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martedì 12 febbraio 2013

Nori: le lettere sono ufficiale certificazione del diritto

Esodati. Per i primi 65 mila le lettere che certificano il diritto alla pensione
Pubblicato il 12 febbraio 2013
ROMA – Pensioni, Esodati. Stanno arrivando le lettere che certificano il diritto alla pensione per i primi 65 mila “salvaguardati”, cioè ammessi alla deroga rispetto alla riforma Fornero. C’erano dei dubbi sulla natura giuridica delle lettere in procinto di essere inviate. Mauro Nori, direttore generale dell’Inps, ha fatto chiarezza, annunciando che “la decorrenza dipende dai singoli casi ma si tratta di ufficiali certificazioni del diritto”. Adesso bisognerà attendere che vengano portate a termine le procedure di istruttoria nei confronti degli altri 55 mila aspiranti pensionati ammessi alla salvaguardia, le posizioni cioè definite dal secondo decreto pubblicato nei giorni scorsi sulla Gazzetta Ufficiale. L’altro gruppo di esodati ammessi alla salvaguardia sono 10.300.
E’ stato definitivamente risolto il problema degli esodati? Rispetto ai numeri forniti all’inizio della vicenda dall’Inps, sicuramente no. Rispetto invece ai circa 130 mila che governo e Parlamento hanno deciso di salvaguardare diciamo di sì, anche se c’è ancora qualche perplessità sula copertura finanziaria, diversa per ogni raggruppamento.
I primi 65 mila, infatti, saranno ammessi alla salvaguardia, cioè si riconosce loro il diritto alla pensione con le vecchie regole, grazie ai maggiori introiti realizzati nel tempo dalla Riforma Fornero. 5,1 miliardi, in termini di maggiore spesa previdenziale da quest’anno (si parte con 245 milioni) al 2020. Verranno attinti dai 77 miliardi di risparmio previsto appunto fino al 2020. Per i secondi 55 mila, la soluzione alla copertura finanziaria non è, per così dire, interna, e cioè ricavata dallo stesso ambito di spesa. I maggiori oneri previdenziali necessari per coprire la salvaguardia dei 55 mila, dal 2014 al 2020, una somma di 4,1 miliardi di euro, arriveranno da parte dei risparmi previsti dalla spending review.
Scrive Davide Colombo sul Sole del 24 Ore: “Limitandoci ai ministeri di spesa, i tagli valgono 1,5 miliardi l’anno prossimo (quando per i 55mila verranno spesi 190 milioni), 1,5 miliardi nel 2014 (590 milioni per gli esodati-bis) e così via. Se per caso, nei prossimi anni, si deciderà di alleggerire quei tagli, serviranno dunque nuove coperture”. Per il terzo raggruppamento di esodati, 10.300 lavoratori, la salvaguradia da circa mezzo miliardo, arriverà invece dal risparmio ottenuto con la deindicizzazione delle pensioni superiore a sei volte il minimo.
(Leggi)
Leggi anche: lettera 43

1 commento:

  1. PAROLE parole parole ora si aspetta le 'lettere' ma i soldi quando??Le lettere non hanno nulla di concreto:da dicembre 2011 non ci sono i soldi......le lettere sono un ibrido tra il niente e..........??? raffaele c e la sua famiglia

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