Indirizzo mail

Puoi contattarci scrivendo a: cumpustela@gmail.com

mercoledì 28 dicembre 2011

Per chi di noi pensava di essere salvo...



Salvaguardia con tanti esclusi
L'esonero dalla riforma non si applica a chi ha accetato incentivi all'esodo.

Leggi qui l'articolo de Il Sole 24 ore del 24-12-2011


Oppure scaricalo per intero

17 commenti:

  1. Postale esodato classe 52. Vorrei far presente a chiunque ed in primis ai fautori della geniale manovra che trattasi di un incentivo calcolato per un per un periodo limitato NON E' UN VITALIZIO ( a buon intenditor poche parole). Con le nuove regole (come mai retroattive?) rimangono scoperti 3-4 anni (tradotto significa senza stipendio e senza pensione), per fare questi calcoli non c'e' bisogno della laurea alla Bocconi. Bello schifo e nessun augurio al Governo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. hai tutta la mia solidarietà...pensa che io DESEDEREREI ALMENO sapere quanti hanno mi ricongiungono.....eppure questi sembrano calcoli astronomici...se la tengano la mia pensione ,per adesso ,ma POI, LA ESIGO PER OGNI CENTESIMO CHE MI è STATO VERSATO DA PUBBLICI E PRIVATI.
      Vergognosa Min Fornero che svolge il suo lavoro con professionalità ma con la presunzione di chi si compiace della propria durezza. Forse vuole passare alla storia come la Lady di Ferro....ma quanti ne ha sulla coscienza??????????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!

      Elimina
  2. Postale esodato classe 54, stessa situazione,39 anni e 3 mesi di contributi versati ed incentivo
    per vivere fino a dicembre 2012, quando la pensione si è spostata a maggio 2015!!.
    Fino ad allora come si campa??

    RispondiElimina
  3. sono un postale nato nel 54, ho 38 anni e mezzo di contributi ed ho fatto l'accordo con l'azienda postale a dicembre 2010; devo pagare i contributi volontari fino a giugno 2012. come è la situazione per me???

    RispondiElimina
  4. non si deve derogare a chi è causa di questo inferno. i politici(? indegni di portare questo titolo) si sono scrollati ogni responsabilità a patto di salvare i propri priviliggi.unica piccola chance è presidiare il problema con la presenza costante nele segr. sindacali impostando le azioni (legali e non) senza aspettare che pseudo tuttologhi vi inducano ad aspettare attraverso intervento di politici più o meno pseudo amici. QUESTA GENTE HA COME AMICO SOLO LA PROPRIA IMMAGINE.

    RispondiElimina
  5. La perseveranza dei contatti, la freddezza e la fermezza dei e nei ragionamenti, la pressione sui politici sensibili (alcuni hanno un passato da sindacalista) le lettere e le e-mail scritte ssembra abbiano smosso una macigno.
    Non è ancora rimosso e quindi continuiamo ad avere un atteggiamento positivo e propositivo. Per eventuali mobilitazioni, non basta dirlo! Serve una solida rete di riferimento.
    Anche lo sfogo va bene, ma cerchiamo di indirizzare bene le energie che ne possono scaturire.
    Per esempio, scriviamo le nostre storie (sono esemplificative, ma fanno un bel panorama sulla realtà) a chi crediamo o vorremmo che sia attento alla nostra situazione. Soprattutto se arrivassero adesso che Monti ha esternato la volontà del Ministro Elsa Fornero di lavorare a «misure intese a salvaguardare le situazioni di chi, a seguito della modifica dei requisiti per andare in pensione è rimasto senza lavoro, senza retribuzione e senza pensione»
    Ne guadagneremmo tutti.
    In questo blog, nel post "Tanti auguri!" ci sono gli indirizzi già predisposti. Basta cliccare e si apre la finestra del contatto.

    RispondiElimina
  6. Sono del 1952, con le Poste ho fatto accordo ad uscire dal lavoro l'1.1.2012, mi pagano contributi sino nov.2012, raggiungendo quota 96 (36+60) incentivandomi sino nov.2013. Dal 1.12.2013 avrei percepito pensione. Speriamo che questo mio caso, simile a molti altri rientri in quello dichiarato dal duo Monti-Fornero alla conferenza odierna,altrimenti si rischia da 2 a 4 anni senza reddito ne pensione. Si dovrebbero vergognare altrimenti, di fronte alla corruzione, all'evasione,..e alla casta che non paga nulla!!

    RispondiElimina
  7. Sono uscito gennaio 2011 incentivato con 39 anni e 6 mesi i restanti mesi per compiere i 40 anni li completavo a luglio 2011(i 6 mesi non li ho ancora versati perché a tutt'oggi non ho ricevuto i bollettini e ne l'inps ne l'ex ipost non sanno dirmi a chi versarli) la mia pensione la maturavo a luglio 2012 con questa nuova manovra quando maturero'la mia pensione?sono classe 52

    RispondiElimina
  8. Sono una lavoratrice esodata di Poste Italiane, della Filiale 1 di Brescia.
    Avrei maturato 40 anni di contributi in agosto 2012 (effettuando 8 mesi di contribuzione volontaria).
    Ho iniziato a lavorare a 16 anni (sono lavoratrice precoce). Nel 1992 avevo 20 anni di contributi ed
    avrei potuto andare in pensione ma decisi di non smettere, infatti ero contraria alla pensione baby
    che avrebbe gravato sullo Stato.
    Decisi di continuare a lavorare ancora qualche anno.
    In seguito, con la legge Amato, non ho più potuto smettere e quindi sono stata di fatto obbligata a
    continuare il lavoro (sempre svolto con serietà e dedizione) fino al raggiungimento di 40 anni di contributi.
    MA ORA I 40 ANNI NON BASTANO PIU' !
    Mi chiedo se l'onestà di non aver approfittato nel 1992 di andare in pensione non si possa di questi
    tempi riconoscere come STUPIDITA'! infatti adesso percepirei circa 850/900 euro ed avrei sfruttato già
    da 20 anni lo Stato. Attualmente con il decreto Monti cosidetto "Salva Italia " sono senza lavoro e quindi
    senza stipendio. Dovrò attingere ai risparmi frutto di una vita di sacrifici per pagare i contributi volontari
    che da otto mesi diventeranno circa 2 anni. Inoltre il decreto prevede una penalizzazione dovuta al mancato
    requisito dei 62 anni (questo significa che gli ultimi anni di contributi li ho versati inutilmente), percepirò
    quindi una PENSIONE SIMILE a quella dei miei ex colleghi andati nel 1992.
    Ho agito secondo coscienza, ma ora mi sento fortemente tradita.
    Confido in una giusta soluzione che salvaguardi noi, circa 5.000 postali esodati, che abbiamo accettato
    le richieste dell'Azienda.

    RispondiElimina
  9. Ho maturato 37 anni di contributi a ottobre 2011,di cui 12 di centro siderurgico . Non essendo in perfetta forma fisica, in previsione dei 60 anni a marzo 2012, ho accettato di essere esodato firmando a giugno 2011;non intuendo che il favore se lo stavano facendo le Poste e non a me .A questo punto mi sembrerebbe giusto che il Governo ci facesse richiamare dalle Poste per rivedere e rivalutare il tutto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo penso anche io, il favore l'abbiamo fatto noi alle poste accettando di andare via, si sono liberati della zavorra e adesso noi ci ritroviamo a non avere la pensione con i figli e moglie da mantenere. Cosa pensano che quell'incentivo che ci hanno dato ci fa andare avanti per molto tempo? Col costo della vita che è aumentato almeno io ho dovuto toccare anche la liquidazione!!!!

      Elimina
  10. sono anche io un postale esodato e mi sento abbandonato dal governo , con la riforma Monti, dai sindacati che conoscono benissimo il problema ma non hanno ancora preso una posizione ferma , dall' Azienda che ha abusato dell'esodo per sfoltire gli organici licenziano con arco temporale anche lungo ad es 58 anni di età e 38 di contributi od anche meno . LA PROSPETTIVA NON VIENE SANATA DALL'EMENDAMENTO AL MILLEPROROCHE PERCHE LIMITATO AI 24 MESI CHE SEMBRANO COMPRENSIVI DELLA FINESTRA IN USCITA E QUINDI CHE SALVEREBBERO SOLO CHI MATURA I REQUISITI NEL 2012 La situazione è trammatica ed alcuni casi disperata , NON ABBANDONATECI approffittiamo del rinvio per apporre le rettifiche . grazie

    RispondiElimina
  11. attenzione
    non è esatto che l'emendamento in modifica del decreto di riforma salva gli esodati . la previsione temporale dei 24 mesi è limitativa e salva solo il 2012 con finestra nel 2013 , bisogna almeno comprendere anche il 2013 . LA FINESTRA è UN DIFFERIMENTO CHE GIà PENALIZZA SUI TEMPI DI RISCOSSIONE DELLA PENSIONE NON PUO' DIVENTARE ANCHE UN CAPPIO A LIMITARE LA PLATEA DEGLI AVENTI DIRITTO ALL'ESONERO DALLA RIFORMA . NON E' VERO CHE GLI ACCORDI COPRIVANO SOLO PER POCHI MESI MA ANCHE PER TRE ANNI SU VOLONTA' DELL'AZIENDA AD ESODARE

    RispondiElimina
  12. L'azienda poste sta continuando a chiedere ai suoi dipendenti più anziani di uscire col solito incentivo, quello che ho accettato anch'io, l'anno passato. Però con una differenza : che questi nuovi, vengono trattati con le nuove regole. NON MI PARE CORRETTO.
    perchè io devo rischiare la fame per un anno e forse più, solo perchè ho accettato prima di loro? E perchè ho accettato prima di loro? perchè mi è stato chiesto prima. non se lo dimentichino!

    RispondiElimina
  13. oltre a tutto questo bisogna mettere in evidenza il metodo inps in ritardo di oltre 1 anno nell invio dei bollettini e questo crea altri problemi di attesa.Stringiamo la cinghia che non ha altri buchi a guadagnare saranno stato e inps sempre sulla pelle e alla faccia del popolo sovrano

    RispondiElimina
  14. dopo un accordo fatto con le poste nel novembre del 2012,ho firmato la cessione al servizio a decorrere dal 1/3/2013 con un incentivo che mi dovrebbe sostenere x circa tre anni.Mi domando ad oggi con 36 anni e sei mesi di servizio e nato nel novembre del 1953 quando mi spetterebbe la decorrenza alla pensione oppure posso rientrare nella lista degli esodati? o nella sperata e futura modifica alla riforma Formero? Grazie Bruno

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non ti sei mai rivolto ad un patronato del sindacato per un consulto professionale e gratuito?

      Elimina