Indirizzo mail

Puoi contattarci scrivendo a: cumpustela@gmail.com

mercoledì 29 febbraio 2012

Un altro punto di vista

PENSIONI/ Milleproroghe. Rimoldi (Fnp-Cisl): gli esodati non sono le uniche "vittime"
mercoledì 29 febbraio 2012
DECRETO MILLEPROROGHE. LE PENSIONI DI ESODATI E PRECOCI. IL PUNTO DI VISTA DELLE FNP-CISL
Non vi è, praticamente, un solo lavoratore che (sulle pensioni) ne sia uscito completamente indenne. A pochi mesi dal suo insediamento, il governo Monti ha sovvertito la disciplina pensionistica, sferrando fendenti a destra e a manca. La riforma riguarda chi deve ancora accedere al trattamento; ma alcune misure varate penalizzano anche coloro che, in teoria, avrebbe dovuto sentirsi al sicuro. Ovvero, chi, in pensione, già c’è. Attilio Rimoldi, segretario nazionale della Fnp, spiega a ilSussidiario.net le principali criticità emerse dalla modifica della normativa pensionistica. «La categoria nei confronti della quale, secondo noi, occorre prioritariamente trovare una soluzione rispetto ai nodi lasciati irrisolti - spiega - è indubbiamente quella degli esodati. Parte di essi, infatti, in seguito alla sottoscrizione di accordi che non rispettano i criteri previsti dall’attuale normativa, rischiano di rimanere senza lavoro e senza pensione». Il problema, ormai, è tristemente noto: «Avrebbero dovuto accedere al trattamento previdenziale entro, magari, un anno e rischiano uno slittamento anche di quattro. Stiamo cercando di calcolare quanti siano esattamente e, al momento, stimiamo che rientrino in tale tipologia tra le 20 e le 30mila persone».
Si diceva di svariate criticità anche su un fronte che, di consueto, difficilmente è preso in considerazione. «Non solo alcune tipologie di lavoratori che stanno per andare in pensione, ma anche buona parte di chi già riceve l’assegno previdenziale sta subendo gravi penalizzazioni». Si tratta di coloro ai quali è stato bloccata la rivalutazione del trattamento all’inflazione. «La norma è precedente alla riforma delle pensioni (ma la materia è pur sempre la medesima) e viene applicata a chi percepisce un assegno pari ad almeno tre volte il minimo». Non stiamo certo parlando, quindi, di cifre esorbitanti. «Tre volte il minimo ammonta a circa 1400 euro. Lordi. Ovvero, una pensione di poco più di 1100 euro».
A questo, si sommano una serie di aggravi: «ricordiamoci che tra Imu, addizionale Irpef di Comuni e Regioni, accise varie e imposte di diverso genere, si sta determinando un’oggettiva riduzione del reddito familiare. Svariate famiglie sono entrate, quindi, a far parte di una fascia di estrema difficoltà». Secondo il sindacalista, la riforma Fornero non tiene conto di un altro fattore decisivo. «Molte donne, spesso, raggiunta una certa età, si ritrovano a doversi prendere cura dei nipoti e, magari, dei genitori anziani. Compiti importantissimi che, tuttavia, se non hanno ancora maturato il diritto alla pensione perché slittato in avanti nel tempo, chi svolgerà?», si domanda Rimoldi.
«Non esistendo servizi sociali adeguati per supplire a tali mansioni - continua -, il rischio è che si metta ulteriormente a dura prova la coesione sociale». Resta da capire quali sono, per il futuro, le intenzioni della Fornero: «Incontrando il ministro abbiamo avuto l’impressione che sulla questione degli esodati ci sia, effettivamente, la volontà e la disponibilità per riaprire la partita. Per tutto il resto, non mi pare che ci siano molte speranze». (Leggi)

3 commenti:

  1. MA QUANDO VI DECIDERETE A FARE UNO SCIOPERO GENERALE PER DIFENDERE I DIRITTI DEI PENSIONATI E DEI LAVORATORI OLTRE CHE DI QUELLI COME NOI ESODATI CHE NON SONO NE CARNE NE PESCE?????
    IO VORREI SCENDERE IN PIAZZA ANCHE DA SOLA PER GRIDARE LA MIA DISPERAZIONE MA VERREI ARRESTATA GIUSTAMENTE ....ORGANIZZATEVI E NON LASCIATECI MORIRE DI FAME

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Giusto, perchè non fare uno sciopero generale che coinvolga tutte le sigle sindacali a favore degli esodati,invece di aspettare i "capricci" del ministro Fornero che non fà altro che rinviare a suo piacimento il decreto dicendo che si devono trovare i fondi.Avete visto cosa hanno ottenuto le farmacie e i tassisti.L'unione fà la forza,mobilitiamoci in massa e andiamo tutti a protestare a Roma.Esodata postale55

      Elimina
  2. PROPONETE IL RIENTRO I SOLDI NON CI STANNO PER TUTTI,
    PER NON RISCHIARE CHE MOLTI RIMANGONO FUORI DA QUELLO CHE SI SENTE!

    RispondiElimina