CGIL CISL
SLC-CGIL
SLP-CISL
BERGAMO
COMUNICATO
La riforma pensionistica e il buco contributivo
dei dipendenti di Poste Italiane
MARTEDÌ CGIL E CISL DAL PREFETTO PER DISCUTERE DEI POSTALI COINVOLTI DALL’ESODO AD UN PASSO DALLA
PENSIONE (CHE NON ARRIVERÀ)
Circa un centinaio i lavoratori colpiti nel capoluogo e in
provincia
Bergamo,
venerdì 17 febbraio 2012
Dopo
aver presentato la richiesta di incontro urgente, i rappresentanti
provinciali di CGIL e CISL e delle categorie SLC-CGIL e SLP-CISL saranno
ricevuti dal Prefetto di Bergamo, Camillo Andreana, martedì 21 febbraio, alle
ore 11.00. Sul tavolo, la situazione dei circa 100 dipendenti postali (il
numero potrebbe essere sceso di qualche unità alla luce delle modifiche
apportate in Parlamento con l’approvazione del Decreto Mille Proroghe) finiti
anche a Bergamo nel vicolo cieco dell’ultima riforma pensionistica, dopo aver
sottoscritto con Poste Italiane un piano di esodo anticipato con
accompagnamento alla pensione (che ora, invece, si allontana).
Si
tratta di quei lavoratori che hanno siglato con l’azienda un accordo in cui
acconsentivano a presentare le dimissioni volontarie dietro la garanzia
dell’accompagnamento fino alla maturazione del requisito per la pensione. Al
momento della sottoscrizione del Piano di esodo con Poste Italiane i lavoratori
prevedevano di maturare i requisiti tra il 2012 e il 2013 con meccanismi
differenti (chi per il raggiungimento dei 40 anni di lavoro e chi per effetto
dell’età). Ma la riforma pensionistica ha scardinato le loro aspettative di
pensionamento.
Il
problema che rimane aperto riguarda i lavoratori “non salvati” dal Decreto
Mille Proroghe, che non raggiungeranno il diritto al trattamento della pensione
24 mesi dopo l’entrata in vigore del Decreto 201/2011 del 6 dicembre scorso.
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