Siamo almeno 5.000 dipendenti postali colpiti, vittime del decreto Monti-Fornero del 6-12-2011.
Siamo PERSONE in carne ed ossa, cittadini italiani, lavoratori che si sentono TRATTATI COME SCORIE.
Adesso abbiamo uno strumento in più per far sentire la nostra voce.
Usiamolo con intelligenza.
Si pensava che una donna come la Fornero potesse avere un briciolo di cuore? Chi prende tanti soldi al mese, forse anche troppi, non si crea di certo tanti scrupoli. Non interessa proprio nulla alla Fornero dei nostri problemi. a risolvere la crisi ci deve pensare la popolazione come se il debito l' avessimo creato noi e non i politici con tutti i loro privilegi. Dov'è la tanto agognata equità? sanno solo dire che ci vuole rigore. La popolazione va punita per i loro sacrifici.
Teresa, noi esodati siamo tutti nella stessa barca. Io temo però che ci stiamo parlando addosso e che nessuno ci ascolta. I politici sono tutti biforcuti: in Parlamento approvano i massacri e in televisione e sui giornali vogliono apparire comprensivi e preoccupati. Purtroppo, noi possediamo una sola vita e l'abbiamo sperperata onestamente per questo sciagurato Paese e per questi "papponi". Alla Fornero non chiederò mai "il favore di ridarci la nostra vita" perchè la mia vita e il mio futuro non devono dipendere da una tizia che con la sua riforma ha dimostrato di non essere all'altezza dell'importante compito che le è stato affidato. Dobbiamo conquistare e strappare le nostre ragioni: sarà forse l'ultima azione che la vita ci sta chiamando a fare. Mandiamo tutti questi ladroni a casa, ad occuparsi di altro, ivi compresa la professoressa in questione, nel suo triste e grigio Piemonte.
Cara teresa purtroppo abbiamo a che fare con dei ladroni senza coscienza,siamo rimaste abbandonate al nostro destino dovendo dipendere da tutti questi farabutti e ladri, che a turno per farsi belli, dicono che si occuperanno del nostro caso,ma al momento opportuno si tirano indietro.APRIAMO GLI OCCHI.
Concordo anch'io nel NON dover chiedere a questa "ministra dell'Equità e delle false lacrime" di ridarmi la mia vita, lei non ne sa nulla delle nostre vite, naviga nell'oro ora e anche quando andrà in pensione, fosse pure a 80 anni, perchè la sua pensione la sta preparando sulle nostre spalle, fingendo di piangere e disperarsi. Sono sicura che non andrà molto lontano, non può una persona non all'altezza di questa situazione, continuare a lavorare sperperando sulla vita di persone oneste come noi che hanno dato anni di lavoro e sacrifici veri. Se esiste giustizia, come credo, presto la rimanderanno...........da dove è venuta, sperando che anche lì non faccia altri danni.
CARA TERESA, ANCHE IO SONO NELLE STESSE CONDIZIONI, MA PERCHE NON CI UNIAMO TUTTE LE DONNE CHE SIAMO STATE BLOCCATE DALLE VARIE LEGGI E ANDIAMO DA STA FORNERO E LA PRENDIAMO A CALCI NEL SEDERE?
A Teresa volevo dire, anche se sei molto amareggiata pensa che: siamo tanti nella stessa situazione e non intendiamo lasciare che ci scippino il nostro FUTURO.So' che non e' una consolazione, ma io ritengo che noi tutti non dobbiamo mollare , ma continuare a rompere le scatole fino a che non gli sara' entrato in testa:devono trovare una soluzione definitiva per TUTTI NOI ESODATI.Un abbraccio Paola
Io uomo, esodato, leggendo la lettera di Teresa mi sono commosso, in tutto sono d'accordo con lei, anch'io, uomo, sono nella tua stessa situazione, purtroppo questi scellerati (meriterebbero ben altri aggettivi qualificativi) hanno cambiato la vita di almeno 200.000 persone complici la nostra politica, uomini politici che abbiamo noi stessi messi li a governare, una fezza, luridi e papponi. Cara Teresa non ti abbattere io vivo in un nucleo familiare di 5 persone con tre figlie + la moglie e sono felice sono la mia vita, stai tranquilla il Padre Eterno sapra' consolarci, aspettiamo con fiducia. VIVA LE DONNE (mi dispiace ma da questo VIVA LE DONNE escluda la Fornero). Vittorio52 esodato
Si pensava che una donna come la Fornero potesse avere un briciolo di cuore? Chi prende tanti soldi al mese, forse anche troppi, non si crea di certo tanti scrupoli. Non interessa proprio nulla alla Fornero dei nostri problemi. a risolvere la crisi ci deve pensare la popolazione come se il debito l' avessimo creato noi e non i politici con tutti i loro privilegi. Dov'è la tanto agognata equità? sanno solo dire che ci vuole rigore. La popolazione va punita per i loro sacrifici.
RispondiEliminaTeresa, noi esodati siamo tutti nella stessa barca. Io temo però che ci stiamo parlando addosso e che nessuno ci ascolta. I politici sono tutti biforcuti: in Parlamento approvano i massacri e in televisione e sui giornali vogliono apparire comprensivi e preoccupati. Purtroppo, noi possediamo una sola vita e l'abbiamo sperperata onestamente per questo sciagurato Paese e per questi "papponi". Alla Fornero non chiederò mai "il favore di ridarci la nostra vita" perchè la mia vita e il mio futuro non devono dipendere da una tizia che con la sua riforma ha dimostrato di non essere all'altezza dell'importante compito che le è stato affidato. Dobbiamo conquistare e strappare le nostre ragioni: sarà forse l'ultima azione che la vita ci sta chiamando a fare. Mandiamo tutti questi ladroni a casa, ad occuparsi di altro, ivi compresa la professoressa in questione, nel suo triste e grigio Piemonte.
RispondiEliminaCara teresa purtroppo abbiamo a che fare con dei ladroni senza coscienza,siamo rimaste abbandonate al nostro destino dovendo dipendere da tutti questi farabutti e ladri, che a turno per farsi belli, dicono che si occuperanno del nostro caso,ma al momento opportuno si tirano indietro.APRIAMO GLI OCCHI.
EliminaConcordo anch'io nel NON dover chiedere a questa "ministra dell'Equità e delle false lacrime" di ridarmi la mia vita, lei non ne sa nulla delle nostre vite, naviga nell'oro ora e anche quando andrà in pensione, fosse pure a 80 anni, perchè la sua pensione la sta preparando sulle nostre spalle, fingendo di piangere e disperarsi. Sono sicura che non andrà molto lontano, non può una persona non all'altezza di questa situazione, continuare a lavorare sperperando sulla vita di persone oneste come noi che hanno dato anni di lavoro e sacrifici veri. Se esiste giustizia, come credo, presto la rimanderanno...........da dove è venuta, sperando che anche lì non faccia altri danni.
RispondiEliminaCARA TERESA, ANCHE IO SONO NELLE STESSE CONDIZIONI, MA PERCHE NON CI UNIAMO TUTTE LE DONNE CHE SIAMO STATE BLOCCATE DALLE VARIE LEGGI E ANDIAMO DA STA FORNERO E LA PRENDIAMO A CALCI NEL SEDERE?
RispondiEliminaA Teresa volevo dire, anche se sei molto amareggiata pensa che: siamo tanti nella stessa situazione e non intendiamo lasciare che ci scippino il nostro FUTURO.So' che non e' una consolazione, ma io ritengo che noi tutti non dobbiamo mollare , ma continuare a rompere le scatole fino a che non gli sara' entrato in testa:devono trovare una soluzione definitiva per TUTTI NOI ESODATI.Un abbraccio Paola
RispondiEliminaIo uomo, esodato, leggendo la lettera di Teresa mi sono commosso, in tutto sono d'accordo con lei, anch'io, uomo, sono nella tua stessa situazione, purtroppo questi scellerati (meriterebbero ben altri aggettivi qualificativi) hanno cambiato la vita di almeno 200.000 persone complici la nostra politica, uomini politici che abbiamo noi stessi messi li a governare, una fezza, luridi e papponi. Cara Teresa non ti abbattere io vivo in un nucleo familiare di 5 persone con tre figlie + la moglie e sono felice sono la mia vita, stai tranquilla il Padre Eterno sapra' consolarci, aspettiamo con fiducia. VIVA LE DONNE
RispondiElimina(mi dispiace ma da questo VIVA LE DONNE escluda la Fornero).
Vittorio52 esodato
anch'io sono, all'incirca, nella stessa situazione: che avvilimento!
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