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martedì 26 febbraio 2013

Esodati. Il punto sulle salvaguardie

Esodati, Il punto sulle salvaguardie
A fronte delle perduranti preoccupazioni della stragrande maggioranza degli ex lavoratori in attesa della salvaguardia che consentirebbe loro l'accesso al pensionamento, e tenuto conto delle discordanti notizie in circolazione, è opportuno fare il punto della situazione riguardo le procedure in atto e i tanti mesi occorsi per arrivare alle prime conclusioni della fase istruttoria delle graduatorie che, per ultimo, verranno assegnate direttamente dal Ministero.
Per fare un po' di luce partiamo dal messaggio INPS n° 13719 del 22/08/2012 che ha per oggetto : Salvaguardia ai sensi dell'articolo 24, comma 14, della legge n. 214 del 22 dicembre 2011. Rilascio dell'applicazione "Monitoraggio 65MILA"
Nell'impartire alle strutture territoriali le disposizioni operative atte alla verifica dei potenziali beneficiari della salvaguardia, il messaggio si rifà a quanto già comunicato al punto 1 del messaggio 12196 del 20/07/12, col quale si preannunciava la predisposizione della funzione MONITORAGGIO 65MILA all'interno della procedura WEBDOM precisando, nel contempo, come in tale applicazione si trovassero già presenti i potenziali destinatari a suo tempo individuati a livello centrale e perciò presenti nelle liste SI.CO.
Si tratta evidentemente dei destinatari delle lettere dell'Agosto scorso. Il messaggio infatti precisa che, oltre a coloro che già fossero stati ammessi alla salvaguardia dalla Legge 122/2010, alla lista mancano i nominativi di coloro che sono soggetti alla preventiva valutazione delle DTL. Infine, lo stesso messaggio precisa che dall'applicativo mancano anche i nominativi di coloro che, non individuati a livello centrale in prima istanza, presentino richiesta di inserimento presso le agenzie territoriali nei tempi stabiliti (n.d.r. - entro il 21/11/2012).
Senza ritornare alla trattazione delle casistiche coinvolte nel processo di assegnazione delle salvaguardie, cosa che per la sua complessità ci costringerebbe a trattazioni dispersive, concentriamoci sul processo (a tutt'oggi non concluso pienamente) per cogliere le ragioni tecniche di un percorso che, per gli ex lavoratori ormai da diversi mesi privi di ogni reddito, pare debba avere mai fine.
Più avanti, il messaggio precisa quanto segue:
Si richiama l'attenzione sulla necessità di individuare con attenzione la caratteristica del lavoratore, in funzione della quale, in caso di esito positivo della verifica, verrà caricato il prodotto WEBDOM di certificazione per consentire a UNICARPE di effettuarne la trattazione successiva. A tale fine, nel caso in cui il soggetto possa rientrare in più fattispecie, l'operatore deve effettuare la valutazione rispetto al beneficio più favorevole.
Il messaggio quindi ammette l'eventuale appartenenza a più categorie di potenziali beneficiari e, in tale evenienza, dispone che all'assicurato debba essere attribuita quella a lui più favorevole. Questo ovviamente ha comportato, da parte INPS, l'impossibilità di procedere separatamente nella formazione delle diverse graduatorie ed ecco chiarito il motivo a causa del quale, fino al completamento dell'intera fase istruttoria di tutte e sette categorie di salvaguardabili, non sarebbe stato possibile formare le graduatorie, nemmeno per quei lavoratori in mobilità i cui termini per la regolarizzazione delle rispettive posizioni, nonostante le proroghe concesse, erano comunque scaduti già alla data del 16/10/2012.
Il motivo per il quale si è arrivati all' 8 Gennaio 2013 per chiudere le prime istruttorie va quindi ascritto certamente ad una sorprendente frammentarietà e incompletezza dei dati originari, rilevati dai sistemi informatici mediante estrazione automatica dei nominativi. Non trascurabili appaiono altresì i ritardi imputabili alle DTL, alle quali dobbiamo però riconoscere una rilevante attenuante. Nel cosiderare il lavoro svolto dalle DTL dobbiamo infatti riconoscere, per onestà intellettuale, come non abbia certamente giovato l'irrazionale afflusso delle pur legittime richieste di chi, già accreditato nelle prime categorie (a,b,c), ha comunque presentato richiesta alle DTL, facendo valere la contemporanea appartenenza alle categorie g) e h). Il risultato di questo "arrembaggio" si è concretizzato in un evidente sovraccarico di lavoro per le DTL che, dimensionate in base alle stime preventive che parlavano di poco più di 7.000 possibili beneficiari, si sono trovate a dover valutare più di 20.000 domande. Un più attento criterio nel determinare le modalità di accesso alle istanze avrebbe sicuramente alleviato il carico di lavoro alle DTL contenendo sensibilmente le tempistiche e avrebbe anche prevenuto l'eventuale rischio di sovrapposizioni che, qualora dovessero verificarsi, andrebbero a tutto danno di chi non può beneficiare di salvaguardie alternative.
A fronte di questi ritardi, nei primi giorni di Febbraio 2013, il Ministro Fornero ha sollecitato la dirigenza dell'Istituto affinché si producesse in uno sforzo mediatico tale da infondere serenità e fiducia al posto delle crescenti inquietudini ed è sotto questa luce che ora vanno interpretate le lettere che da alcuni giorni stanno pervenendo a parte dei mobilitati.
(Leggi)

4 commenti:

  1. La verità è semplice, la incapacità amministrativa ha generato un grosso "mostro" che ha imbrigfliato le procedure, nessuno ha saputo rimediare e neanche il manegement dell'INPS ha posto rimedio rimettendo il linea il processo. E' utile intervenire presso il Direttore generale Nori per farsi rilasciare le garanzie con tempi e modi sui tempi di definizione del processo amministativo per ridare fiduciua e dignità ai noi salvaguradti.
    filippo-abate@alice.it

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  2. Non ho parole.....mi manca l'aria... ma non posso dire d'essere stato sorpreso di finire, assieme a tutti Voi, nel tritacarne elettorale e rimanervi pestato.
    e adesso?
    Si vis pacem para bellum?... o che altro?
    Giuseppe52esodatoposte

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    1. Si vis pacem para bellum? e...che vor di'? raffaele c e la sua famiglia

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  3. Ora si è votato. Le urne hanno parlato. Ora vogliamo i fatti veloci ed il mantenimento delle promesse. Ora,basta se, basta ma....riprendiamo la scriteriata Riforma Fornero e stabiliamo una sensata gradualità per le uscite dal mondo del lavoro. solo con le uscite, si potranno liberare i cancelli e pensare alle entrate.Migliaia di giovani che spingono, hanno diritto di pensare al futuro e noi abbiamo l'obbligo di fargli spazio.E per favore. diamo subito un bel taglio alle maxi-pensioni, senza questa condizione i conti non torneranno mai. Venga stabilito un tetto massimo, sensato e ragionevole e da qui ripartiamo.Se la politica non farà questo subito, vorrà dire che non ha capito e/o ascoltato il volere che la gente ha manifestato con le ultime elezioni. QUESTO DEVE ESSERE UN PUNTO FERMO, ALTRIMENTI ANDRA' TUTTO A RAMENGO.

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