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venerdì 27 febbraio 2015

Proposte dei sindacati, quota 96 ed esodati

Pensione anticipata: novità sulle proposte dei sindacati, quota 96 ed esodati del 26/02
Le notizie del 26/02 vedono i sindacati lottare per la riforma pensioni, quota 96, esodati e contro la Legge Fornero.
Continua in maniera serrata il dibattito sulla prossima riforma pensioni Renzi: le novità più importanti di oggi 26/02 coinvolgono i sindacati che chiedono di essere ascoltati in materia di pensione anticipata, esodati e su una possibile abolizione della legge Fornero. Le ultime notizie di oggi 26 febbraio 2015: i maggiori sindacati nazionali Cgil, Uil e Cisl si stringono compatti sulla creazione di una nuova struttura pensionistica per settore pubblico e per il privato che dia maggiore flessibilità - come richiesto dal Governo Renzi - e regoli in modo egualitario l'uscita anticipata dal mondo del lavoro.
Riforma Pensioni 2015: le ultime novità sul piano comune della Cgil, Cisl e Uil
Il piano comune dei tre sindacati vorrebbe creare unico modello contrattuale che sia uguale per tutti i lavoratori, sia del settore pubblico e privato. Tra le idee messe in discussione ci sarebbe un nuovo modello di pensione anticipata che prevederebbe l'uscita dal mondo del lavoro già al raggiungimento dei 60 anni di età o con 40/41 anni di contributi alle spalle. Inoltre tra i punti dell'intesa tra i tre sindacati ci sarebbe quello di fare leva comune sul Governo per riaprire il dibattito sulla vertenza degli esodati rimasti senza tutele e sulla possibile reintroduzione della pensione di anzianità.
Riforma Pensioni 2015: quota 96 della scuola potranno finalmente andare in pensione?
I quota 96 del comparto scuola potranno finalmente andare in pensione? Secondo la Circolare della Funzioni Pubblica N° 2/2015 si. Ma solo se hanno maturato il diritto alla pensione entro il termine del 31 dicembre 2011. Secondo la Circolare chi ha raggiunto entro quel termine i 65 anni utili per maturare il diritto può andare in pensione ovvero i quota 96 che hanno maturato entro dicembre del 2011. Le possibilità di calcolo per la quota 96 sono tante, ci potrebbe essere il caso del lavoratore che abbia raggiunto la quota con 60 anni di età anagrafica e con 36 anni di contributi versati oppure il lavoratore che ha raggiunto 61 anni di età e 35 anni di contributi, comunque, sul web ci sano delle tabelle che spiegano in modo dettagliato tutti i casi in cui si può rientrare nei parametri dell'ultima circolare del ministro Madia.

10 commenti:

  1. "Secondo la Circolare della Funzioni Pubblica N° 2/2015 si. Ma solo se hanno maturato il diritto alla pensione entro il termine del 31 dicembre 2011. Secondo la Circolare chi ha raggiunto entro quel termine i 65 anni utili per maturare il diritto può andare in pensione ovvero i quota 96 che hanno maturato entro dicembre del 2011."
    PRATICAMENTE DAL 1° GENNAIO 1952 SONO FUORI TUTTI.

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    1. Era una cosa talmente ovvia, che chi entro il 2011 non avesse maturato la famosa quota 96 sarebbe rimasto fuori!
      Vale a dire che nel 2011 avresti dovuto già avere 60 anni di età.
      A questo punto non c' era bisogno di una circolare Inps per spiegare che tutti quelli che nel 2011 non avevano già 60 anni, e quindi partendo dalla classe 1952 sarebbero rimasti fuori.
      Penso proprio che i 4000 del settore scolastico possano mettersi l' anima in pace.

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  2. Non capisco perché i quota 96 del settore scolastico, continuino ad inserire degli articoli camuffati da esodati.
    La cosa che mi meraviglia di più, è che dopo aver inserito l' articolo, nessuno di loro interviene nel blog.
    Unica eccezione, è la maestra d' asilo, che dice che a una certa età non riesce più rincorrere i bambini di 3 anni ( comunque può sempre accudire quelli di 1 anno, che certamente non gli scappano ).
    Garantito che quando sarà in pensione le torneranno tutte le energie, e comincerà a correre più veloce dei suoi nipotini..

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    1. Caro Anonimo, le maestre d'asilo, come le chiami tu, non hanno a che fare con bambini di un anno, a quell'età i bambini vanno al nido e non all'asilo.
      Inoltre vorrei farti stare per mezza giornata in una classe di bambini di 3--4--5--6 anni......per poter sputare sentenze, bisogna sapere di cosa si sta parlando!

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    2. Appunto, non capisci, e quindi perché parli a vanvera?
      Il fatto che tutti i partiti politici in commissione lavoro abbiano la stessa posizione su quota 96, non ti ha fatto suonare un campanello che ti richiamasse ad informarti prima di parlare di quello che non sai?

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    3. In risposta alle due maestre delle 18,11 e delle 19,57:
      quando si parla di asilo, si parla di asilo nido e non di scuola materna.
      Tornando alla commissione quota 96, sono più di 3 anni che ne discutono, e se eravate allora a quota 96,oggi sarete almeno a quota 102
      Tornando alle lamentele di quelle che lavorano alle scuole materne, mettetevi nei panni delle maestre di 1^ elementare con 24 alunni, che oltre tenerli a bada bisogna anche istruirli.

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  3. All'anonimo delle 18:57 rispondo che é lui a parlare a vanvera: un emendamento a favore del pensionamento dei Quota 96 scuola è stato votato da tutte le commissioni parlamentari ma quando doveva essere approvato anche in Senato è stato ritirato dalo stesso Governo.
    All'anonimo delle 20:37, dico che io so benissimo la differenza che c'è tra asilo nido e scuola materna, e so anche cosa significa lavorare in una prima Elementare, come la chiami tu ( oggi si chiama Scuola Primaria), visto che a 63 anni, pur trovandomi a quota 102, sono costretta a insegnare in 2 classi prime con 44 alunni.Chi è che parla a vanvera?

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    1. Se non ti va più di insegnare puoi sempre accettare l' opzione donna.
      Per il 2015 c'è ancora la possibilità di aderire, ma calcolato tutto con il sistema contributivo e il 30% di penalizzazione.
      Fai le tue valutazioni.

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    2. Anonimo3 marzo 2015 22:21
      "Sono costretta a insegnare in 2 classi prime con 44 alunni"
      Da come scrivi non puoi essere l' unica insegnante, e comunque spiegami se le classi in cui insegni sono composte da 22 o 44 alunni.

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    3. Se hai 63 anni e ti ritieni una quota 102, vuol dire che hai 39 anni di contributi. Lo sai che oggi nel settore privato servono almeno 42 anni di contributi! Ormai tra dipendenti pubblici e privati non c'è nessuna differenza (come è giusto che sia).
      (come è giusto che sia)

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