaguardia ammette i mobilitati che maturano i requisiti ENTRO 12 mesi dalla fine mobilità, quindi in questo caso il nostro amico dovrebbe essere salvaguardato, giusto ?

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  4. La sesta salvaguardia prevede di conseguire la quota 97 3 anche attraverso il versamento dei contributi per 12 mesi che Luigi avendone 35 puo versare e con età 61, 3 mesi a marzo 2015 puo rientrare nella sesta salvaguardia per i lavoratori in mobilità senza limite della decorrenza al 06 Gennaio 2016 dalla quale è esente
    Sbaglio ?

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  5. Non considerate il mio precedente intervento in quanto sbagliato dai calcoli dell'articolo che erroneamente quantificano in quota
    97,3 l'età 61,3 e 35 di contributi che invece portano a quota 96,3.

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  6. SONO ANCHE IO STATO PENALIZZATO DALL'ASPETTATIVA DI VITA ED ESSENDO UN CESSATO ESODATO POSTALE NON RIENTRO NELLA SESTA SALVAGUARDIA PER UN MESE E INTANTO NELLA LEGGE DI STABILITA' SALVO CORRETTIVI NON E' CONTEMPLATO NESSUN INTERVENTO A FAVORE DEGLI ESODATI NON ANCORA SALVAGUARDATI.

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  7. "Nel caso di specie dunque risulta necessario maturare il quorum 97,3 con almeno 61 anni e 3 mesi di età e 35 di contributi entro il 30 Marzo 2015. Questa condizione non appare soddisfatta a causa dello slittamento dei 3 mesi di aspettativa di vita (il lettore avrebbe infatti quota 97 con 61 anni e 35 di contributi)."
    61+35=96
    A QUESTO PUNTO, SE LA METEMATICA NON E' UN' OPINIONE SIAMO A QUOTA 96 E NON 97.
    POI MI CHIEDO,PERCHE' PUR ESSENDO STATO AUTORIZZATO DALL' INPS ALLA CONTRIBUZIONE VOLONTARIA, NON ABBIA COMINCIATO A PAGARE I CONTRIBUTI MANCANTI DELL' 86/87/88?
    FORSE E' PROPRIO QUESTO IL MOTIVO PER CUI NON RAGGIUNGERA' I REQUISITI.

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  8. Ma che significa, che dopo tanto parlare,(una estate intera)........che, con la legge di stabilità si sarebbero affrontati in modo strutturale, i problemi degli esodati della flessibilità in uscita ecc...ora siamo tornati a "Caro padre, ......" sembra che non abbiano previsto niente! Tutti gli esodati non rientranti nella VI salvaguardia, per poco o per molto che fine faranno? dovranno ancora penare, (visto che di possibile lavoro manco a parlarne, con la disoccupazione giovanile oltre il 44%), e fino a quando? Potevano benissimo fare un piano triennale o più, nel quale programmare scaglioni di esodati salvaguardati annualmente, fino a totale saturazione. In tal modo ognuno veniva a conoscenza, da subito, quando e come sarebbe andato in pensione.Il piano così redatto, avrebbe restituito serenità e pace alle persone interessate, ed inoltre, a mio avviso, le coperture sarabbero state possibili e meno pesanti.

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  9. L 'articolo di Franco Rossini
    è quasi giusto ma sbagliato.

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  10. MOBILITATI SI CESSATI NO.MA DI COSA STIAMO PARLANDO?LA COSTITUZIONE GARANTE DEI DIRITTI DI UGUAGLIANZA DELLA LEGGE DOVE E' FINITA ?

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