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mercoledì 7 gennaio 2015

Serve una settima salvaguardia

Pensioni, Esodati: serve una settima salvaguardia

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Fuori dalle salvaguardie ci sono ancora decine di migliaia di lavoratori che avrebbero maturato un diritto previdenziale entro il 2018. Gli esodati chiedono di riconoscere un ultimo intervento.
"Riconoscere il diritto alla pensione con le regole ante manovra Monti-Fornero a tutti coloro che non erano più occupati al 31.12.2011 per avvenuta risoluzione contrattuale a qualsiasi titolo, oppure avevano entro quella data sottoscritto accordi collettivi o individuali che come esito finale prevedevano il futuro licenziamento e che maturano il requisito pensionistico con le previgenti norme entro il 31.12.2018".
E' quanto torna a ribadire Giuliano Colaci, uno dei coordinatori della Rete dei Comitati degli esodati, gruppo che riunisce migliaia di lavoratori rimasti esclusi dalle attuali sei tutele (l'ultima con la legge 147/2014). "Nei giorni scorsi - ricorda Colaci - è successo un fatto gravissimo che ci ha buttato nello sconforto più totale, questa volta a farla grossa è stato il Commissario dell'inps il Dott. Treu, dove in due occasioni, in commissione senato prima e poi in una intervista a radio24, ha dichiarato che il problema esodati non esiste più in quanto sanato, escludendo casi sporadici e di poco conto." 
Ben altre le richieste della Rete che preme piuttosto per l'approvazione di una ulteriore tutela che consenta il mantinmento delle regole ante-Fornero a circa 49.500 persone. La stima, ricordano dalla Rete, è stata diffusa dallo stesso Governo in occasione di una interrogazione formulata dalla Commissione Lavoro della Camera lo scorso 15 Ottobre 2014.
 
In tale occasione l'Onorevole Gnecchi (Pd) ha chiesto all'Inps e al ministero del Lavoro di indicare quanti sarebbero i lavoratori da tutelare qualora si decidesse di allungare di 3 anni (dal 6 gennaio 2016 al 6 gennaio 2019) gli attuali profili di tutela.
(Leggi)

5 commenti:

  1. Parliamo sempre di allungare i termini per rientrare nelle stesse categorie di salvaguardie ma ,mai di rivedere ed eliminare i paletti che hanno lasciato fuori da tutte le salvaguardie tantissimi persone che avrebbero preso la pensione sia pur di vecchiaia già dal 2013: tutti questi devono stare a guardare a "bocca asciutta"?

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  2. Al termine delle sei salvaguardie sicuramente le istanze definitivamente accolte non supereranno le 130.000,
    le restanti 40.000 posizioni inevase su 170.000 già finanziate
    dal governo per un risparmio di circa 3 miliardi di euro su 11,
    per Legge devono essere riversate nello specifico Fondo Esodati
    e riutilizzate nuovamente soltanto esclusivamente per ulteriori
    c.d,"esodati" non ancora salvaguardati E BASTA !

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  3. Scusa ma se c'e' gente che maturava i requisiti per la pensione di vecchiaia nel 2013 com'e' che non sono rientrati nelle tante salvaguardie ??? Forse non appartengono a nessuna delle categorie salvaguardate ???

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    1. Autorizzata ai vers. volontari e licenziata per fallimento ditta prima del 1992 senza contributo volont. versato prima del dic.2011 e senza contrib. da lavoro prima del nov. 2013, questi sono i paletti che impediscono a me e molte altre di accedere alla pensione di vecchiaia con i requisiti contributivi raggiunti e con + di 62 anni e 6 mesi di età: dovrò aspettare fino al 2019 per ricevere quello che mi aspettava nel 2013

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  4. Nella categoria in Mobilità, fra i tanti ancora non salvaguardati per i paletti fornero e deroghe successive che hanno modificato gli accordi previsti dalla legge vigente prima del 31 dicembre 2011
    ci sono i cessati nel 2009 ante legge Sacconi 2010 che ha inserito l'aspettativa di vita di 3 mesi in piu prima prevista dal 2016 anticipandola al 2013 che lascia ora fuori dal requisito da conseguire entro 12 mesi dalla cessazione divenuta poi 15 e per questo senza lavoro senza reddito senza pensione per un minimo 5 anni in piu del previsto al momento dell'accordo,alla faccia di ichino treu nori che dicono falsamente non ci sono piu esodati .

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